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MV Agusta, dalla crisi a KTM, c'è la prima (mezza) conferma!

La casa italiana potrebbe trovare l'uscita da un periodo di alti e bassi con l'acquisizione da parte del colosso austriaco. Arriva una prima conferma ufficiale alle voci che circolavano e potrebbe anche tornare in MotoGP

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A Schiranna (VA) pare che sonni tranquilli non li dormano mai o quasi, almeno negli ultimi 15 anni circa. La storia recente della casa italiana è infatti un ottovolante, tra alti e bassi e pagine di giornali che si sprecano, spesso anche per vicende legate ad altri ambiti oltre a quelli motociclistici. Dalla proprietà Castiglioni abbiamo vissuto il periodo legato ad AMG - Mercedes, che sembrava addirittura volere rilevare il pacchetto di maggiornaza, prima di uscire di scena per lasciare spazio, nel 2018, all'ascesa di Timur Sardarov, attuale CEO di MV Agusta, che ha di fatto messo alle porte Giovanni Castiglioni. Una storia che partiva da lontano, con il mitico padre Claudio Castiglioni che l'aveva acquistata e rilanciata negli anni '90, con la mitica F4 a dichiarare senza dubbi la volontà di tornare ai fasti del passato, ma con gli anni 2000 che videro poi una crisi profonda, con la cessione a gruppi stranieri, inclusa quella Harley-Davidson che riportò in mani varesine il marchio proprio poco prima della morte di  Claudio Castiglioni. Il figlio Giovanni tentò più volte di rilanciarla, ma tra crisi, vicende finite a carte bollate e indagini della finanza, gli ultimi 15 anni sono stati davvero un periodo travagliato per MV.   

Della gestione  Sardarov, ad oggi, abbiamo vissuto dichiarazioni di un rilancio che punta ad avvicinare i numeri addirittura di Ducati, con un'importante espansione della rete vendita ed anche accordi per lanciarsi in segmenti e mercati inediti, incluse quelle piccole cilindrate che ad oggi consentirebbero di salire esponenzialmente sulle vendite. Si parla di grossi investimenti (solo lo scorso anno MV Agusta ha annunciato un aumento di capitale pari a 30 milioni di euro), ma quello che MV sta vivendo è ancora oggi un periodo di incertezza. La crescita annunciata e desiserata non è ancora realtà ed anzi, iniziano a circolare voci di problemi di approvvigionamento che mettono in difficoltà i punti vendita, in cui moto e ricambi sembrerebbero arrivano con il contagocce. Dopo la scorsa edizione che ha visto il lancio del Lucky Explorer Project, le due motociclette non hanno ancora visto la luce (anche se alcuni esemplari di preserie sono stati oggetto di prove in anteprma per la stampa) la notizia è che ad Eicma MV Agusta quest'anno non sarà presente, cosa fuori logica per una casa che si vuole rilanciare. In un constesto di incertezza generale, che non riguarda solo il mondo delle due ruote, la voce che circola insistemente nelle ultime ore assume quindi una forma di credibilità che la rende più concreta. Rimbalza infatti la notizia di una cessione al colosso KTM, che potrebbe giovare alla casa varesina, che godrebbe del know how, manterreebbe la produzione in Italia e potrebbe anche tornare alla MotoGP, con una facile operazione di rebranding di una o due moto, utile all'operazione di rilancio. La "base" dei rumors è legata al recente accordo tra le due aziende per distribuire le moto di Schiranna in Nord America (qui ne avevamo parlato). La notizia pare abbia trovato le prime conferme nella serata del 31 ottobre, come riportato da Speedweek (qui il loro artiolo), con KTM che non nasconderebbe le sue intenzioni e con l'anticipazione dell'uscita di un comunicato stampa che potrebbe ufficializzare l'inizio delle operazioni per portare MV Agusta nel gruppo austriaco. Molto più probabilmente si arriverà gradualmente a scoprire le carte, anche per la complessità che è dietro operazioni come questa. Di concreto sappiamo che il prossimo 8 novembre (in parallelo all'apertura alla stampa di Eicma) alle 19.30 si terrà un evento dal titolo "MV Agusta FutureUnveiled", che potrebbe svelare (finalmente) qualche dettaglio della collaboraazione tra KTM ed MV. 

Dando per credibile una futura fusione, non sarebbe una prima volta, vista la precedente acquisizione di Husqvarna, un tempo nelle mani della famiglia Castiglioni e ora brand legato a KTM (nel mezzo c'era stato un breve periodo sotto la proprietà di BMW). Da un lato sarebbe un'operazione che porterebbe MV Agusta in alto, sia nelle vendite che nel riprenere quella posizioni che spetta ad un marchio storico italiano, dall'altro c'è il timore che a Schiranna possa rimanere ben poco (proprio come avvenne per Husqvarna).

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