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SBK, Phillip Island: il Bello, il Brutto e il Cattivo

La Superbike va in vacanza dando l’arrivederci al 2023: Bautista e la Ducati salutano col sorriso, per Kawasaki e Yamaha ci saranno tanti compiti sotto l'Albero, ancora di più per Honda e BMW

SBK: Phillip Island: il Bello, il Brutto e il Cattivo

Arrivederci Superbike! Con il round di Phillip Island è calato il sipario sulla stagione 2022 delle derivate di serie. Un’annata dove gli appassionati non si sono certo annoiati con la sfida a tra Bautista-Toprak-Rea che ha catturato tutti i riflettori della scena.

Anche nell’ultimo appuntamento le premesse della vigilia sono state confermate con lo spagnolo della Ducati che ha chiuso in bellezza, lasciando Gara 1 a un ritrovato Johnny Rea, di nuovo sul gradino più alto dopo un digiuno durato quasi sei mesi. Oltre alle conferme non sono poi mancate le sorprese, soprattutto nella SuperSport, dove torna sventolare il tricolore.

IL BELLO – Gli applausi sono quindi tutti per lui, ovvero per Yari Montella, che a Phillip Island ha conquistato la sua prima vittoria nella categoria. In SuperSport il pilota campano ha vissuto una sorta di operazione rilancio, grazie a un binomio all’insegna del tricolore con il team di Manuel Puccetti. Il trionfo del sabato, a lungo atteso e sognato, rappresenta il coronamento perfetto della sua risalita.

IL BRUTTO – Eugene Laverty non meritava proprio di chiudere in questo modo una carriera da incorniciare. Al box lo aspettavano tutti per la festa, invece si è ritrovato all’Ospedale di Melbourne con una frattura al bacino. Non possiamo che augurare una pronta guarigione a un pilota capace di distinguersi in pista per la sua velocità e al di fuori per classe, stile ed educazione. Un vero signore!  

IL CATTIVO – Il team Barni avrà molto da lavorare durante questa pausa invernale. Una cosa è certa: sarà il poco tempo a disposizione, ma con Xavi Forés la svolta non è arrivata. Nei tre round in cui è sceso in pista, lo spagnolo e la squadra non sono riusciti a compiere sostanziali passi avanti, rimanendo praticamente plafonati. I numeri parlano chiaro: sempre fuori dalla top ten tranne che in una sola occasione. Di sicuro Marco Barnabò merita altri risultati!

LA CONFERMA – Bautista, Rea e Toprak hanno catturato i riflettori di questo 2023. In tutti i round della stagione sono sempre stati almeno una vola presenti sul podio.

LA DELUSIONE – Se la Ducati di Bautista vola, quella di Michael Rinaldi arranca. Una Phillip Island amara per il romagnolo, ben distante dalle posizioni che contano in tutte e tre le. Probabilmente era già in clima vacanza.

L’ERRORE – Non vogliamo certo infierire, dato che ha già pensato lui a cospargersi il capo di cenere. Federico Caricasulo è arrivato a un soffio dalla prima storica vittoria della Ducati V2 in SSP. Purtroppo quella caduta in Gara 1 ha compresso ogni sua speranza.    

LA SORPRESA – È arrivato mercoledì in Australia e ha sorpreso non poco. Alla sua prima nel Mondiale SBK, Nagashima è riuscito a collezionare un decimo e nono posto. Non male il giapponese della Honda, che in estate è stato tra gli artefici della vittoria alla 8 Ore di Suzuka.

IL SORPASSO – Il giusto riconoscimento lo merita Yari Montella, il cui sorpasso su Caricasulo gli ha spianato la strada verso il successo.

LA CURIOSITA’ – Ducati ha dominato in SBK, ma in SSP è stata l’unica casa a non vincere nemmeno una gara. Di questo ne parleremo prossimamente.

IO L’AVEVO DETTO – Rea al sabato dopo il trionfo di Gara 1: “Posso vincere anche domenica”. Non aveva fatto i conti con Bautista e la bandiera rossa.


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