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MotoGP, Marquez: "Se domani Quartararo dovesse buttarmi fuori, lo capirei"

"Non che la cosa mi faccia felice, ma capisco che lui sta lottando per il mondiale e che domani sarà pronto per essere aggressivo e dare tutto. Gli altri piloti Ducati a loro volta attaccheranno molto, è il modo migliore per aiutare Pecco"

MotoGP: Marquez: "Se domani Quartararo dovesse buttarmi fuori, lo capirei"

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Sarà forse la spinta di avere visto Giacomo Agostini, sarà la grande voglia di tornare a vincere e forse anche una Honda che inizia ad andare incontro alle sue esigenze. Qualunque sia il motivo, c'è da dire che oggi Marc Marquez è stato magnifico interprete delle qualifiche in pista. Ha conquistato la prima fila in griglia al fianco di un Martìn particolarmente ispirato e probabilmente domani vorrà dare tutto quello che ha per tentare di portare a casa una vittoria che sarebbe fondamentale soprattutto in vista del futuro, per trovare la carica giusta prima di affrontare la stagione di test invernali ed una pausa necessaria per farsi trovare al 100% ai nastri di partenza del 2023. 

Marquez non ha nascosto il proprio entusiasmo per questa qualifica, nel parco chiuso come in conferenza stampa, con un sorriso più chiaro di qualsiasi parola potesse proferire. Domani potrebbe anche diventare ago della bilancia nel mondiale, perché una sua vittorie assegnerebbe automaticamente il titolo a Bagnaia, togliendo qualsiasi chance a Quartararo, indipendentemente dai risultati di Pecco, di coltivare l'ambizione di confermarsi campione. Da sottolineare che Marc è afflitto da un foete raffreddore da giovedì, quindi non è esattamente in perfetta forma dal punto di vista fisico. 

"Non mi sento molto bene in questi giorni, non ho tutte le energie che mi servirebbero per essere veloce, ma questo è il GP di casa. Ieri mi sono preso tanti rischi per trovare il limite e il ritmo con la Honda, stamattina sapevo di poter girare in 29. Domani mi piacerebbe finire sul podio e sapevo che per farlo sarebbe stato fondamentale oggi provare a qualificarmi nelle prime due file. Era il mio obiettivo e se domani mi sentirò bene, mi prenderò i miei rischi e punterò a dare tutto e divertirmi". 

A che punto sei con il tuo recupero fisico?
"Riguardo le mie condizioni fisiche sono davvero felice. Il mio obiettivo era migliorare costantemente e ci sto riuscendo come volevo. Sto guidando bene, i tempi arrivano. Anche con la Honda stiamo lavorando tanto per migliorare il mio controllo dell’anteriore. Domani è il momento di attaccare, quando lo fai a volte ci sono delle conseguenze. Ma io mi sento libero e tranquillo, cercherò di gestire tutto al meglio per essere sul podio". 

Sarebbe bello domani finire con una vittoria o almeno un podio. 
"E’ stata una stagione strana e difficile, ma so di aver preso la decisione giusta. Ad inizio stagione soffrivo tanto, spesso ero indietro in qualifica. Adesso invece sono veloce, stiamo lavorando per esserlo anche in gara perché oggi ci riesco sul giro secco, mentre sul passo la questione è diversa. Domani sarebbe ottimo finire bene il 2022 soprattutto per proiettarsi nel 2023, ci proverò fino alla fine. Penso più al podio che alla vittoria, lo vedo pià realistico come obiettivo. Ma so già che la giornata davvero importante sarà martedì, con la nuova moto di Honda. Dobbiamo fare un passo in avanti se vogliamo lottare per il titolo nella prossima stagione". 

Domani Fabio scatta alle tue spalle e sa di dover per forza vincere. Temi magari che possa essere troppo aggressivo?
"So che Fabio domani spingerà tanto, deve farlo. Se dovessesse cadere e colpirmi lo capirei. Non voglio che accada, ma lo capirei! Si sta giocando un mondiale e non una gara. Attaccheremo tutti, lo so già. Lo faranno tutti i piloti Ducati, perché per loro sarà il miglior modo per aiutare Pecco. Ma io voglio fare la mia gara. Domani tutti guarderanno Fabio e Pecco, saranno come due gare diverse in una". 

Come vedi la situazione di Fabio adesso?
"Se penso a Fabio, penso che ieri fosse messo peggio. Oggi lo vedo messo meglio, come se la luce in fondo al tunnel fosse un pochino più forte. Domani scatterà 4°, mentre Pecco sarà 8°. Siccome Pecco non scatterà in prima fila, penso che Fabio possa anche cullare ancora qualche chance di vincere il titolo alla fine. Ha delle possibilità, se io fossi nei suoi panni ci penserei. Chiaro che senza episodi strani, Pecco sarà campione. Ad inizio stagione ha fatto tanti errori, ma poi ha anche dimostrato che una stagione della MotoGP può essere molto lunga e che le carte in tavola possono cambiare". 

Sei curioso dopo martedì di parlare con Alex per sapere come va la Ducati?
"Non gli chiederò niente perché io sono un pilota Honda! (ride, ndr). Però è chiaro che sono molto curioso di vedere come vanno le cose martedì, come andranno i piloti che passano su altre moto. Certo, io sono sulla Honda quindi mi serve a poco sapere che gli altri piloti su altre moto vadano forte o piano. Io però resterò principalmente concentrato su quello che succede in Honda". 

Due prime file consecutive significano qualcosa per te e per Honda?
"Ho detto ieri che per lottare per il titolo 2023 servirà un passo in avanti da parte mia e due passi in avanti da parte di Honda. Continuo a pensarla così. Oggi mi avete visto in prima fila, come in Malesia, ma avete anche visto che ho sofferto poi in gara. Ma io credo in Honda e so che possono farcela. So che martedì non sarà l’ultimo passo in avanti della moto, ma di certo sarà un primo passo. Poi servirà vedere altri passi in avanti per arrivare al livello dei rivali". 

Domani farà più caldo, pensi che la gestione delle gomme possa recitare un ruolo importante?
"Domani tutti correranno con le stesse come secondo me, la dura davanti e la media dietro. Tutti le sceglieranno, anche se domani farà più caldo. Stamattina con il freddo ci sono state tante cadute, gestire bene le gomme domani sarà senza dubbio un tema importante". 

Honda si sta concentrando molto su di te per lo sviluppo, ma martedì arriveranno due piloti nuovi. Come si comporterà HRC?
"Riguardo la strategia di Honda, devo dire che in alcuni momenti è bello poter condividere tante informazioni con tutte le squadre e i piloti. Ma quando sei in una situazione critica come la nostra, non hai la possibilità di fare tante cose diverse. Non sono la persona giusta per dire come le cose possano funzionare, io cerco di spingere per trovare il massimo per me stesso. Posso dire che ad inizio stagione, io Pol e Alex avevamo la stessa identica moto. Poi al ritorno dopo l’operazione, è vero che hanno iniziato a concentrarsi su di me, ma solo perché non avevano pezzi da far provare a tutti". 

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