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MotoGP, Johann Zarco: "per alcuni piloti tornare a Phillip Island è stato uno shock"

Il francese domina la prima giornata di libere centrando la vetta della classifica in entrambe le sessioni. "Una sensazione indescrivibile essere veloci su questo tracciato, ma il vento forte può tramutarsi in un vero incubo"

MotoGP: Johann Zarco:

La prima giornata di prove libere ha visto i piloti affrontare il circuito australiano pressoché asciutto, salve alcune chiazze ancora umide nella mattinata che hanno costretto lo schieramento ad un approccio più cauto. Il vento forte, tipico di questo circuito, ha poi forse contribuito a consegnare il miglior tempo al francese Johann Zarco che ha chiuso entrambe le sessioni in vetta alla classifica con un best lap di 1'29'475 nelle combinate. Un ottimo inizio di weekend quindi per il pilota del team Pramac, prima delle Ducati al venerdì sul circuito di Philipp Island.

"La prima sessione di prove libere non è stata semplice, con la pista bagnata in alcuni punti mi sono dovuto adattare in fretta ed essere veloce al tempo stesso - ci spiega il francese  del team Pramac- c'era molto vento e penso che per alcuni piloti sia stato uno shock tornare su questo circuito e constatare quanto fosse veloce la percorrenza in curva".

Un vero e proprio shock in effetti deve esserlo stato per alcuni piloti, con una MotoGP assente qui dal 2019. Una prima giornata di libere che ha saputo premiare quindi i piloti con più esperienza, fatta eccezione la sorpresa del secondo miglior tempo di Bezzecchi nelle combinate, a dimostrazione che il titolo di rookie of the year sia pienamente a portata del giovane talento italiano.

"Nella mattinata non ho compiuto tantissimi giri - ha continuato poi Johann Zarco- ho chiuso un paio di giri veloci per poi lavorare sulla fiducia con la moto prendendo dei punti di riferimento sul tracciato. Nelle FP2 invece col team abbiamo lavorato molto bene, ho avuto modo di lavorare sul passo gara ed anche di migliorare il mio giro veloce con una morbida al posteriore. Essere veloci su questo circuito è una sensazione incredibile, ma c'era moltissimo vento e per alcuni può tramutarsi in un incubo. Quando si riesce a farlo, è bello, ma se si soffre un po' può essere un incubo. Quindi al momento sono felice di essere sul lato positivo".

Nelle FP1 hai girato a due secondi dal record della pista, come te lo spieghi?
"Le chiazze umide sul tracciato sicuramente mi hanno reso più cauto durante la prima sessione, di norma sono curve che si affrontano a 200km/h, ma sul bagnato sono sceso sui 170km/h e questo ha fatto una grande differenza. Quando poi l'aderenza sul tracciato è migliorata nel pomeriggio i tempi sono migliorati per tutti i piloti".

Quanto alle gomme? Hai già le idee chiare?
"Le gomme si sono comportate bene, era una mescola con cui avevamo già lavorato in passato e sappiamo già a quale temperatura portarle per avere un'ottima prestazione. Domani invece ne avremo una più morbida sul lato destro ed al centro, su questo circuito sarebbe impossibile farne a meno, penso sia un bene che Michelin porti queste innovazioni. Non lo so, ma credo che Dunlop non ce l'abbia, e per questo sono contento di non essere più in Moto2 per correre in Australia (ride)".

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