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MotoGP, Bagnaia: Stoner mi ha insegnato qualcosa su Phillip Island, spero di sfruttarlo

"Da lui si può imparare tanto su questa pista, ci ho parlato a lungo. Qui ho fatto la mia gara migliore nel 2019 quando ero rookie e da allora sono migliorato parecchio. Il mondiale riparte da zero, io e Fabio abbiamo le maggiori possibilità di vincerlo"

MotoGP: Bagnaia: Stoner mi ha insegnato qualcosa su Phillip Island, spero di sfruttarlo

Pecco Bagnaia si trova ad un passo dal coronare la lunga rincorsa in campionata iniziata dopo il Sachsenring, quando si trovava a ben 91 punti dal leader di classifica. Il pilota della Ducati è riuscito a risalire la china portandosi a -2 punti da Fabio Quartararo, riaprendo in modo prepotente un mondiale che sembrava già chiuso a suon di podi e vittorie e senza gli errori di inizio campionato probabilmente oggi si troverebbe in una situazione del tutto diversa. 

Le ultime tre tappe saranno ovviamente decisive e la prima si corre a Phillip Island, un tracciato su cui entrambi hanno corso in MotoGP solo nel 2019. Sulla carta questa pista potrebbe privilegiare le caratteristiche della M1 di Fabio, ma in questa stagione abbiamo visto la Ducati emergere in modo prepotente anche su piste che in passato erano state ostiche. Quale sia dunque la reale situazione lo potremo capire solo dopo i primi turni in pista, con lo spettro della pioggia a fare da sfondo viste le previsione che non sono affatto ottimistiche al momento. Bagnaia ha una chance molto concreta di riportare il titolo piloti a Borgo Panigale, raccogliendo l’eredità di Casey Stoner. Proprio con Stoner, Bagnaia ha parlato a lungo cercando di carpire i segreti della pista australiana. 

"Ho parlato con Casey oggi - ha detto Bagnaia in conferenza - di certo sarebbe importante provare ad imparare qualcosa da lui. Su questa pista è stato il miglior pilota ed è facile imparare da lui. Spero di averlo fatto". 

Qui hai corso in MotoGP solo nel 2019, cosa ti aspetti?
"Non vedevo l’ora di venire a correre qui, questa è una delle mie piste preferite come penso per parecchi piloti. Nel 2019 mi sono divertito moltissimo qui facendo anche il mio miglior risultato nella stagione d'esordio in MotoGP, ed oggi il nostro potenziale è molto più elevato. La nuova carena della Ducati ci permette di avere molta più maneggevolezza su piste come questa". 

La Ducati è cambiata moltissimo da allora. 
"Più che la moto, penso di essere migliorato moltissimo io rispetto al 2019. Per quanto riguarda la moto, credo che la più grande differenza sia la maneggevolezza Il telaio è simile, la carena invece è cambiata moltissimo. Adesso siamo molti veloci anche nei lunghi curvoni veloci e penso che questo ci possa aiutare su una pista come questa". 

Tre gare e solo due punti da recuperare. Come ti senti?
"Adesso è come se il campionato fosse ricominciato da zero. Siamo in cinque a poter vincere, anche se io e Fabio abbiamo qualche possibilità in più degli altri. Aleix non è lontano in classifica e tutto quest’anno può ancora cambiare, anche Enea e Jack hanno le loro possibilità. Abbiamo un potenziale altissimo, quindi vediamo cosa saremo in grado di fare domenica". 

Perché Phillip Island è così speciale per tutti i piloti secondo te?
"Quando vengo qui mi sento sempre benissimo. É un fine settimana di gara, ma senti meno pressione qui. Non so onestamente perché. Forse perché qui non dormiamo in un albergo ma in una casa, devi prepararti la colazione. É qualcosa di diverso, poi il layout della pista è completamente diverso, molto old style. Devi essere preciso e tecnico nella guida. Quando su una pista ci sono curve così veloci è sempre divertente girare in moto". 

Credi che qui l'abbassatore possa fare la differenza?
"Non penso che lo useremo qui. Non potrà fare tanta differenza, ma non so come andrà. Penso che qui sia efficace per la configurazione della pista. Di certo lo proveremo, ma non credo che lo utilizzerò". 

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