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MotoGP, Marc Marquez: "senza la scia di Pecco, risultato impossibile per la Honda"

Lo spagnolo ammette i limiti cui deve far fronte: "Il salvataggio alla curva 10? un segnale positivo dal punto di vista fisico, ma negativo perchè dimostra i limiti della moto. La gestione delle gomme sarà decisiva, lotterò per il risultato ma non sento ancora di essere il più competitivo"

MotoGP: Marc Marquez:

L'esperienza paga sul circuito australiano. Lo sa bene Marc Marquez, alle prese su di un circuito a lui teoricamente favorevole. Dopo il passaggio diretto alla Q2, lo spagnolo ha approfittato della scia di Pecco Bagnaia per racimolare quei decimi preziosi e poter scattare dalla prima fila. La strategia ha dato i frutti sperati, tanto da "soffiare" il secondo posto proprio al ducatista in piena lotta per il titolo. L'approccio dell'otto volte iridato è però cauto, sebbene alcuni piloti lo diano tra i favoriti. Lo spagnolo, in pieno recupero fisico a seguito della sua quarta operazione al braccio, lotterà per il miglior risultato, conscio però delle sue condizioni fisiche non ottimali. Si intravedono però già i primi segnali di miglioramento, come quel salvataggio alla decima curva, uno spiraglio di luce dopo due anni di buio agonistico. Domani sarà una gara lunga, e con la scelta della gomme a giocare un ruolo così decisivo, l'esperienza di Marc potrebbe fare la differenza. Un podio sarebbe per lui e per la Honda in generale un segnale di recupero ambitissimo e di grande valore simbolico, più che numerico in termini di classifica.

Hai quasi ottenuto la tua sesta pole qui a Phillip Island, in carriera sei sempre partito dalla prima fila qui sul circuito australiano e non sembri voler interrompere questa fila di successi. Quanto è stata importante la scia dietro alla Ducati di Bagnaia per ottenere questo risultato?
"La scia di Pecco è stata cruciale - ammette con onestà "il marziano" spagnolo Marc Marquez - con il pacchetto attuale della Honda sarebbe stato impossibile ottenere un risultato simile in altro modo, dobbiamo ammetterlo, ma dovevamo farlo in ogni caso. Ho fatto un buon giro secco, il passo è buono anche se non tra i più veloci. Il team ha lavorato duramente in questi giorni, ieri abbiamo lavorato per il futuro sviluppo della moto, mentre oggi ci siamo concentrati sul lavoro preparatorio per la gara di domani. La nota positiva è che siamo sempre più vicini al gruppo in testa al mondiale in termini di prestazioni, e domani sarà importante non sbagliare la scelta della gomma. Sarà una gara lunga ma darò il massimo come sempre".

Ti sei anche reso protagonista di un'altra magia, un salvataggio alla Marquez come in passato nel 2019.
"Stavo arrivando veloce in curva 10, ho visto che Pecco stava spingendo duramente avendo un'ottima aderenza, quindi ho deciso anche io di mettere più carico sull'anteriore per far curva la moto dove volevo. Da un lato è una cosa positiva, perché il corpo ha reagito bene il che significa che sto recuperando la mia forma fisica, da un altro però è un segnale negativo, significa anche che la moto è al limite delle prestazioni, però sicuramente i fan avranno apprezzato".

Sta tornando il Marquez che tutti aspettavamo quindi ?
"E' ancora presto per dirlo, c'è ancora molto lavoro da fare. Passo dopo passo sento di stare migliorando ma la mia forma fisica subisce ancora  dei momenti di calo evidenti, come ad esempio dopo la Tailandia in cui a fine gara mi sono sentito davvero esausto. L'obbiettivo domani ovviamente sarà lottare coi piloti in testa alla gara, ma rimango cauto sulle aspettative".

Anche la scelta delle gomme sarà decisiva, molti piloti si sono espressi al riguardo e l'aderenza del tracciato potrebbe essere l'ago della bilancia nella gara di domani.
"Nel warmup di domani dovremo analizzare ancora le gomme per chiarirci meglio le idee al riguardo. Nelle FP4 il passo era buono, nella mattina con le morbide ero a mio agio ma penso che anche la mescola media sia una ottima opzione. Lavoreremo coi tecnici analizzando i dati prima di decidere l'opzione che utilizzeremo in gara".

La motoGP non corre su questo tracciato da tre anni, e l'esperienza potrebbe rivelarsi un vantaggio importante nel gestire le  gomme nelle diverse fasi della gara. A riguardo Jack Miller, nel suo GP di casa, ha indicato proprio te come uno dei favoriti domani.
"La gestione delle gomme ovviamente sarà importante - accenna Marc Marquez con un sorriso cauto. Lo spagnolo ci ha abituato in questi due ultimi anni a questo suo nuovo approccio più moderato nei confronti delle aspettative poste su di lui, segno che le cicatrici non le porta solo sul braccio - penso che sia Pecco che Martin saranno tra i piloti più veloci. Quando si ha una moto molto prestante sui rettilinei, come le Ducati, in teoria è anche più facile gestire il consumo delle gomme, ma in questo momento non mi sento ancora al punto di poterle gestire come vorrei. Se avrò bisogno di spingere per rimanere nel gruppo di testa lo farò, ma questo inevitabilmente avrà un effetto sugli pneumatici. In questo circuito mi sento a mio agio, più che in altri tracciati, ma sono realista e so di non essere il più veloce in questo momento".

Possiamo però constatare che in questo momento sei nella tua miglior condizione fisica dagli ultimi due anni.
"Dopo l'ultima operazione ho sentito subito dei miglioramenti. Il dottore però è stato chiaro sin da subito, il braccio ha subito quattro operazioni, non sarà mai quello di prima. Ora però riesco ad allenarmi con meno fatica, non ho bisogno di allenamenti specifici né ora devo evitare esercizi che prima mi creavano dei problemi, è un ritorno alla normalità. Ora questo inverno sarà importante compiere gli ultimi passi per recuperare la mia forma fisica potenziale, so che probabilmente in Malesia sarà più dura che qui in Australia, ma sento di aver recuperato il feeling con la moto sin dai test di Misano. Stiamo centrando gli obbiettivi che ci eravamo prefissati e continueremo sulla via del pieno recupero".

Prima hai detto di aver speso la prima giornata di libere lavorando "per il futuro". Ti riferivi allo sviluppo della Honda?
"Si, ieri abbiamo lavorato sulla moto che ho utilizzato in Thailandia, con la nuova evoluzione della carena per l'aerodinamica della moto. Una parte di quei test in realtà è stata importante anche per il finale di questa stagione, alcune di queste modifiche potremo cominciare ad utilizzarle fin da subito. Oggi però ho voluto lavorare per la gara, sentivo di poter essere competitivo su questo tracciato e ho chiesto che mi lasciassero sistemare il setup per affrontare al meglio il circuito australiano".

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