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MotoGP, Jack Miller: "Il titolo? Bagnaia è in una bolla positiva, Quartararo no""

"Fabio avrà bisogno di un cambio drastico se vorrà ribaltare il finale di campionato. Nessun rancore con Alex Marquez, ora miro al terzo posto in classifica. L'inconsistenza dei piloti? il livello del binomio moto-piloti si è alzato molto, è difficile anche andare a punti ora"

MotoGP: Jack Miller:

Lo scorso GP di casa si è concluso nel peggiore dei modi per Jack Miller. Le aspettative dell'australiano erano giustamente elevate su di un circuito che conosceva come le sue tasche. Non gli ha portato forse fortuna quella curva intitolata proprio a lui, la stessa in cui Alex Marquez con un clamoroso errore in frenata ha deciso le sorti di entrambi, sbagliando una frenata in ingresso curva e lanciando prematuramente Jack fuori dalla competizione. L'australiano però non sembra serbare alcun rancore. Matematicamente fuori dalla lotta per il titolo, il terzo posto resta ancora un obiettivo raggiungibile, ma dovrà vedersela con due nomi importanti di questo campionato: da un lato Aleix Espargarò, al momento terzo, e che nonostante delle ultime gare non abbia esaltato può ancora sognare un ribaltone in classifica e sognare il titolo. Dall'altro un Enea Bastianini, ancora ruvido su alcuni tracciati ma indubbiamente un pilota di carattere e di talento, come dimostrano le sue quattro vittorie.

"Le mie condizioni a pochi giorni dall'incidente sono buone - spiega Miller riferendosi all'incidente con Alex Marquez- domenica sarò sicuramente in griglia. Il colpo sulla gamba colpita dalla moto però l'ho sentito tutto, in quel punto della curva ero in una posizione in cui la gamba sfortunatamente era l'unica cosa a frapporsi tra la mia moto e quella di Aleix. Ora a pochi giorni di distanza dal mio GP le mie condizioni fisiche sono già migliorate, e devo dire che anche l'umore sta tornando positivo. Ora ripartiamo da dove eravamo rimasti, ho buone aspettative per questo penultimo GP. Credo che con questa moto centrare una prima fila sia un obiettivo assolutamente raggiungibile. In Australia, per l'unicità del circuito, avevamo dovuto giocare col setup per adattarlo al tracciato, mentre qui torneremo al setup base che abbiamo affinato durante la stagione.

Per molti in questa gara si deciderà il titolo tra Pecco e Fabio, cosa ne pensi?
"Credo che in questo momento la palla sia passata a favore di Pecco, può sicuramente farcela a chiudere la partita, ma come sempre è difficile fare previsioni, può succedere di tutto in gara. Anche il fattore mentale conta molto, e Pecco ha saputo approfittare della lunga scia positiva di risultati evitando errori e gestendo le gare con intelligenza".

Negli ultimi due circuiti pensi che Fabio saprà invertire la tendenza negativa delle ultime gare, o il livello tra i due piloti è ormai chiaro?
"E' difficile dirlo, ma il momento positivo sicuramente incide molto nella mente di un pilota. Se la scia di risultati positivi è lunga, anche se si commettono degli errori puoi percepire sotto la superficie quale sia il livello reale. Parlo per esperienza anche personale, ma in questo momento un pilota è nella bolla giusta mentre l'altro semplicemente non lo è. Servirebbe un cambio davvero drastico per uno dei piloti per ribaltare questo finale di campionato".

Dopo lo sfortunato incidente subito sul tuo GP di casa, le tue aspettative per questo campionato si sono ridimensionate?
"Penso che il terzo posto in classifica a fine stagione sia ancora un obiettivo raggiungibile, alcuni dei miei avversari non hanno avuto dei risultati esaltanti nelle ultime gare quindi ho buone chances di recuperare dei punti. Cercherò di ottenere più punti possibile in queste due ultime gare. Per il titolo ormai sono fuori dai giochi, ma il terzo posto è comunque una bella somma!" - scherza col suo ritrovato humor l'australiano.

Eppure quello zero a Phillip Island è pesato molto per te in classifica, pensi che la direzione gara sia stata troppo poco severa con Alex Marquez punendolo soltanto con una long lap penalty?
"Purtroppo sono cose che succedono, si è anche scusato, l'importante è che abbia imparato la lezione. Quanto al long lap penalty, in questo momento sembra essere la punizione standard, non so neanche quanto tempo comporti qui su questo circuito, ma non influirà sulla mia gara quindi non è che mi importi molto".

A fine stagione il podio in classifica quindi conta ancora molto al di là di chi vinca il titolo. La posizione di Pecco in classifica ti renderà forse le cose più semplici?
"Certamente, l'anno scorso arrivai quarto, fidatevi conosco bene la differenza! Nella scorsa gara erano testa a testa, mentre ora Pecco è in cima alla classifica, quindi non è più un avversario per la posizione cui sto mirando, conosco le sue capacità e questo dopotutto è uno sport individuale".

L'australiano sembra quindi convinto di poter compiere un guizzo finale nelle due ultime gare della stagione.Al momento la classifica lo vede quinto a 179 punti. I suoi due rivali diretti per il terzo posto, posto che il secondo finisca nelle mani di uno dei due contendenti al titolo, sarebbero  lo spagnolo Aleix Espargarò con 206 punti ed Enea Bastianini con 191. Con lo spagnolo condivide un'unica vittoria ed un podio di differenza, ma Aleix nelle ultime gare sembra aver incontrato alcune difficoltà, al netto di una costanza di risultati per tutta la stagione. Più ostico potrebbe rivelarsi invece Enea, che nel 2022 ha saputo sorprendere con ben quattro vittorie e cinque podi, pagando però alcuni zeri. Per raggiungere lo spagnolo, al momento terzo, avrebbe bisogno di almeno una vittoria o due podi, ed il circuito di Valencia favorirebbe forse Aleix, quindi l'australiano dovrà faticare dopo il pesantissimo zero sul suo circuito di casa.

Un'altra caratteristica di quest'anno è stata è che quasi tutti i piloti sono stati inconsistenti nei risultati durante la stagione. Come te lo spieghi?
"Sono d'accordo con questa analisi, corro ormai da anni e quest'anno il livello richiesto ai piloti in MotoGP per essere sempre in cima è veramente alto. Per trovare le velocità necessarie su ogni singolo circuito bisogna davvero sforzarsi al limite e non sempre è facile".

L'australiano ovviamente si riferisce ai tempi nelle qualifiche, sempre più ristretti e in grado di inficiare pesantemente sulla domenica successiva. Non è più una sorpresa vedere i primi quindici piloti nell'arco di un secondo, a riprova di quanto l'aerodinamica in primis abbia influito a rendere le prestazioni sempre più al limite.

"In passato non era così - continua poi Jack - alcuni piloti fuggivano in classifica ed era difficile raggiungerli. Adesso in alcune gare invece puoi persino fare fatica a fare punti. A Barcellona ho dovuto lottare per due punti, mentre in passato in una giornata negativa eri quinto o sesto. Il livello delle moto e dei piloti è salito di molto" - conclude infine l'australiano.


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