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L’auto dell'italiano medio? “Nuova”, ibrida, sicura e sotto i 30.000 euro

Areté ha misurato la propensione all’acquisto di auto nuove nel nostro Paese. Quali sono i principali motivi che oggi ci spingono all’acquisto? Eccoli svelati!

Auto - News: L’auto dell'italiano medio? “Nuova”, ibrida, sicura e sotto i 30.000 euro

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Voglia di auto nuova? Beh, sappiate che un italiano su tre, si dice pronto a valutare l’acquisto di un’auto nuova nei prossimi 12 mesi. Nel farlo prenderà in considerazione in primis il prezzo, che non dovrà comunque superare i 30mila euro, i costi di gestione, e poi le emissioni di CO2 e la sicurezza ed il comfort garantiti dal mezzo. L’ibrido è oggi l’alimentazione preferita da chi intende comprare una vettura, per la sua capacità di ridurre i costi di gestione e per il suo ridotto impatto ambientale.

Il 34% degli italiani, cambierà auto nei prossimi 12 mesi

Sono queste le principali evidenze che emergono dalla nuova instant survey “Acquistare un’auto oggi, cosa si aspettano gli italiani?” condotta da Areté (azienda leader nella consulenza strategica) nel mese di novembre per indagare sul campo la propensione degli italiani all’acquisto dell’auto e le caratteristiche più ricercate in un veicolo. Il presupposto da cui parte lo studio è che l’auto costituisce ancora oggi il principale veicolo di mobilità degli italiani per gli spostamenti abituali (indicata dal 78% del campione), seguita dai mezzi pubblici (12%), da scooter/moto (4%) e dalla bicicletta (3%). Tutte le altre forme di mobilità (monopattino, car sharing, car pooling) risultano ancora residuali. Ma quanti sono gli italiani che pensano di acquistare un’auto nei prossimi 12 mesi? Non pochi, il 34% si dice intenzionato a farlo, e ben 7 su 10 sostengono di preferire affidarsi all’offerta del nuovo, piuttosto che al mercato dell’usato.

Auto nuova? Si, ma attenzione ai costi

Lo studio lascia emergere come la scelta dell’acquisto sia oggi guidata da fattori più razionali e meno orientati dalla passione per le quattro ruote rispetto al passato. Se un tempo, le prestazioni della vettura costituivano un elemento centrale di valutazione, ora a determinare quale veicolo comprare sono principalmente il prezzo di acquisto e il costo complessivo di gestione, evidenziato dal 46% dei rispondenti, le basse emissioni di CO2 (segnalate dal 20%), la sicurezza (17%) e la confortevolezza (10%). Il dibattito europeo e nazionale sugli obiettivi di riduzione delle emissioni di anidride carbonica sembra aver fatto breccia nei consumatori: il 50% si dice pronto a valutare l’acquisto di un’auto ibrida, tecnologia ormai giudicata affidabile e in grado di consentire di produrre risparmi anche sui costi di manutenzione e, al contempo, di inquinare di meno. Ma fino a che cifra gli italiani sono disposti a spingersi per l’acquisto di un’auto nuova, ibrida? 8 su 10 non oltre i 30.000 euro. Un limite che riduce di molto il range di veicoli disponibili ad essere comprati, pur con il supporto degli attuali incentivi.

Cosa ferma il mercato auto? Prezzi elevati e tempi di consegna lunghi

A confermarlo è anche la valutazione dell’offerta delle Case automobilistiche fornita dal campione: il 37% degli intervistati ritiene i prezzi delle vetture sul mercato troppo alti e 1uno su tre evidenzia come anche i tempi di consegna siano in questa fase troppo dilatati e totalmente non allineati alle aspettative dei consumatori. Infine il test drive resta un elemento fondamentale nel rapporto di avvicinamento all’acquisto dell’auto nuova: l’80% dei consumatori lo ritiene necessario per provare la vettura prima di comprarla. “La nostra nuova instant survey registra un cambiamento nel mercato automotive:”, evidenzia Massimo Ghenzer - Presidente di Areté, “a guidare l’acquisto della vettura nuova da parte degli italiani sono oggi soprattutto fattori come la necessità di contenere i costi, di limitare le emissioni climalteranti e il desiderio di viaggiare su veicoli sicuri e confortevoli. Proprio il prezzo continua a costituire una barriera all’acquisto per automobilisti che mostrano di preferire la tecnologia ibrida, ma a patto di spendere al massimo 30mila euro. Un tetto di spesa che limita in modo significativo la scelta tra i modelli disponibili sul mercato e che impone alle Case automobilistiche di correre ai ripari”.

 

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