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SBK, Bussolotti: il titolo tricolore che chiude il conto con la sorte

Lavoratore a tempo pieno nella sua officina durante la settimana, pilota veloce e vincente nei week-end di gara. Dopo esserci andato vicino a più riprese nel recente passato, questa stagione Marco Bussolotti ha vinto per la prima volta il campionato italiano nella classe 600 CIV

SBK: Bussolotti: il titolo tricolore che chiude il conto con la sorte

Meccanico a tempo pieno nella propria officina durante la settimana, pilota veloce e vincente in pista nei week-end di gara. Un personaggio d’altri tempi nonché un esempio da seguire per i più giovani quello di Marco Bussolotti, seppur fin troppo condizionato dalla malasorte sul piano agonistico. La stessa che nel recente passato si è fatto beffe di lui in più di un’occasione al Campionato Italiano Velocità, con quel titolo tricolore inseguito da quasi un decennio, ma che non era mai riuscito a conquistare. Almeno fino ad un paio di settimane or sono quando, nel suggestivo palcoscenico dell’Autodromo Internazionale Enzo e Dino Ferrari di Imola, “Busso” si è laureato per prima volta Campione nella classe 600 CIV, chiudendo lo scomodo conto con la sorte.

Curriculum invidiabile

Nato ad Ancora nel 1990, Marco Bussolotti vanta un curriculum alquanto invidiabile. Mossi i primi passi a livello nazionale a partire dal 2006 tra Coppa Italia, trofei monomarca vari e CIV Superstock 1000, successivamente ha vissuto degli anni prolifici nel circus del Mondiale Superbike, dove spiccano i due secondi posti di fila ottenuti nell’Europeo Superstock 600 2008-09, oltre alla partecipazione all’Europeo Superstock 1000 e al Mondiale Supersport. Nonostante l’umiltà e la determinazione che da sempre lo contraddistinguono, non essendo un pilota “pagante” e/o con la “valigia” per andare avanti, gioco-forza si è dovuto ricostruire la seconda parte di carriera al CIV.

Pilota nomade

Presenza fissa del CIV Supersport dal 2015 a questa parte, Bussolotti ha raccolto meno di quanto avrebbe meritato. Spesso e volentieri in lizza per il titolo fino all’ultima gara, senza però mai mettere le mani sull’#1 (tre volte terzo e una volta secondo in campionato nel solo quadriennio 2015-18). Tutto si può dire all’infuori che non ne abbia vissute di tutti i colori: periodi difficili, scelte infelici e un equilibrio mai realmente trovato, come testimoniato dai continui cambi di casacca fra una stagione e l’altra. Il 32enne ha difeso i colori del Team Velocisti, RM Racing, GAS Racing Team (x2), Rosso Corsa, fino al passaggio ad Axon Seven Team. Un fattore che probabilmente ha inficiato il suo apprendistato e, conseguentemente, il suo rendimento.

Stabilità vincente

Stabilità trovata proprio nel Axon Seven Team di Paolo Cannizzaro, con cui Bussolotti gareggia da tre anni a questa parte. Dopo un primo biennio che lo ha visto ritrovare il successo (in due distinte occasioni) a oltre un anno di distanza, questa stagione è stato di fatto l’unico della “vecchia guardia” a restare fedele al regolamento tecnico su base stock entrato in vigore nel 2014. Se la maggior parte dei suoi usuali avversari hanno sposato il regolamento mondiale Next Generation, nella sotto-classifica 600 CIV “Busso” ha dovuto fare i conti con giovani arrembanti, Kevin Zannoni in primis. Un confronto generazionale da cui ne è uscito vincitore e culminato con sei successi e cinque secondi posti all’attivo sulla propria Yamaha R6, centrando altresì la top-10 assoluta in otto gare su undici (difronte a tante Next Generation…) malgrado un mezzo oggettivamente inferiore.

Pilota-lavoratore

Un titolo mai realmente messo in discussione, che ripaga i sacrifici fatti e il sudore versato quotidianamente nel lavoro. Esatto, perché Bussolotti è sì un pilota (a “tempo perso”), ma durante la settimana ricopre il ruolo di meccanico. I meritati festeggiamenti sono durati una miseria ed il giorno successivo al trionfale week-end di Imola è tornato subito a riparare auto, moto e scooter al Busso Garage ad Ancona, officina dalla quale inizierà a gettare le basi per un ambizioso 2023 quando effettuerà il salto nel CIV Supersport NG sempre con Axon Seven Team. Con la categoria che (salvo stravolgimenti) non proporrà più la doppia classifica, se non altro Bussolotti verrà ricordato come l'ultimo Campione nella storia della 600 CIV. Talvolta le gioie più grandi possono arrivare quando meno te lo aspetti, anche a 32 anni.

Photo credit: Salvatore Annarumma

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