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MotoGP, Bagnaia: "Sono umano e italiano... certo che sentirò la pressione!"

"Oggi i pensieri per il campionato mi hanno limitato solo sul giro secco, mi sono tenuto un po' troppo margine. Quartararo è il più veloce sul passo, ma io non gli sono lontano"

MotoGP: Bagnaia:

Durante il turno della mattina sembrava di vedere in pista a Valencia la controfigura di Bagnaia. Il cronometro, spietato, gli dava appena il 17° tempo. Con il pomeriggio, è iniziato a tornare il Pecco che abbiamo imparato a conoscere in questa stagione. Forse non ancora al suo meglio, ma abbastanza per mettersi in scia a Quartararo. Problemi di setting e forse anche di pressione?

La risposta l’ha data lui: “nelle FP1 la moto non funzionava bene, con il vento faticavo in frenata e non c’era molto grip. Ho migliorato le mie sensazioni durante la sessione, ma non è stato sufficiente. Al pomeriggio è successa la stessa cosa, sono partito un po’ meglio rispetto al mattino ma la fiducia non era la migliore. Alla seconda uscita, però, ho fatto un grande passo in avanti e sono riuscito a tenere un passo simile a quelli di Fabio e Marc. Anche il giro secco è stato abbastanza buono, ma mi è mancata un po’ di fiducia e non volevo fare errori come mi era successo in Malesia. Ho accettato di essere un po’ lento in alcune aree perché faticavo a entrare veloce in curva, forse mi sono tenuto un po’ troppo margine”.

Ha influito il nervosismo?
Sicuramente in qualcosa mi ha limitato, ma non molto oggi. Più che altro la moto è diversa rispetto a quella dello scorso anno e su questa pista lo sento maggiormente, come ho detto fatico un po’ in frenata. Abbiamo lavorato su quello, abbiamo migliorato, ma manca ancora qualcosa. Penso piuttosto che nel giro secco il miei pensieri per il campionato mi abbiano limitato.

Ti aspettavi di faticare così tanto qui a Valencia?
Ero sicuro di sentirmi meglio in sella, ma la Desmosedici ha un diverso bilanciamento rispetto a un anno fa. Abbiamo lavorato bene e ora sono contento”.

Qual è l’obiettivo per domani?
Cercherò di entrare direttamente in Q2 e penso di potercela fare, è l’obiettivo principale. Al momento Quartararo è il più veloce sul passo, ma non gli sono lontano. Domani mattina dovrebbe fare più freddo ma anche esserci meno vento, quindi potrebbe essere meglio per noi”.

In Malesia la tensione nel box era alta, oggi invece?
Il clima durante la gara era abbastanza intenso (sorride), ma io mi sento come sempre. Durante il fine settimana non sento questa tensione, durante la gara non so… ma sono umano e italiano, quindi sicuramente avvertirò la pressione (ride)”.

Ti senti più rilassato dopo questa prima giornata?
La FP1 è un turno in cui cerco sempre di capire la situazione, non mi va di entrare in pista e fare subito il matto. Ci sono volte in cui mi viene meglio e altre in cui mi viene peggio, ma questa mattina ho accusato la poca fiducia e non mi sono comunque fatto prendere dallo sconforto. I primi 10 sono tutti vicini ma dopo c’è un bel gap, quello che abbiamo fatto oggi mi aiuterà a essere veloce anche domani”.

In una situazione come la tua, è meglio non guardare la propria posizione?
Bisogna farlo, perché è importante per entrare in Q2, ma ci sono momenti in cui è meglio non guardare i tempi, può essere fuorviante. È più utile concentrarsi sulla guida”.

Scherzando, Quartararo ha ricordato fra le finali Mondiali famose quella calcistica con la testata di Zidane a Materazzi…
“Non penso arriveremo a quel punto (ride) Spero di non vedere nessuna mossa del genere, anche perché sarebbe un bel problema”.

Stai tenendo d’occhio Quartararo?
Oggi è stato velocissimo, ha fatto uno dei suoi migliori venerdì da inizio anno, è stato sempre fra i più veloci come passo. Abbiamo approcci diversi: lui fa uscite più lunghe in cui è molto costante, forse perché anche la moto glielo permette, mentre a volte la Ducati ha bisogno di un po’ più di lavoro. Alla fine, bisogna pensare a se stessi, so che Fabio è andato forte ma anche che il giro secco mi viene bene”.

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