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La bandiera rossa di Gara 2 ha negato a Toprak Razgatlioglu la possibilità di giocarsi il gradino più basso del podio con Alex Lowes. Il turco si è quindi dovuto consolare con il quarto posto dopo il secondo nella gara sprint della domenica mattina.
Finisce quindi così il Mondiale del portacolori Yamaha, il quale chiude secondo in Campionato precedendo la Kawasaki di Johnny Rea.
“La Superpole Race è andata abbastanza bene, mentre in Gara 2 ho accusato un forte calo della gomma – ha spiegato – mi dispiace davvero tanto, dato che avevamo l’occasione per fare una bella prestazione. Ero infatti in bagarre con Lowes, volevo aspettare gli ultimi due giri per attaccare, ma gli concedo questo bonus dato che ha due bambini. Sono comunque felice per lui, dato che qua a Phillip Island si è rivelato veloce”.
Da parte di Toprak non manca un pizzico di dispiacere.
“In tutte le gare quest’anno ho sempre cercato di lottare per la vittoria. Il problema più grande è stato l’inizio di stagione. Questo è il motivo per cui non sono campione anche quest’anno. Il 2022 mi ha consentito di imparare molto durante questa stagione e ho capito la direzione da imboccare”.
In Australia il turco ha dovuto quindi rinunciare alla vittoria.
“Nel 2020 qua ho vinto all’esordio, mentre questa volta è andata diversamente, infatti non ho mai trovato grande fiducia, soprattutto con la gomma dura. Purtroppo questa pista non ha grandi staccate che esaltano il mio stile, ma sono convinto che il prossimo anno sarò pronto, dato che avremo i test e capirò meglio la gestione degli pneumatici”.
Il 2023 è alle porte e Toprak vuole la rivincita.
“Yamaha non farà la nuova R1 il prossimo anno,ma stiamo lavorando sodo dato che avremo nuove componenti. A metà dicembre faremo un primo test e credo fortemente nel mio gruppo di lavoro. Spero che miglioreremo , soprattutto in termini di motore, dato che Yamaha mi ha garantito che ne avremo uno più potente”.
Infine una dichiarazione suoi nuovi, ovvero Aegerter e Gardner.
“Penso che Dominique sarà forte, dato che non c’è un grande salto dalla R6 alla R1. Inoltre lui ha uno stile che si adatta bene alla Superbike. Una prova è Locatelli, che dopo aver vinto in SSP ha fatto vedere di essere veloce anche in SBK. Su Gardner non saprei cosa aspettarmi, dato che la MotoGP è diversa dalla SBK e lo vedremo nei test”.
