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MotoGP, Crutchlow: “Troppe gare nel 2023: i piloti non sono molto svegli”

“Io ho sempre firmato per gara, perché non sai mai cosa può succedere” ironizza Cal, che critica aspramente l’aumento degli appuntamenti in calendario

MotoGP: Crutchlow: “Troppe gare nel 2023: i piloti non sono molto svegli”

Se c’è un pilota senza peli sulla lingua quello è senza dubbio Cal Crutchlow, che non si è fatto problemi nel criticare l’aumento delle gare sul calendario 2023 della MotoGP, per poi scherzare sull’acume dei suoi ex colleghi.

“Non riesco a immaginare le 21 gare che si terranno l'anno prossimo, perché sarà dura - ha affermato il britannico, come riporta Motorsport-Total.com - Onestamente parlando, penso sempre che i piloti vengano trattati meglio. Quindi, per tutti gli altri, sarà un lungo percorso, soprattutto con le gare Sprint”.

L’introduzione della gara al sabato, difatti, andrà a duplicare il numero di eventi in programma - che il prossimo anno salirà a 21 appuntamenti con doppia gara - incidendo sensibilmente sulla stagione dei piloti. Sicuramente in termini di fatica e impegno, ma probabilmente non di introiti. Cosa che non sarebbe successa al britannico, se fosse stato ancora in attività.

“Non sono molto intelligenti, i piloti, vero? - ha ironizzato Cal - Firmano per stagione, ma ora il numero di gare è raddoppiato e ci sono anche altri appuntamenti. Io ho sempre firmato per gara perché non sai mai cosa può succedere. Funziona anche al contrario comunque: se dovessero cancellare una corsa, potrebbero toglierti dei soldi. Forse hanno bisogno di qualche manager più capace. Ma seriamente, come ho detto, l'anno prossimo sarà difficile e non soltanto per i piloti”.

Del resto “se qualcuno non è soddisfatto, ci sarà sempre qualcun altro che prenderà il suo posto - ha proseguito il collaudatore Yamaha - Non hanno difficoltà a trovare persone che vogliano fare il meccanico, il cuoco o che lavorino in hospitality. Sanno sempre di poter trovare un rimpiazzo se qualcuno non vuole fare il lavoro”.

Stagione dopo stagione i calendari si fanno sempre più corposi, ma Crutchlow è convinto che 21 appuntamenti siano più del necessario: “Personalmente penso che siano troppi, e credo che anche i piloti che hanno una famiglia pensino sia difficile. Credo che 18 Gran Premi siano sufficienti, ma non sono io a scrivere le regole e a dire dove andare o meno - ha chiosato il 37enne - D'altra parte, tutti dicono: 'La Formula 1 ha più gare'. Ma lo staff è diviso in due squadre. Ce n'è una per una gara e per quella successiva c'è un altro gruppo che allestisce il garage”.

Particolarmente veloce nei giri lanciati, tanto da conquistare 24 pole position in carriera, l’ex pilota inglese avrebbe apprezzato l’introduzione della gara veloce?

“Sei anni fa sì, ora no! - ha ammesso - Una volta ero in grado di fare giri molto veloci, ma ora non più. Adesso sono come un vino pregiato, divento più veloce man mano che la gara va avanti”.


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