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MotoGP, Pecco Bagnaia: "Agostini mi ha detto: fai quello che sai, basterà"

"Valentino, invece, mi ha invitato per un tè. Spero che la tensione svanisca in gara, come era successo in Malesia. Potere vincere il titola da italiano su Ducati cambia tutto e sono io l'ago della bilancia"

MotoGP: Pecco Bagnaia: "Agostini mi ha detto: fai quello che sai, basterà"

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Bagnaia dovrà essere più veloce della pressione, della tensione che monta ed è il suo rivale più pericoloso. Ce l’ha messa tutta per riuscirci in questi due giorni fra prove e qualifiche a Valencia: competitivo ma senza strafare, il dogma. Rispettato con un 8° posto sullo schieramento, non troppo male considerando che Quartararo è poco davanti, 4°.

Mi aspettavo un po’ meglio considerando le sensazioni che avevo l’anno scorso su questa pista, ma ho parlato con gli altri piloti Ducati e fatichiamo tutti con l’anteriore: lo senti meno, ma puoi frenare più forte - parla Pecco, come fosse un fine settimana normale - È qualcosa di strano e questa pista non mi aiuta troppo, fatico a spingere come vorrei con le gomme nuove, ma con quelle usate sono competitivo. Per domani dovremo fare qualcosa, penso che la mia squadra abbia delle buone idee, però il mio obiettivo non è quello di vincere la gara, dovrò stare calmo. Prenderò qualche rischio in partenza per stare lontano dai guai, poi sarà questione di essere intelligente”.

Cosa ti dà più pensieri oggi?
Il fatto che domani potrei vincere il titolo mondiale, è questa la cosa che mi agita di più. Penso che bisogni godersi questo momento, essere orgogliosi perché non a tutti succede. A livello emotivo sono abbastanza sensibile, cercherò di essere sul pezzo domani”.

Questa vigilia quanto è diversa da quella del tuo titolo in Moto2?
L’importanza a livello personale è simile, ma questa volta stiamo parlando di vincere in MotoGP con la Ducati da italiano e questo è tutto diverso. Sicuramente dormirò bene, perché non sto avendo problemi in quel senso, però rispetto al solito ho iniziato a fare fatica a mangiare già dal giovedì”.

Tu quanto sei cambiato?
Quel Bagnaia nel 2018 in Moto2 si era comportato molto bene: era partito 6° e aveva finito 3°, era stato bravo. Vediamo domani, ma penso di sapermi gestire meglio a livello emotivo.

Agostini è venuto nel tuo box, cosa ti ha detto?
Di fare quello che so fare, perché basterà”.

Valentino, invece?
Mi ha invitato per un tè freddo al limone più tardi per chiacchierare un po’”.

Quanto stai soffrendo?
L’unica sessione senza certe sensazioni sarà la gara, perché sarò completamente concentrato, come era successo in Malesia. Forse sarà lo stesso anche qui”.

La tensione ha un effetto sulla tua guida?
Sto cercando di non prendere rischi, di essere competitivo senza fare errori e in questi due giorni abbiamo visto tante cadute, anche perché l’asfalto sta iniziando a diventare vecchio. Non penso però che la tensione abbia limitato troppo le mie prestazioni”.

Chi vincerà la gara?
Sinceramente non lo so in questo momento. Martin è molto competitivo, come Olivera anche se partirà da dietro, poi Marquez e Quartararo sono veloci. Io cercherò solamente di non essere fuori dai primi 14, ma penso che che sarà una bella gara da vedere.

Quanto saresti disposto a pagare Miller se battesse Quartararo?
(ride) “Non pagherò nessuno, in questa gara chiunque potrebbe essere il mio compagno di squadra”.

Ducati sembra avere un vantaggio minore qui a Valencia rispetto allo scorso anno.
Su questa pista ho sentito maggiormente le differenza fra la moto vecchia e quelle nuove, forse perché ricordo molto bene questa gara dove facemmo una differenza incredibile. Ora il mio passo è un po’ più veloce, ma le sensazioni diverse: un anno fa mi veniva tutto più facile, adesso devo forzare. Il diverso bilanciamento può avere influenzato, ma anche gli altri fanno passi in avanti. Yamaha paga appena uno o 2 chilometri in rettilineo, lo stesso la Suzuki, mentre nel 2021si sentiva più la differenza. Però in pole c’è una Ducati con Martin che ha un gran passo e Miller è 3°”,

Hai una piano per la gara?
È difficile fare una strategia perché in MotoGP è impossibile prevedere quello che succederà. Forse nei primi 2 o 3 giri dovrò prendere dei rischi per avere un po’ di vantaggio da potere gestire. Proverò a fare una partenza ancora migliore di quella a Sepang, mi aiuterebbe!” (Bagnaia era 9° al via e 2° alla prima curva ndr).

Hai chiesto delle segnalazioni speciali sulla tabella?
Le stesse di sempre, con un’eccezione: di segnalarmi Quartararo nel caso fosse alle mie spalle, in modo da potere decidere come comportarmi. Alla fine posso essere io l’ago della bilancia questa volta”.

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