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MotoGP, Burgess: “Se fossi in Miller, a Phillip Island correrei per la squadra”

Lo storico capotecnico di Valentino Rossi dice la sua sulla lotta per il titolo e sui possibili ordini di scuderia: “Jack dovrebbe lasciarlo passare, perché è Bagnaia è l’uomo del momento”

MotoGP: Burgess: “Se fossi in Miller, a Phillip Island correrei per la squadra”

Con il Motomodiale che torna a far tappa nella sua Australia dopo due anni d’assenza, Jeremy Burgess non poteva esimersi dal commentare l’appassionante lotta per il titolo della MotoGP. Bagnaia vs. Quartararo, ma anche Ducati vs. Yamaha, due delle Case per cui il tecnico di Adelaide ha lavorato al fianco di Valentino Rossi. 

“Questo campionato è molto avvincente, eccitante se guardiamo ai punti che separano Pecco e Fabio, ma è anche interessante che Bagnaia possa trovarsi in questa posizione dopo 5 ritiri analizza l'ingegnere di Adelaide ai microfoni di MotoGP.com. “Probabilmente il Mondiale si deciderà a Valencia e non ci sarebbe modo migliore che concludere la stagione vincendo il titolo all’ultima gara”.

A tre gare dalla fine, tutto è ancora aperto, con due soli punti che separano Quartararo e Bagnaia. “Fabio dovrà lavorare più duramente di quanto non abbia mai fatto nella sua vita, per essere certo di massimizzare ogni opportunità che avrà a disposizione e Pecco dovrà fare lo stesso - osserva Burgess. Il campionato non si può vincere a Phillip Island, ma lo si può perdere, quindi dovranno accertarsi di arrivare entrambi a Sepang in una buona condizione”.

Chi potrebbe brillare a Phillip Island è invece l’idolo di casa Jack Miller, che non essendo ancora matematicamente escluso dalla lotta al titolo, si trova in una posizione piuttosto scomoda. Avversario o alleato? Come dovrebbe comportarsi l’australiano? Burgess ha le idee chiare in merito a un eventuale gioco di squadra del team Ducati. 

“Miller potrebbe giocarsi la vittoria in Australia. Se conoscesse la posizione di Pecco e Pecco fosse davanti a Fabio - quindi Quartararo terzo, Bagnaia secondo e Miller primo -, credo che Jack dovrebbe lasciar passare Pecco - commenta l’ingegnere -. Se fossi al suo posto, io correrei per la squadra, perché Bagnaia è l’uomo del momento. Sarebbe importante che lui e Fabio si mettessero in una situazione tale da non doversi preoccupare di nessun altro”. 

“Visto che il mio cuore è in Yamaha, auguro a loro e Fabio di vincere il campionato. Ciò non significa che non mi piacciano Pecco e la Ducati, ma ho passato tanti begli anni in Yamaha” continua Jeremy, che sembra non credere più di tanto in una zampata di Aleix Espargaro, che accusa un ritardo di 20 punti dalla vetta della classifica. “L’ho ammirato molto, perché sta facendo del suo meglio. Gli auguro ogni bene, perché credo sia un po’ in calo in questo momento. Quest’anno potrebbe essere un’occasione persa per lui, perché potrebbe non capitargli di nuovo di lottare per il campionato, ma si può dire di chiunque”.

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