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MotoGP, Marquez: "il 3° tempo non è la mia posizione, la Honda è pesante da guidare"

"L'esperienza mi ha consigliato di usare una soft nella FP1, mi ha stupito che Pecco non lo abbia fatto, ma ha un ottimo passo. Se sarà necessario sacrificherò il risultato ai test, dobbiamo capire perché la moto ha così tanta inerzia"

MotoGP: Marquez:

Il terzo tempo, sull’asciutto, al mattino, non deve ingannare: Marc Marquez nonostante abbia fermato il cronometro a poco più di un decimo dal poleman provvisorio, Brad Binder, è tutt’altro che soddisfatto della moto e della sua prestazione.

La realtà, come ha già detto in più di una occasione è che più che preoccuparsi del risultato finale il suo obiettivo in questo definitivo rientro in azione è sviluppare la Honda in vista del 2023.

"Oggi abbiamo usato l’esperienza. Il terzo tempo lo abbiamo ottenuto grazie al fatto che ho montato una gomma morbida nelle prime prove libere, cosa che pochi piloti hanno fatto. Alcuni hanno messo gomme medie, gomme nuove... ma noi abbiamo usato la nostra esperienza perché qui in Malesia, anche se le previsioni dicono che non pioverà, può piovere nel pomeriggio. Siamo tra i primi tre, ma in termini di ritmo di gara credo che siamo ancora più lontani rispetto alle ultime gare. Diciamo che abbiamo fra l’8° ed il 10° tempo, di passo. Abbiamo ancora molta strada da fare. Ci sono momenti in cui bisogna fare un po' di più e questo fine settimana è uno di quelli in cui bisogna lavorare se si vuole ottenere un risultato accettabile"

Poi Marc ha spiegato più nel dettaglio quali sono i problemi che riscontra.
“Uno dei punti più importanti, a parte le solite cose, motore, accelerazione, è il modo in cui si deve guidare questa moto. La sento pesante, dobbiamo capire perché sento tutta questa inerzia. Nei circuiti dove non bisogna fermarla e metterla nell’angolo, come Phillip Island ed il Qatar va bene, ma quando la devi fermare mettere in piega è un problema. Non so cosa ne pensano gli altri piloti. Per me non va bene. Dobbiamo capire questa cosa, ma oggi con le condizioni meteo che c’erano non abbiamo potuto fare tutte le prove di cui avevamo bisogno, quindi domani se sarò costretto a sacrificare la posizione al via per fare altre prove, sarò costretto a farlo”.

E’ il carattere di questa Honda a non piacere a Marquez.
“La mia posizione sulla moto è la stessa della precedente, è più il carattere della moto, che per me è peggiore. E’ vero che dal punto di vista dei tempi, delle prestazioni, questa RC213-V 2022 è migliore, ma per il modo in cui guido io, non mi sento a mio agio. Dobbiamo capire perché. A Phillip Island ho fatto una buona gara, ma la moto si muove molto ed è difficile da guidare”.

Dai primi test di Misano al debutto di Aragon la Honda in realtà non è cambiata molto.
“L’unico cambiamento è stato l’aerodinamica e il forcellone, ma sono piccole cose, in Thailandia nella FP1 ho fatto il miglior tempo  con quello in carbonio. Ma dobbiamo capire la moto, quando c’è poco grip, che era uno dei miei punto di forza, non riesco a fare la differenza. Dobbiamo avere una moto costante su tutte le piste, come è attualmente la Ducati. Nel passato loro erano forti solo su alcuni circuiti ora lo sono su tutti. L’obiettivo è quello”.

Con Bagnaia in lotta per il titolo, Marc è rimasto sorpreso nel ritrovarlo fuori dalla top ten.
“Si mi sorprende che Pecco non abbia montato una gomma morbida, ma più che altro mi ha sorpreso il suo tempo con gomma usata, è andato veramente forte”.

La FP2 è stata bagnata e parzialmente asciutta.
“Sì, ma non ho pilotato bene, mi stanco sulla moto sia con l’asciutto che con il bagnato, in entrambi i casi non sono soddisfatto, ma sappiamo dove sto perdendo. Dobbiamo continuare a lavorare per migliorare. Queste condizioni ci hanno fatto capire che Sepang è una pista che ti chiede di spingere al massimo. Nella prima sessione di prove libere abbiamo provato nuovi elementi aerodinamici e non siamo andati male in termini di tempi sul giro. Se il tempo è buono, forse continueremo a usarli".

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