Aleix Espargarò ha dovuto abbandonare a Sepang il sogno cullato per tutta la stagione di poter arrivare a Valencia ancora in lotta per conquistare il primo e storico titolo di Aprilia in MotoGP. Un sogno che si è infranto nelle ultime quattro gare, in cui lo spagnolo e la RS-GP non sono quasi mai stati competitivi come invece erano riusciti ad esserlo per gran parte del 2022. Ma Aleix non è esploso in una delle sue uscite che in passato l'hanno spesso caratterizzato, animato come è da un sangue latino che lo rende spesso vivace nelle dichiarazioni quando le cose non vanno per il verso giusto.
L'Espargarò ascoltato a fine gara vuole vedere il bicchiere mezzo pieno ed assume il ruolo di capitano della squadra a 360° nel tentativo di fare gruppo per capire cosa sia successo in questo finale di stagione e riordinare le idee in vista del futuro. Tutto sommato c'è ancora il terzo posto nel mondiale piloti in ballo, con Enea Bastianini che è ad una sola lunghezza da Aleix in classifica ed i due piloti destinati a giocarsi il tutto per tutto al Ricardo Tormo.
"Sono dispiaciuto oggi, ma sono orgoglioso di tutti in Aprilia, di me, della squadra, di tutti quelli a Noale - ha dichiarato Aleix - quello che abbiamo fatto quest’anno resterà nella storia in ogni caso. Il modo in cui stiamo finendo questa stagione è un po’ triste, perché se noi avessimo mantenuto il nostro livello abituale nelle ultime quattro gare saremmo arrivati a Valencia con ancora possibilità di lottare per il titolo, ma stiamo perdendo senza spiegazioni. Spero che almeno ci serva da lezione per il futuro".
Cosa è successo oggi?
"Non lo so. Eravamo lenti oggi sul dritto, eravamo lenti in generale. Non avevo neanche trazione fuori dalle curve, dal primo giro. Credetemi, ho dato tutto spingendo come un matto dal primo giro all’ultimo giro, perché sapevo che ogni singolo punto sarebbe stato importante per il terzo posto nel mondiale. Ma non è stato abbastanza, sono stato lento e tutte e quattro le ultime gare sono state un incubo".
Avete capito che problemi ci sono alla moto, avete problemi sia tu che Maverick ultimamente.
"Stiamo cercando di capire cosa succede, non lo so. Io sono convinto che si tratta di un problema tecnico al 100%. Sia io che Maverick abbiamo gli stessi problemi ed è impossibile pensando che in Europa eravamo sempre da podio, se non lo ero io lo era Maverick. Dopo Barcellona almeno un’Aprilia è sempre stata sul podio, ed ora non eravamo neanche vicini alla top ten. E’ folle. Non so da dove vengano I nostri problemi. Ci è mancato grip meccanico, potenza. Ci serve controllare bene per capire cosa è successo ed è fondamentale per il futuro ma anche per finire bene a Valencia, perché ci tengo molto a finire la stagione al top".
Fare meglio di 10° oggi non era possibile?
"Quando sono andato largo nel secondo giro non avevo grip, poi ho cercato di recuperare ma oggi era davvero difficilissimo superare e quando sono arrivato alle spalle di Zarco era impossibile passarlo".
Cosa pensi del comportamento di Morbidelli oggi, c'è stato un bel contatto tra voi.
"Non so davvero cosa stia combinando Franco quest’anno. Non so se sia qui o abbia la testa su un altro pianeta. Gli hanno dato sanzioni in quasi tutti i Gran Premi e lui continua a fare cose stupide, non so cosa pensare. Mi ha colpito due volte in Thailandia e stavamo lottando per l'11° posto, qui mi ha colpito fortissimo e non so come non sia caduto. Gli hanno una penalità di tre secondi ed è importante perché così ho recuperato un punto importante per la classifica, ma nonostante lo stiano sanzionando lui non impara. E’ assurdo".