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MotoGP, VIDEO - Alex Marquez: "Con Ducati essere veloce dipenderà solo da me"

"Avevo bisogno di un cambiamento e di una moto competitiva, li ho avuti. Sarò io a dovermi adattare alla Desmosedici, imparando da Bagnaia e Bastianini"

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Valencia sarà per Alex Marquez l’ultima gara sulla Honda. Martedì inizierà la nuova avventura in Ducati, nel team Gresini. Un grande cambiamento che il pilota spagnolo ha voluto per dare una svolta alla sua carriera, dopo due anni difficili sulla RC213V. La Desmosedici è una garanzia e ora spetta a lui rimboccarsi le maniche.

Alex lo ha spiegato chiaramente nell’intervista realizzata con lo sponsor Estrella Galicia che potete vedere qui sopra.

"Avevo bisogno di un cambiamento - afferma Alex - L'estate scorsa è iniziato il momento in cui decidere, avevo due opzioni ma il team Gresini è stata quella che mi ha motivato di più, perché credo che fosse un'ottima alternativa per me  per il mio futuro. L’intesa è stata molto buona e volevo una moto vincente, questo era l'obiettivo numero uno, una moto che si adattasse a molti stili di guida. Basta guardare le qualifiche e le gare: quasi tutte le loro moto sono competitive e sono davanti con piloti con stili molto diversi. Questo ti fa calmare e pensare che essere veloci dipende solo da te stesso".

La Ducati ha dimostrato una straordinaria competitività in questa stagione, sia con le moto ufficiali che con quelle dei team indipendenti. Grazie alle caratteristiche di questa nuova moto, pensi che potrai migliorare i tuoi punti di forza come pilota?
"Beh, è difficile dirlo prima di averla provata. Come ho detto, è chiaro che vedi in pista come si comporta con piloti molto diversi e dipenderà da me. Si tratterà di saper imparare e di essere aperti ad ascoltare e imparare da tutti, osservando i piloti Ducati: ciò che Bagnaia o Zarco fanno bene, o ciò che Martin o Bastianini fanno in modo diverso. Da lì, bisogna imparare e vedere quali sono i punti di forza della Ducati. Poi scoprire perché Bagnaia è forte in frenata o perché Bastianini è forte in curva. Devi anche saper adattare il tuo stile a quella moto, perché alla fine credo che non sia la moto a doversi adattare a te, ma è il pilota che deve fare il passo e sapersi adattare e ottenere il massimo. Questo si ottiene con ore di lavoro e alla guida per capire i punti di forza di quella moto”.   

Quali sono gli aspetti che ritieni debbano essere migliorati?
"Abbiamo visto che la Ducati ha una grande accelerazione e una grande velocità di punta, come ho detto, questi si traduce in tempi sul giro più veloci perché viene facile. Sembra anche che abbia una buon grip al posteriore, almeno a giudicare dall'esterno, perché è difficile capirlo finché non la si prova. Come ho detto, Bastianini ha un'ottima uscita di curva e Bagnaia ha un'ottima frenata, ma quello che bisogna cercare è la combinazione che credo sia l'equilibrio perfetto. Bisogna aspettare e vedere tutto, prima provarla, perché è molto facile parlare da fuori, perché vedi sempre quanto è verde il giardino del tuo vicino e finché non sei dentro non vedi quali problemi o quali punti sono più critici sulla moto. Da lì dobbiamo capire, sfruttare al meglio quello che abbiamo e lavorare; non resta altro che il duro lavoro".   

Anche se ci sono ancora molti compiti da fare, quanto pensi di poter migliorare come pilota nel 2023?
"Non si perde mai la propria essenza come pilota. Vedremo sicuramente il duro lavoro di Alex, ma alla fine non voglio fissare un obiettivo specifico. Dobbiamo provare la moto, ci sono i test invernali davanti a noi e, da lì, dobbiamo vedere come partiremo, dove saremo e fissare obiettivi realistici. Durante la stagione vedremo dove saremo e per cosa potremo lottare".

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