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MotoGP, Pernat: "Honda deve fare 2 moto: una per Marquez, una per gli altri piloti"

VIDEO - È tornato il Bar Sport: "Ducati dominerà anche nel 2023, ha la moto e i piloti per farlo. È scontro fra Case e piloti per i bonus delle Sprint Race"

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La MotoGP è in vacanza, ma il Bar Sport non ha ancora chiuso e a tenere banco c’è sempre il nostro Carlo Pernat. Il clima invernale non ha raffreddato gli spiriti del manager genovese che che ha parlato del presente e del futuro del motomondiale (potete vedere qui sopra la trasmissione).

Il 2023 si sta avvicinando e secondo Carletto sarà di un colore che tutti abbiamo imparato a conoscere bene quest’anno.

“Io vedo un dominio della Ducati - la previsione - Honda deve rifare la moto ed è in difficoltà, tutto quello fatto di buono da Yamaha nei precedenti test sembra essersi vanificato in quelli di Valencia, KTM non è ancora pronta a giocarsi il Mondiale e Aprilia ha perso le concessioni e ha fatto un brutto finale di stagione. Ducati ha tutto per dominare, ha la moto e i piloti, non parlo solo di Bagnaia e Bastianini ma anche di Bezzecchi e Martin. Vedo un altro anno rosso. I suoi rivali saranno sempre gli stessi: Quartararo e Marquez. Non credo che Aleix Espargarò riuscirà a ripetere un campionato come questo e Vinales ha troppi alti e bassi”.

Honda sembra essere la Casa più in crisi e Pernat vuole offrirle un consiglio.

Fossi il capo di Hona porterei avanti due sviluppi diversi, anche se è costoso, perché nessuno guida la moto sviluppata da Marquez. Devono lavorare il doppio: puntare su Marc per fare una moto come piace a lui e un’altra per gli altri piloti” la sua opinione. Anche perché: “bisogna applaudire Marquez per suo rientro e per la sua forza, ma è ancora un punto interrogativo parlando di titolo”.

Non si è parlato solo di sport, ma anche di politica e il manager ha rivelato un retroscena di questo inverno.q

Si sta creando un grosso problema, ne stiamo parlando fra manager, perché le Case stanno facendo resistenza sui mini-bonus per la Sprint Race - ha spiegato - I piloti sono arrabbiati, ma i costruttori non ci sentono. Credo che sia corretto che, se c’è una gara al sabato con metà dei punti, allora i piloti devono avere la metà del bonus”.

Questo problema è figlio di un cambio di format, con l’introduzione della Sprint Race, che sembra essere stato deciso senza avere valutato con attenzione tutte le sue ripercussioni.

Non sono stati analizzati tutti i problemi, è mancata la FIM. Ci sono state delle pressioni nei confronti di Dorna e hanno preso delle decisioni di pancia, invece di affidarsi a manager esterni, come Brivio o Suppo ad esempio ha chiosato Pernat.

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