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MotoGP, Miller:"sono devastato, nessun risentimento, mi hanno servito una mano sfortunata"

"Non correvamo qui da tre anni, avevo un buon passo ma oggi mi hanno servito una mano sfortunata. Ho visto domeniche migliori, ma sto bene. Nessun risentimento con Alex, siamo piloti, può succedere". Alex si scusa: "capisco la rabbia di Miller, è stato un mio grosso errore e me ne prendo ogni responsabilità"  

MotoGP: Miller:"sono devastato, nessun risentimento, mi hanno servito una mano sfortunata"

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"Ho visto domeniche migliori".

Commenta così Jack Miller, col sarcasmo che da sempre lo contraddistingue, l'esito della sua prestazione sul circuito di Phillip Island. Vittima inconsapevole di un incidente causato da un punto di frenata mancato da Alex Marquez, l'australiano si è visto sfilare dalle mani moto e ambizioni sul suo circuito di casa nelle primissime battute della gara.

"Per fortuna siamo ancora qui - continua poi Jack - non era la giornata che mi sarei aspettato qui sul circuito di casa, ma queste sono le carte che mi sono capitate oggi. La partenza è stata buona, mi sono scambiato di posizione un paio di volte con pecco durante i primi giri ma mi è sembrato che volesse andare subito all'attacco oggi, così ho iniziato ad affrontare il tracciato in modalità gestione gomme, lasciando che la gara si svolgesse normalmente. I ragazzi in testa alla gara, come Martin, hanno spinto sin da subito. Io perdevo qualcosa in alcuni settori ma recuperavo in altri, come la curva quattro, e mi sentivo particolarmente forte nel settore tra la curva nove e la dieci. Le sensazioni erano buone ma sfortunatamente in curva quattro non ho avuto modo di proseguire con la strategia attuato fino a quel momento, non c'era nulla che potessi fare. Non mi sono fatto nulla, ho soltanto qualche piccola abrasione ma sto bene".

Quindi nessun risentimento contro Alex Marquez?
"Non è questione di risentimento, siamo piloti, stiamo tutti cercando di dare il massimo in gara, penso si sia lasciato prendere la mano cercando di superare Luca Marini, ma commettiamo tutti degli errori. Non credo però sia devastato quanto me per non aver potuto finire la gara. Per me è un circuito importante, non si correva qui dal 2019 e avrei preferito che le cose andassero in modo diverso".

Ti abbiamo visto abbracciare la folla dopo l'incidente.
"Era una cosa dovuta. Molte persone, sia conoscenti che fan, sono venute anche da molto lontano per assistere alla gara, e magari vedere degli australiani ottenere dei buoni risultati. Mi è sembrato giusto omaggiare comunque la folla presente. Ovviamente personalmente sono devastato".

Oltretutto è successo proprio in prossimità della curva che avevano appena intitolato a tuo nome.
"E' l'ironia di tutta questa faccenda - continua l'australiano - ma sono cose succedono. Il prossimo anno torneremo ancora più forti e ci rifaremo. Stamattina durante il warmup eravamo anche riusciti a sistemare gli ultimi dettagli del setup, le sensazioni sulla moto in gara erano davvero perfette. Non voglio dire che avrei vinto con assoluta certezza, ma mi sento di poter dire ragionevolmente che sarei stato in grado di lottare nel gruppo di testa senza ombra di dubbio".

Il pubblico qui ti ama, devi aver perso il conto dei selfie.
"Si, tra quelli e le firme, l'atmosfera è stata fantastica per tutto il fine settimana. Vedere così tanti fans presenti mi ha riempito d'orgoglio e di gioia. E' un piacere non solo personale ma anche per la salute di questo sport".

Il campionato volge al termine, cosa ne pensi dei risultati degli altri piloti in questa gara?
"Vedendo Fabio che è uscito dai giochi nei primi giri, penso ancora che avrei potuto ottenere un buon risultato. Enea ed Aleix oggi sono sembrati in difficoltà ed erano tra i miei avversari principali, penso che avrei potuto batterli. Ovviamente sono felice per il risultato di Pecco, un terzo posto che lo porta in testa alla classifica. Al netto di ciò che è successo oggi, è stata un'ottima stagione per tutto il team Ducati".

A. Marquez: “Capisco la rabbia di Miller, ho fatto un grosso errore”

Alex Marquez in effetti l’ha fatta davvero grossa questa volta, compromettendo la gara del suo rivale proprio sul suo circuito di casa. Una domenica da dimenticare quella di Phillip Island per lo spagnolo, perché proprio alla curva recentemente intitolata a Miller, e l'amara ironia dell'accaduto è palpabile, ha centrato in pieno l’incolpevole pilota australiano nel corso dell’ottavo giro, mettendo la parola fine alla gara di entrambi. Al portacolori del team LCR Honda non è restato quindi che cospargersi il capo di cenere, e lo abbiamo visto recarsi prontamente nel box Ducati per scusarsi, per un errore che ha pesato sul GP di entrambi. L'incidente è poi stato sanzionato dalla direzione gara con una long lap penalty nella prossima gara in Malesia.

“Sono davvero dispiaciuto con tutti per quanto accaduto – ha commentato quindi Alex - capisco che Jack sia arrabbiato per quanto accaduto e ha tutte le ragioni. In quel tratto ci vuole poco a sbagliare e finire a terra. Ho cercato quindi di fare attenzione, ma volevo comunque attaccare, dato che gli altri piloti mi stavano superando. Ho staccato profondo per poi prendere velocità, ma purtroppo ho tirato giù Jack”.

Alex non esita quindi a prendersi tutte le colpe dell'incidente che ha tarpato le aspirazioni del suo rivale.
“Abbiamo buttato via una grande opportunità di ottenere un risultato importante. Ognuno può commettere un errore, ma ho esagerato e non lo nego. Come ho detto capisco la sua rabbia, dato che poi c’è anche l’adrenalina della gara. Sono andato nel suo box per chiedere scusa a lui e tutto il suo team, ed inoltre ho parlato anche con Tardozzi, il quale mi ha voluto rassicurare, dicendomi che sono cose che possono succedere, in fondo fa parte di questo sport”.

Lo spagnolo infine non nasconde il rammarico anche per le proprie aspirazioni in gara.
“Mi trovavo bene con la gomma e avevo un bel ritmo, di conseguenza ho deciso di andare all’attacco. Oggi tutti i piloti volevano essere in quel gruppo per provare a giocarsi la vittoria, ma purtroppo non è andata come speravo”- ha poi concluso Alex Marquez.

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