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MotoGP, Quartararo: "la vittoria è l'unica opzione rimasta, non ho nulla da perdere"

"La stagione è stata positiva, anche se abbiamo commesso degli errori, ma dalle situazioni difficili si impara di più. Pecco? E' sempre stato il rivale da battere. Ci conosciamo da anni, ammiro la sua velocità e la sua abilità di adattamento nei vari circuiti. Spero di poter concludere la stagione con un bel duello"

MotoGP: Quartararo:

Per Fabio il circuito di Valencia sarà una sfida senza eguali. Il francese dovrà dare davvero tutto, perché la vittoria è l'unica opzione rimasta per mettere le mani sul titolo, e forse non basterà. La classifica infatti parla chiaro, i 23 punti di distacco di Bagnaia lasciano poco spazio di manovra a Quartararo, che per strappare il titolo al suo rivale avrebbe bisogno sia di una vittoria che di un risultato pessimo del suo rivale.

Complice una seconda metà di campionato sotto le aspettative in cui il suo rivale ha letteralmente divorato il vantaggio accumulato sino alla pausa estiva, il francese dovrà quindi tirare fuori il proverbiale coniglio dal cappello per stupire i pronostici.

Nel complesso però la stagione di Fabio e della sua Yamaha non si può affatto registrare come negativa, specialmente se si comparano i suoi risultati a quelli dei suoi colleghi che a differenza del francese, sulla Yamaha hanno ottenuto davvero poco quest'anno. Non tutto è perduto quindi, almeno stando alla matematica, ma il l'ultimo weekend di gara si prospetta davvero in salita per il francese perché, parole sue, non ha nulla da perdere e tutto da guadagnare.

Come qualsiasi pilota, vorrai vincere questa gara, ma qui a Valencia la vittoria è l'unica opzione rimasta. Pensi di poter essere più rilassato rispetto a Pecco nell'affrontare quest'ultimo GP?
"L'obiettivo è chiaro a tutti, ho soltanto una chance per aggiudicarmi il titolo e non ho più nulla da perdere quindi darò il meglio cercando di vincere la gara - ci confessa il francese - non è la miglior situazione possibile in cui trovarsi a fine campionato, ma è la migliore possibile per poter affrontare una gara. Qualsiasi cosa accada domenica, sarà una gara all-in per me, dopo una stagione difficile ma nel complesso positiva".

Il circuito di Valencia non si presta a facili sorpassi, questo renderà le qualifiche ancora più cruciali per la domenica di gara.
"Lo scorso anno ci fu quel problema all'anteriore, che quest'anno non dovrebbe esserci. Questo sarà un grosso punto a favore per noi. Ovviamente le qualifiche saranno importanti quindi dovrò affrontare al massimo delle mie capacità".

Lo scorso weekend a Sepang hai dato veramente tutto in gara, nonostante una frattura a un dito della mano, riuscendo a chiudere sul podio. Girano voci che subirai un'operazione.
"Si, al termine del campionato ho deciso di sottopormi a un'operazione, il dito è piegato. Non è tanto una questione di dolore, perché anche lo scorso weekend in gara con degli antidolorifici sono riuscito a terminare la competizione, e in questo fine settimana la situazione è decisamente migliorata, ma nella vita di tutti giorni vorrei riavere un dito normale".

In Malesia ti abbiamo anche visto a fine gara con Mario Meregalli e Diego Gubellini, in cui si congratulavano dicendoti che sei un pilota incredible. Che lezioni hai imparato da questa stagione per il futuro?
"L'inizio della stagione non è stato dei migliori, abbiamo avuto da subito problemi col motore, ci furono anche molte discussioni in merito. Non ero concentrato come avrei dovuto, poi abbiamo ritrovato il giusto ritmo ed abbiamo ottenuto degli ottimi risultati nella prima metà di stagione. Nella seconda metà tuttavia, le case rivali hanno compiuto dei grossi passi in avanti dal punto di vista tecnico, e sebbene noi abbiamo sempre mantenuto il nostro livello di prestazioni, la differenza c'è stata. Abbiamo anche commesso degli errori, ma penso che dalle stagioni difficili si impari di più, quindi non mi sento di dare giudizi negativi nel complesso".

Tra te ed il tuo rivale, Pecco, corre grande rispetto a livello agonistico. Cosa pensi delle sue qualità di pilota?
"Si parla spesso delle prestazioni della Ducati, ma è lui il pilota di punta su quella moto, e questo dice molto. Spero che ci divertiremo sfidandoci in quest'ultima gara, e poi festeggeremo domenica sera, comunque vada a finire".

Quando è stata la prima volta che tu e Pecco avete duellato sull'asfalto?
"Ci conosciamo da tanti anni, quando ho iniziato lui gareggiava già in una categoria superiore. Nel 2015 nella mia prima gara in Qatar ero letteralmente impazzito, poi in seguito ci siamo scontrati in Moto2, all'epoca era più veloce sulla sua moto ed io ero più indietro. Spero che in questo weekend avremo un altro bel duello".

C'è stato un momento in questa stagione, in Portogallo, in cui avevi più di 90 punti di vantaggio sulla Ducati di Bagnaia. Quando hai iniziato ad intravederlo come il vero rivale in questa stagione?
"Prima di quanto si possa pensare. A Silverstone si è vista la vera potenzialità di Pecco sulla sua Ducati, ma in realtà è stato veloce durante tutta la stagione e sapevo che sarebbe stato il rivale da battere. Poi noi purtroppo abbiamo commesso anche degli errori".

Quali sono le qualità del tuo rivale che ammiri maggiormente?
"Sicuramente la sua velocità. Pecco ha sempre ottenuto degli ottimi risultati in qualifica, ed ha avuto la capacità di saperlo adattare con facilità a tutti i circuiti, che non è scontato. In tv sembra molto più lento di quanto sia in realtà sul tracciato quando lo si affronta".

Questa seconda metà di stagione non è stata facile da gestire. Hai avuto modo di parlare con qualcuno per affrontare con la mentalità giusta queste ultime gare? Hai avuto modo di parlare con Lewis Hamilton, che ha avuto esperienze molto simili?
"Ho speso molto tempo coi miei amici, sopratutto con Jake Dixon. Penso che la mia voglia di primeggiare a volte mi porti a commettere degli errori, e quindi ci sono stati alcuni circuiti in cui non ho corso come avrei voluto, senza divertirmi. Con Hamilton ho trascorso del tempo libero, al Mugello, ma non abbiamo avuto modo di discutere di questo".

E' la ventesima gara di un campionato assai lungo. Quanto è stancante fisicamente e mentalmente per un pilota, e quali sono le tue aspettative per il prossimo anno, in cui con le sprint races le gare raddoppieranno?
"E' stato un campionato molto lungo, a partire dai test, quindi un po' di stanchezza sia fisica che mentale è normale ci sia. Quanto al prossimo anno, è difficile saperlo con certezza perché sarà un qualcosa che affronteremo tutti per la prima volta, ma credo che sarà molto faticoso, dopotutto una partenza è sempre stressante per un pilota, quindi averne più di 40 sul calendario non sarà una passeggiata".

Sei più eccitato per la gara di domenica, o per i prossimi test per vedere cosa porterà la Yamaha il prossimo anno?
"Ovviamente sono ansioso di poter gareggiare - ci risponde non senza nascondere un sorriso il francese - ma sono anche curioso di sapere cosa porterà la Yamaha ai test, le notizie trapelate sembrano ottime".

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