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MotoGP, Domenicali: “Impossibile fare meglio di così, ma ci vogliamo ripetere”

“Il risultato di quest’anno non è fortuito, ma è il frutto di una crescita a livello strutturale. Pecco ed Enea sono due grandi campioni e partiranno alla pari. Il numero 1 sulla Desmosedici? Sarebbe bello, ma Bagnaia è combattuto...”

MotoGP: Domenicali: “Impossibile fare meglio di così, ma ci vogliamo ripetere”

Il 2022 è stata una stagione da incorniciare per la Ducati, che ha apposto il suo sigillo sia in MotoGP che in Superbike, diventando il terzo costruttore nella Storia a conquistare questa prestigiosa doppietta. Un risultato che verrà celebrato il 15 dicembre con una serata evento nel cuore di Bologna, in cui si alterneranno sul palco tutti gli uomini simbolo di questa grande impresa, accompagnati da artisti del calibro di Giuseppe Giacobazzi e J-Ax.

“Per un bolognese come me è particolarmente emozionante gestire un’azienda così importante e arrivare a conquistare un risultato che si può configurare come una delle più grandi imprese fatte in assoluto e poterlo festeggiare in Piazza Maggiore” ha commentato l’AD Ducati Claudio Domenicali durante la conferenza di presentazione dell’evento, che si è tenuta quest’oggi a Palazzo d’Accursio. 

Una festa in grande stile, organizzata con il supporto del Sindaco di Bologna, Matteo Lepore, quando la vittoria in MotoGP non era ancora così scontata:“Mentre nel 2007 abbiamo vinto con quattro gare d’anticipo, ed era altamente improbabile che non succedesse, quest’anno fino alla fine è stata una rincorsa, quindi abbiamo dovuto cominciare a pensare come avremmo festeggiato se fosse successo - ha raccontato Domenicali - Avevamo già festeggiato i campioni in piazza nel 2007 e abbiamo valutato anche altre alternative, ma ci sembra che questa fosse la più bella perché mette al centro la città e le persone”.

L’obiettivo primario della Ducati, che punta tutto sul coinvolgimento del suo pubblico e del territorio della Motor Valley.

“Ci piace quest’idea di festeggiare i nostri Campioni tutti insieme. Sicuramente noi siamo estremamente orgogliosi di quanto abbiamo fatto, ma incontro tantissime persone per strada che condividono questo orgoglio, quindi è sì il risultato di un’azienda ma anche di un sistema, perché i nostri tecnici arrivano tutti dalle università del territorio e un risultato così importante è indice della qualità del suo sistema formativo - ha sottolineato  il 57enne - Certamente l’azienda ha investito molto nel passato nelle gare, che per la Ducati sono una parte essenziale della marca stessa. Noi riteniamo che la nostra missione, il motivo per cui l’azienda esiste, sia quello di far divertire la gente e darle emozioni, sia con il prodotto che con le gare, che sono sia uno strumento di connessione con i nostri appassionati che di sviluppo tecnologico. Moltissimo di ciò che facciamo nelle gare poi viene riversato nel prodotto di serie”. 

Domenicali: “Puntiamo a ripeterci, ma non sarà semplice”

“Stiamo dialogando con tutti i club e i concessionari italiani e arriveranno molte persone anche da fuori e dall’estero. Ci aspettiamo che tutta la community ducatista sarà qui per un evento memorabile. Noi siamo positivi e ottimisti sul fatto che questa sia l’apertura di un ciclo” ha aggiunto l’Amministratore delegato della Casa Bolognese, spiegando quali sono gli obiettivi che si pone la Ducati per la prossima stagione.

Fare meglio è impossibile, perché correndo in MotoGP e in Superbike più che vincere tutti e tre i titoli in entrambe non si può fare. Però, ci si può avvicinare moltissimo o addirittura replicare quello che abbiamo fatto nel 2022, che è il nostro target - ha chiosato - L’abbiamo raccontato più volte - e sarà anche parte del racconto della serata - che siamo arrivati a questo risultato attraverso una serie di azioni che partono da lontano. C’è stata una crescita della struttura a livello di conoscenze e competenze, ma anche nel nostro modo di dialogare con i piloti. Nel passato abbiamo fatto alcuni errori che dobbiamo riconoscere, ma che riteniamo anche di aver capito. La struttura è molto robusta, quindi ci sono tutti gli elementi per fare bene. Partiamo per poterci ripetere”.

Un progresso costante su tutti i fronti, che ha portato a un risultato senza eguali.

“Le due triple che abbiamo conquistato sia in MotoGP che in Superbike non sono degli eventi sporadici o fortuiti. Le 7 vittorie di Pecco da una parte e le 16 di Alvaro dall’altra, sono la rappresentazione di un insieme dato da talento del pilota e potenziale della moto, sicuramente molto importanti. Durante l’inverno tutti lavorano, i piloti si allenano e si riparte da zero. Questo è il bello dello sport - ha continuato Domenicali, conscio che ripetere l’impresa non sarà una passeggiata - Pecco ed Enea sono due piloti fortissimi e di grande talento. Dall’altra parte, gli avversari che si dovranno trovare ad affrontare sono molto forti e preparati. Marc è Marc: è un pluricampione che riparte dopo un periodo travagliato, quindi è un avversario temibilissimo, forse il più temibile. Fabio ci ha conteso questa vittoria fino agli ultimi giri, avrà una moto modificata su cui stanno lavorando molto, come d’altra parte stiamo facendo noi. L’Aprilia ha fatto un campionato straordinario e anche loro avranno tutto l’inverno per migliorarsi, quindi non mi sento dire che sarà facile, anzi sarà molto difficile”.

“Pecco ed Enea sono due grandi campioni e partiranno alla pari”

Proprio sul fronte piloti il CEO Ducati garantisce un trattamento alla pari a Bastianini, Bagnaia e non solo.

“Loro sono i due piloti che hanno vinto il maggior numero di gare nel campionato che si è appena concluso. Sono piloti con caratteristiche diverse, ma hanno entrambi già dimostrato il loro talento: un pilota che arriva a vincere ripetutamente in MotoGP, nello stesso anno, due/tre gare è ovviamente un grande campione e lo sono entrambi - ha affermato Domenicali - Pecco è più campione perché è anche Campione del Mondo, ma partono certamente dalla stessa configurazione tecnica, come anche Johann Zarco e Jorge Martin, sul quale abbiamo comunque ragionato per lungo tempo per capire se portarlo nel team ufficiale fosse la scelta migliore o no. Puntiamo moltissimo su entrambi per i risultati, soprattutto su Jorge”. 

Senza gerarchie all’interno della squadra, Bagnaia ricorrerà all’1 per ricordare ai suoi compagni chi è il campione in carica? 
 

“Il numero uno è sempre bello perché in qualche modo segna che quella è la moto Campione del Mondo. Dall’altra parte, è una scelta del pilota, completamente libera quindi, Pecco ci sta ancora pensand - ha spiegato il bolognese - È in qualche modo combattuto, perché è molto affezionato al suo 63 e ha anche ragione perché anch’io ho ‘Pecco 63’ sulla macchina, però ho anche l’1. Forse potrebbe anche inventarsi qualcosa con i suoi grafici, non lo so. Noi saremo contenti comunque”.

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