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MotoGP, Jack Miller: "Phillip Island è un circuito unico, sembra quasi di danzare"

L'australiano affronterà il GP di casa dopo tre anni di assenza della MotoGP. "Pecco e Fabio? si giocano il titolo, non farò nulla di insensato ma se avrò l'occasione di vincere la coglierò. Voglio chiudere la stagione in Ducati divertendomi e senza pensare alla classifica"

MotoGP: Jack Miller:

E' un periodo assolutamente positivo per Jack Miller. Il pilota australiano del team factory Ducati, reduce da una vittoria a Motegi ed un secondo gradino del podio in Thailandia, non può che ritenersi soddisfatto delle sue prestazioni in questa seconda metà del campionato. Quaranta punti di distacco dal leader della classifica Quartararo lo rendono matematicamente ancora un contendente al titolo con 75 punti ancora in palio. L'australiano ora giocherà in casa, a Phillipp Island, un circuito che oltre a conoscere alla perfezione ha anche già affrontato in passato su una MotoGP. I tre anni di assenza della MotoGP potrebbero infatti pesare sulle prestazioni dei suoi rivali, ma anche le moto hanno subito un'evoluzione tecnica importante nelle ultime due stagioni, tutte carte che giocano a favore dell'esperienza del pilota australiano, che sulla scia degli ottimi risultati in carriera ha anche inaugurato il weekend di gara convolando a nozze. L'animo dell'australiano è quindi comprensibilmente al settimo cielo, con la consapevolezza di chi sa di potersi anche permettere qualche rischio in più, con l'obbiettivo di chiudere la sua stagione in Ducati nel migliore dei modi prima di approdare alla sua prossima sfida con la KTM il prossimo anno.

Prima di parlare della gara, possiamo notare una silhouette particolare al dito, congratulazioni per il tuo matrimonio!
"Grazie, sono stati giorni incredibili, c'è voluto fino a martedì per riprendermi! - racconta con un sorriso l'australiano - è stato un passo importante nella mia vita e in quella di mia moglie. Grazie anche alla vicinanza con la gara di casa siamo riusciti ad avere tra i presenti anche tanti amici personali e membri del team e del paddock, è stato davvero entusiasmante!"

Hai persino avuto Johann Zarco a cantare al tuo matrimonio.
"Si, ci ha fatti risparmiare sul cantante, è stato anche piuttosto bravo! penso che potrebbe continuare a farlo anche in futuro, quando un giorno appenderà il casco al chiodo! - scherza ancora Jack, che nel paddock è un pilota molto popolare ed amato.

Tornando alla gara, che sensazioni hai a ritornare qui nel GP di casa dopo tre anni di assenza? Tecnicamente, sei ancora un contendente al titolo, quali sono le tue aspettative per questa gara?
"Ovviamente mi sto godendo il momento incredibilmente positivo, che non è iniziato qui in Australia, ma già dagli scorsi tracciati da questa parte del mondo. L'Australia è una nazione enorme, e gli australiani sono dei tifosi veramente appassionati. E' un paese affamato di motori, non si correva qui dal 2019 ed è fantastico tornare a farlo. Siamo partiti da San Remo Park per arrivare fino al circuito, c'erano anche Brad Binder e Remy Gardner,  c'erano i nostri fan ed è stato incredibile, correre su questo circuito è una sensazione unica nel suo genere in questo sport. Credo che domani non sarò l'unico pilota ad essere emozionato a poter nuovamente affrontare le FP1 qui in Australia".

In questo momento sei a 40 punti di distacco da Fabio. Con tre gare ancora da spuntare sul calendario, il titolo è ancora un obiettivo raggiungibile. Pensi di poterti permettere anche qualche rischio in più rispetto ai tuoi avversari, data anche la tua conoscenza del circuito?
"La pressione la sentiamo tutti prima di una gara, è normale, anche se forse Fabio in questo momento ne ha di più su di se. Non sto pensando troppo alla classifica, fino ad ora ho dato il massimo e mi sto davvero divertendo sulla moto. Il mio obiettivo sarà chiudere questa stagione continuando a divertirmi, e se qualche risultato arriverà sarà ancora meglio".

Questo è il tuo GP di casa, però la domanda ci viene spontanea in queste ultime fasi così critiche in classifica. Avrai piena libertà o ci sarà qualche strategia in Ducati?
"Sapevo che questa domanda sarebbe arrivata! Questi due ragazzi, Fabio e Pecco, stanno lottando per il titolo quindi cercherò di non fare niente di insensato che possa danneggiarli. Ovviamente però se avrò l'occasione di cogliere un buon risultato lo farò".

Philipp Island, il tuo circuito di casa, è anche il preferito da molti altri piloti. Cosa lo rende così speciale?
"E' in Australia, è ovvio che sia un circuito magnifico" - scherza subito con orgoglio l'australiano - è un circuito speciale, ricordo ancora la prima volta che corsi qui nel campionato australiano. E' un posto davvero unico, puoi perdertici davvero. E' anche un circuito impegnativo dal lato tecnico, bisogna davvero saper sfruttare al massimo ogni sezione del tracciato. Sono tre anni che la MotoGP non corre qui ma è impossibile dimenticare come affrontare questo circuito e i suoi dislivelli. Specialmente su delle moto con questi cavalli è sempre uno spettacolo vedere i piloti cercare di tenere a bada il posteriore su queste curve, devi saper davvero tenere a bada la moto con tutte le tue forze, è quasi come danzare. Penso sia questo ciò che rende questo tracciato così speciale per i piloti e per il pubblico".

Tre anni sono tanti in termini di sviluppo, le moto sono cambiate molto rispetto al passato, le Ducati in primis. Sarà più facile o più difficile affrontare questo circuito?
"Ho corso qui nel 2019, l'abbassatore c'era già ma decidemmo di non utilizzarlo. In termini aerodinamica, penso che sia migliorata rispetto al passato, è meno ingombrante e più performante, quindi la moto sarà più facile da guidare. Il vero punto interrogativo su cui dovremo trovare la giusta soluzione saranno le nuove gomme. La carcassa è diversa rispetto a quelle utilizzate in passato quindi dovremo adattarci in fretta in vista della gara".

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