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MotoGP, Marquez: "Ho massima fiducia in Honda, la rabbia non funziona"

Nella giornata di ieri Marc Marquez ha effettuato il primo test Repsol con carburante rinnovabile: "La prestazione è molto buona e se non mi avessero detto che ci sono stati cambiamenti nel carburante non me ne sarei accorto"

MotoGP: Marquez: "Ho massima fiducia in Honda, la rabbia non funziona"

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Sebbene siano terminati soltanto da pochi giorni i test ufficiali post-GP al Ricardo Tormo di Valencia, come facilmente prevedibile Marc Marquez ha già lo sguardo rivolto alla prossima stagione, probabilmente più nello specifico alle prime prove dei nuovo anno al Sepang International Circuit. Prima però, nella giornata di ieri, il pluricampione di Cervera è salito sulla RC213V-S (la versione stradale della sua MotoGP) sul circuito di Jarama per testare un carburante rinnovabile creato da Repsol presso il Technology Lab, con l’obiettivo di mantenere invariate le prestazioni in pista riducendo le emissioni di CO2.

Nel serbatoio della moto è stato inserito un biocarburante avanzato che ha garantito al pilota della Honda le stesse prestazioni ottenute con un carburante tradizionale. Per l'azienda multi-energetica questo test rappresenta dunque l’ennesimo passo avanti per portare i carburanti rinnovabili nel mondo delle corse senza influire sulle prestazioni. Il test è servito per verificare in prima persona le impressioni di Marquez, in modo che ingegneri HRC e ricercatori Repsol possano ottimizzare il carburante in vista delle scadenze stabilite dalla MotoGP, secondo cui dal 2024 la top class dovrà utilizzare un minimo del 40% di carburante di origine non fossile, fino a raggiungere il 100% dal 2027.

"La verità è che sono un po' sorpreso perché ogni volta che provi qualcosa per la prima volta ci sono piccole cose, ma se non me lo dicono non me ne accorgo nemmeno. Ho notato che funziona bene - ha detto Marquez ai colleghi di AS - La prestazione è molto buona e se non mi avessero detto che ci sono stati cambiamenti nel carburante non me ne sarei accorto. Logicamente il primo commento è sempre quello del pilota ed è importante vedere come va il motore, in modo che sia pulito in accelerazione. Spesso è il momento più critico. Abbiamo bisogno che sia fluido, come in questo caso".

Dai biocarburanti all'elettrico sembrerebbe un passo breve. Magari Marc arriverà a guidarle.
"Spero di continuare a gareggiare ancora per molti anni. Mi auguro che la ricerca sui carburanti rinnovabili sia un successo e che questo motore venga mantenuto, mi piace il rumore in rettilineo e l'odore della benzina. In tal caso credo che possa essere un buon futuro".

Marquez al contempo ha fatto riferimento alle difficoltà tecniche di HRC evidenziate proprio nei test di Valencia, dove è stato molto critico.
"Dobbiamo cercare di essere in lotta per il titolo, ma al momento siamo ancora nella fase di capire cosa avremo in Malesia. A Valencia ci sono state delle prove precise in cui sono stati dati commenti. La Honda deve continuare a lavorare per sviluppare la moto e avere un pacchetto competitivo. Incazzato? No, altrimenti si rischia di andare nel panico. La Honda si sta impegnando al massimo. La reazione degli ingegneri dentro al box è buona e già mi avevano detto che a Valencia si sarebbe fatto un piccolo passo e che avrebbero portato, in teoria, poche cose, ma che gli sviluppi più importanti sarebbero poi arrivati a febbraio, quando si vedrà l'ultimo passaggio. Ho fiducia in Honda al cento per cento, la rabbia non funziona in queste situazioni. Desidero vincere ancora con loro".

Cosa ne pensi del debutto sulla Ducati di tuo fratello Alex?
"Ha già dimostrato in passato che, se messo nelle giuste condizioni, se si adatta al progetto e alla moto, allora può dare il massimo. Lo ha fatto sia in Moto3 che in Moto2, laureandosi in entrambe le categorie campione del mondo. Così come in MotoGP, conquistando dei podi alla sua prima stagione come pochi altri. Dopo i test di Valencia siamo andati in macchina insieme il sorriso non lasciava la sua faccia. Ma non ha detto molto. Questo inverno ci aiuteremo a vicenda negli allenamenti per arrivate il più preparati possibile alla nuova stagione. Anche se lui avrà i suoi segreti nel box e io i miei".

Un Marquez decisamente ottimista.
"E' solo che quando ho avuto il braccio ruotato di 34 gradi ero ottimista, e ottimista lo sono sempre e questo è il modo di affrontare l'inverno. È il primo inverno dopo tre o quattro anni senza infortuni"

Come hai visto invece Mir e Rins?
"Posso dire poco di Rins perché corre in un'altra squadra, ma all'inizio quello che ha trovato è stata una piccola sorpresa. Entrambi si stanno adattando ad una moto molto diversa. Quando Mir è salito in sella per la prima volta, i commenti erano simili ai miei. Anche sui problemi. Vengono presi i commenti di ognuno di noi e, chiaramente, hanno più peso quelli dei piloti più veloce. Se nel 2023 il primo di noi è Joan, allora spetterà a Joan. Se sono io, allora spetterà a me. Se è Rins, allora spetterà a lui in quanto ha un contratto diretto con Honda".

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