MV Agusta non si presenta a Eicma 2022, ma in parallelo alla fiera milanese è presente con tantissime moto e grandi novità. Iniziamo con il concept MV Agusta 921 S che rielabora lo stile del passato e lo armonizza con la tecnologia del futuro. Questo, infatti, non è un raffinato esercizio di stile, ma l’anticipazione concettuale di una nuova categoria di moto che verrà sviluppata e presentata nei prossimi anni. L’heritage di MV Agusta è stato il punto di partenza per sviluppare il progetto. Le radici affondano nella storia dell’azienda, negli anni Settanta del Novecento, quando MV Agusta ha ideato molti modelli che ancora oggi, a distanza di mezzo secolo, rappresentano un esempio di stile, personalità, eleganza e tecnologia.
MV Augusta 921 S, il concept del futuro!
Il progetto 921 nasce nella primavera scorsa dalle intuizioni di Brian Gillen e Stephen Zache, che guardano alla MV Agusta 750S del 1973 con l’obiettivo di farne il punto di riferimento di un modello futuristico, benché saldamente ancorato alla tradizione e alla storia. La sfida del progetto 921 è di uscire dal tradizionale schema tipico del segmento rétro, che tende a proporre una replica tecnicamente aggiornata di un modello del passato. Il progetto MV Agusta crea invece una nuova architettura tecnologica e di design, che anticipa soluzioni e idee effettivamente proiettate nel futuro. La 921, infatti, non sarà una replica moderna - o per meglio dire contemporanea - della 750S, ma un omaggio a quella moto così affascinante. La dotazione tecnica è d’avanguardia: dalla ciclistica con il forcellone sovradimensionato ai cerchi, realizzati con una combinazione di cover in fibra di carbonio, raggi e cerchio forgiato. Dai quattro terminali di scarico posizionati sotto il motore, fino alla intrigante copertura in alluminio del freno anteriore, una soluzione di stile che però porta aria alle pinze e permette di raffreddarle più velocemente. Il telaio ricalca la celebre impostazione delle MV Agusta di nuova generazione, con il traliccio di tubi d’acciaio saldati e le piastre laterali in lega di alluminio. Originale la posizione del quadro strumenti, a sezione circolare come nel passato ma con schermo touch. I fanali sono Full LED.
Il motore è un quattro cilindri in linea riprogettato, e mette a disposizione 115,5 CV a 7000 giri/min, con 116,5 Nm di coppia massima. Sono molte le soluzioni tecniche volte a migliorarne il rendimento: dai condotti di aspirazione rivisti al circuito di raffreddamento del liquido più efficiente, fino agli inediti profili degli alberi a camme, pensati per offrire una risposta al gas particolarmente progressiva, a beneficio della facilità d’uso. Un contralbero riduce le vibrazioni del secondo ordine. Bielle e pistoni sono specifici per questa unità a quattro cilindri, come del resto l’intero gruppo di aspirazione (corpi farfallati e iniettori).
MV Agusta Superveloce 1000 Serie Oro
Una leggenda creata dal successo nelle corse. La magia di una storia davvero unica. Eccellenza del design che ha ridefinito lo stile motociclistico contemporaneo. Tutto questo oggi si unisce nella nuova MV Agusta Superveloce 1000 Serie Oro. Un'esclusiva serie limitata, ciascuna assemblata e numerata a mano, corredata di certificato di autenticità e completo da corsa. La Superveloce 1000 Serie Oro si affianca al popolarissimo Superveloce 800, padrino delle linee neo-retrò di MV Agusta. Una significativa evoluzione tecnica e stilistica dell'800, guidata dalla ricerca e sviluppo che utilizza CFD (computer fluidodinamica) e altre tecnologie all'avanguardia, incentrate soprattutto su importanti progressi nell'aerodinamica. Basata sulla piattaforma della Brutale 1000 RR, la Superveloce prende in prestito il telaio, il forcellone monobraccio e, naturalmente, il quattro cilindri in linea. La Superveloce 1000 Serie Oro ha molte caratteristiche che si combinano per celebrare la completa integrazione dell'aerodinamica con stile e design. Un esempio sono i coperchi dei freni a disco in fibra di carbonio sulla parte anteriore, che offrono un'estetica accattivante, evocativa dei vecchi freni a tamburo, ma che servono anche a raffreddare le pinze. Inoltre, l'aria scorre attorno ai freni e viene quindi guidata verso il radiatore dell'acqua e dell'olio, favorendo il raffreddamento. Lungo le carenature, le prese d'aria posizionate più all'esterno e più in basso presentano elementi aggiuntivi rispetto all'unità principale: questo genera deportanza sulla ruota anteriore e crea una depressione dietro il radiatore dell'olio, velocizzando l'uscita dell'aria calda dal radiatore. C'è un chiaro duale aerodinamico e termodinamico scopo: forma e funzione. 39,2 kg di carico aerodinamico vengono generati a 320 km/h grazie a un preciso design aerodinamico. Il lavoro di sviluppo sul flusso d'aria ha ottimizzato la temperatura dell'olio, aumentando l'efficienza del motore.
Motore ed elettronica - I valori di potenza e coppia sono davvero impressionanti: 208 CV a 13000 giri/min (212 CV con kit racing) e 116,5 Nm a 11000 giri/min. L'evoluzione più recente del quattro cilindri in linea da 998 cc della Brutale 1000 RR è dotata di un contralbero che ruota al doppio della velocità dell'albero primario di trasmissione per eliminare le vibrazioni del 54% a 14.000 giri/min. Per la Superveloce 1000 Serie Oro, MV Agusta ha sviluppato un pacchetto che copre tutte le funzionalità della ricca dotazione elettronica di serie, a partire dalla mappatura della centralina ECU, definita in base alle caratteristiche specifiche del modello. La regolazione del cambio elettronico MV EAS 3.0 (Electronically Assisted Shift Up & Down) è stata personalizzata sulla Superveloce 1000 Serie Oro, così come le regolazioni del sistema ABS Cornering Continental MK100 con RLM (Real Wheel Lift-up Mitigation). Il controllo di trazione commutabile ha otto livelli, mentre il controllo dell'impennata utilizza i dati raccolti dalla piattaforma inerziale. Pur adottando il motore, le sospensioni e il telaio ad alte prestazioni della Brutale 1000 RR, la distribuzione dei pesi sulla Superveloce 1000 è diversa. La sospensione è di altissima qualità, vantando una forcella anteriore Öhlins Nix EC con rivestimento TiN, completamente regolabile e con gestione elettronica di compressione ed estensione. La regolazione del precarico molla è manuale. Anche il monoammortizzatore è un modello Öhlins a controllo elettronico (EC TTX), ed è collegato al forcellone monobraccio in alluminio in lega con perno regolabile in altezza (+/- 4 mm). L'ammortizzatore di sterzo Öhlins è inoltre dotato di regolazione elettronica. L'eccezionale impianto frenante prevede pinze radiali monoblocco Brembo Stylema e dischi da 320 mm all'anteriore, con disco in acciaio da 220 mm e pinza a due pistoncini al posteriore. I cerchi, in lega di alluminio forgiato, sono stati progettati in esclusiva da CRC per la Superveloce 1000 Serie Oro. L'impianto di scarico, che presenta l'iconico assetto a quattro uscite, originato dalla prima, indimenticabile F4, è costruito in titanio in collaborazione con Arrow. La strumentazione è costruita attorno all'ampio display a colori TFT da 5,5″ e tutte le funzionalità principali sono state aggiornate per il 2023, con una grafica dedicata.
MV Agusta Brutale 1000 RR e RS MY23
Nella gamma MV Agusta le moto hanno nomi espliciti, non hanno bisogno di sottotitoli. Così, dal 2001, basta dire Brutale per capire che si parla di un modello con pochi filtri. Per il 2023 sono le 1000 RR e RS della famiglia Brutale ad aggiornarsi, più nella sostanza che nell’aspetto. Se lo stile continua a proporre il riuscito equilibrio tra un avantreno e un retrotreno aggressivi e dai tratti inconfondibili, sono 23 importanti aggiornamenti distribuiti tra motore, ciclistica ed elettronica a fare la differenza. A livello meccanico l’elemento più significativo introdotto nel basamento del quattro cilindri in linea è il contralbero che caratterizzerà entrambe le versioni della Brutale. Anche per il prossimo anno RR e RS condivideranno motore e telaio, con la prima caratterizzata da dettagli tecnici ed estetici di derivazione racing, in fibra di carbonio e da un equipaggiamento di alta gamma in tema di sospensioni, che comprende tra l’altro il trattamento Tin sugli steli della forcella Öhlins Nix 43 sulla RR, Marzocchi con trattamento superficiale DLC sulla RS. L’albero controrotante inserito nel basamento modificato gira a una velocità doppia rispetto all’albero motore, con effetti tangibili sulle vibrazioni di secondo ordine ad alta frequenza, con valori in calo del 54 %.
Il contenimento delle risonanze porta benefici tangibili alla voce comfort, nella zona della sella, dei semimanubri, delle pedane, ma anche degli specchi retrovisori, che oggi assicurano una visibilità molto più nitida. Tuttavia il sensibile abbattimento delle vibrazione assicura indiretti vantaggi sulla dinamica di guida, sotto forma di inserimenti più precisi in curva, e sull’affidabilità della sofisticata elettronica delle Brutale. Sono infatti più di 80 i componenti elettronici che gestiscono le varie funzioni, e l’eliminazione delle oscillazioni ad alta frequenza allontana il rischio di danneggiare le connessioni. All’interno di quello che mantiene il primato di motore più potente per una naked restano tutti quei particolari che lo rendono unico. A cominciare dalle valvole radiali in titanio, un’esclusiva di MV Agusta, alle quali si aggiungono altri elementi che fanno la differenza, come le bielle forgiate, sempre in titanio, e tutte le soluzioni che l’evoluzione ha suggerito per arrivare a una drastica riduzione degli attriti interni.
Con il Model Year 2023 debutta anche una nuova sella, che mantiene la forma già nota, ma introduce un'imbottitura con schiuma a doppia densità, il cui obiettivo è quello di favorire il mantenimento della posizione, con il bacino spinto verso la parte posteriore. La continua evoluzione della famiglia Brutale passa anche attraverso un aggiornamento delle funzioni di gestione e controllo del motore. La prima innovazione è concentrata nell’inserimento di un comando del gas completo di una corsa negativa. Una modifica che conferisce un controllo più naturale a centro curva, annullando l’effetto on-off. Ma questa scelta ha anche il pregio di rendere molto più progressiva la decelerazione in fase di disattivazione del cruise control: la corsa negativa dell’acceleratore evita infatti il taglio brusco che si verifica quando si azionano i freni o la frizione per disattivare la velocità impostata. Per il 2023 le Brutale sono state aggiornate per quanto riguarda la gestione della coppia, della trazione e del launch control, con l’obiettivo di trasmettere a chi è in sella sensazioni che nessun’altra moto di serie può garantire. Fedele a questa filosofia è lo sviluppo del Front Lift Control, che svolge solo in parte il ruolo di wheelie control presente sulle sportive di ultima generazione. L’elettronica è progettata per evitare il ribaltamento, ma non per tagliare improvvisamente l’alimentazione facendo precipitare l’avantreno. La piattaforma inerziale consente di lavorare sulla velocità angolare per smorzare l’accelerazione e gestire le derivate in modo da favorire il controllo dell’impennata. Una funzione che si rivela preziosa in termini di sicurezza, che tuttavia può regalare divertimento senza sorprese quando si guida in pista. Una funzione che può essere sfruttata senza controindicazioni per la meccanica, grazie alla lubrificazione a carter semisecco che assicura la circolazione dell’olio anche in caso di pieghe con elevati angoli di inclinazione e di impennate.
MV Agusta Ampelio e non solo
Non mancano poi gli aggiornamenti delle colorazioni MY23 per tutta la gamma, così come è confermata la gamma Lucky Explorer. C'è però... uno scooter, addirittura elettrico. Si chiama MV Agusta Ampelio. I piani strategici di MV Agusta prevedono uno sviluppo della gamma non esclusivamente orientato verso moto ad alte prestazioni, ma anche delle e-bike e dei monopattini elettrici vanno esattamente in questa direzione. Il prossimo passo di questo allargamento prosegue verso la mobilità urbana con un raggio d’azione più ampio, con un progetto che è perfettamente in linea con il DNA di MV Agusta. Ampelio è infatti lo scooter elettrico dall’aspetto e dai contenuti contemporanei, che trae ispirazione dallo stile dei modelli CGT e Ovunque, prodotti negli anni Cinquanta. Il prototipo nasce dalla creatività di Maksim Ponomarev, il designer russo che prima ancora di ricevere ufficialmente l’incarico di ideare uno scooter aveva già preparato una serie di sketch caratterizzati da uno stile dalla marcata componente heritage. La passione per lo stile vintage e la possibilità di attingere a un patrimonio che offre una notevole quantità di spunti, ha spinto Maksim a reinterpretare in più varianti i modelli di 70 anni fa e a condividerli su Behance, la piattaforma di product design sulla quale gli iscritti pubblicano le loro creazioni. Quando Timur Sardarov, CEO di MV Agusta li ha visti sulla rete se ne è innamorato e lo ha invitato a continuare su questa strada.
Lo sviluppo del progetto è partito più di due anni fa, da subito concepito per un’alimentazione a emissioni zero. Quello che mancava erano tuttavia il tempo e le risorse per trasformare un’idea di stile in un veicolo da industrializzare. È così iniziata la ricerca di un partner affermato nel campo degli scooter elettrici, in grado di soddisfare gli standard qualitativi di MV Agusta. Dopo averne identificati e contattati diversi, la selezione ha portato a trovare nella Taiwanese Kymco, conosciuta per l’alta qualità dei suoi prodotti, il partner ideale per dare vita allo scooter Ampelio. La base del modello S7, presentato un anno fa a Eicma, è stata identificata come struttura ideale per soddisfare i requisiti necessari per consentire di ottenere un modello pensato per essere inserito in un segmento di alto livello. Il prodotto di Kymco dispone infatti di una serie di elementi identificati come irrinunciabili, a cominciare dalle dimensioni “adulte”. Altre caratteristiche che hanno convinto a scegliere l’S7 sono le due batterie Ionex da 1,7 kWh, estraibili, swappabili e caricabili anche in casa, oltre all’autonomia fino a oltre 85 km.
Il motore elettrico è accreditato di una potenza di 4.1 kW, con un picco massimo a 7,2 kWh, in grado di assicurare un compromesso tra prestazioni e autonomia superiore a quello di molti modelli concorrenti. Il tutto con un peso a secco di 95 kg, che raggiunge i 121 kg in ordine di marcia con entrambe le batterie posizionate sotto la sella. La presenza degli accumulatori non compromette tuttavia la capacità di carico, che consente l’alloggiamento di un casco integrale. La scheda tecnica prevede attualmente due differenti riding mode, normale e sport, il bloccasterzo elettrico e il funzionamento keyless di tutte le funzioni, compresa l’apertura della sella. Per quanto riguarda l’impianto frenante, si sta valutando la possibilità di scegliere tra la tecnologia combinata e dell’ABS. Con il prototipo sono in fase di studio anche gli eventuali accessori dedicati all’impiego cittadino e di commuter, dal bauletto alla coperta invernale dedicata.