Oggi, 15 novembre, scatta l’inverno, questo almeno "per le automobili": da metà mese, infatti, sarà obbligatorio montare pneumatici invernali o, in alternativa, dotarsi di catene a bordo o di gomme all seasons. Altroconsumo ha effettuato una indagina sulle gomme invernali. Del resto la sicurezza è un fattore indispensabile da considerare, ma è bene non dimenticare nemmeno l’effetto che possono avere gli pneumatici sull’ambiente. Durante la guida, infatti, si generano emissioni di Co2 e dispersione di residui, a causa dell’abrasione del battistrada. Per aiutare i consumatori a scegliere bene, anche in termini di sostenibilità, Altroconsumo ha condotto test specifici. I test hanno coinvolto due misure diverse di gomme, distinguendo quelle per piccole auto (pneumatici 185 65 R15) e quelle per piccoli suv (pneumatici 215 60 R16), e valutando – per quanto riguarda la sostenibilità - i seguenti parametri: il consumo di carburante, la durata delle gomme e il rumore prodotto. Le prove sono state effettuate sia su strada, che in laboratorio da un gruppo esperti, simulando varie condizioni di guida: strade asciutte, innevate, bagnate e ghiacciate e a varie velocità. Per valutare l’affidabilità dei prodotti, sono stati presi in considerazione tutti gli elementi fondamentali per la massima sicurezza in auto, ossia la tenuta di strada, la facilità di guida e lo spazio di frenata.
Questione di sostenibilità
Nello specifico, il consumo di carburante è influenzato dalla resistenza che la gomma oppone al rotolamento sulla strada: più è alta e più carburante sarà necessario per spostare l'auto. Per misurare questo valore, agli pneumatici è stata fatta percorrere la stessa distanza alla stessa velocità su due tratte distinte, per cinque volte. In seguito, è stato calcolato quanto carburante è necessario per compiere 100 km. La differenza fra il migliore e il peggiore nel consumo di carburante raggiunge circa il 5%, mentre per quanto concerne l’usura della gomma si passa da una stima di vita utile di poco più di 20mila Km fino a oltre i 40mila Km. Lo pneumatico migliore in questo parametro, quindi, dura quasi il doppio di quello con la valutazione più negativa. Un altro importante fattore che incide sul risparmio e sull’impatto ambientale è l’usura della gomma: più lo pneumatico dura (in condizioni di sicurezza), minore sarà la necessità di sostituirlo e meno risorse saranno necessarie per produrne di nuovi. Per valutare questo parametro, agli pneumatici è stato fatto percorrere un tragitto di 15mila km, misurando con un sistema laser più punti del battistrada per verificarne la profondità residua. Infine, è stato testato anche l’inquinamento acustico, facendo viaggiare un’auto a diverse velocità su due fondi stradali (uno di asfalto e uno più simile al cemento), per poi misurare il rumore prodotto con un fonometro, sia all'interno dell'abitacolo che all'esterno. In conclusione, non sono stati individuati pneumatici rumorosi anche se, allo stesso tempo, nessun prodotto si è dimostrato molto silenzioso.
I migliori: Goodyear UltraGrip 9+ e Dunlop Winter Sport 5
Dai risultati dei test di sicurezza e sostenibilità emerge che su 31 prodotti, 8 pneumatici sono di qualità buona, 10 sufficienti e ben 13 ottengono voti bassi. Al primo posto nella classifica delle gomme su auto piccole, Goodyear UltraGrip 9+, che si aggiudica il titolo di Migliore del Test e Miglior Scelta Green, a pari merito con Continental WinterContact TS 870. Seguono Semperit Speed-Grip 5 (sempre con 67 punti sulla qualità globale), anch’esso giudicato come Migliore del Test, Miglior Scelta Green e Miglior Acquisto, e Michelin Alpin 6, valutato come Miglior Scelta Green.
Invece, nella classifica degli pneumatici su piccoli suv, Dunlop Winter Sport 5 è in prima posizione con il bollino Migliore del Test e Miglior Acquisto. Come Miglior Acquisto anche Goodyear UltraGrip Performance + al terzo posto.
Che prezzi! +24%
Per quanto riguarda le differenze di prezzo, non è stata registrata una notevole variazione tra le tipologie di pneumatici invernali in esame, bensì un notevole aumento rispetto all’indagine condotta scorso anno. Una premessa di cui tener conto è sicuramente che in questo contesto i prodotti in questione della miglior qualità non sono tra i più economici. In questo caso, i rincari dipendono anche dalla misura dello pneumatico che si monta: maggiore è la misura, maggiore sarà la spesa rispetto all’anno precedente. Come dimostrano i risultati indicati nella tabella sopra, per chi monta misure piccole l’incremento si aggira attorno al 10%. Per un treno di gomme 175X65 R14 si registra una differenza di 30 euro tra quest’anno e quello precedente: ad oggi, si spendono mediamente 284 euro in confronto ai 256 eurro del 2021. L’aumento maggiore in percentuale è stato registrato nel segmento degli pneumatici 215X65 R16, con un rialzo del 24% (quasi 110 euro rispetto allo scorso anno). In conclusione, al fine di aiutare i consumatori nella miglior scelta d’acquisto, Altroconsumo consiglia come valutare la prestazione e la qualità degli pneumatici in base alle tipologie in commercio esaminate nella seguente indagine.