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Mcphee: "Per rendere Moto3 e SSP300 più sicure, servono solo moto più veloci"

Il pilota del Max Racing Team ha preso la parola sull'argomento su Twitter: "Difficile cambiare le cose nei primi giri, quando ci sono dei gruppi compatti. Ma la scia conta troppo in queste categorie"

Moto3: Mcphee:

John Mcphee è intervenuto in risposta ad un Tweet di Jeremy McWilliams, nel quale l'ex pilota ha speso delle parole per lo sfortunato Victor Streeman, deceduto in seguito alle complicazioni per l'incidente avuto a Portimao durante la gara della SuperSport 300. Un argomento decisamente controverso, che sta facendo discutere parecchio gli addetti ai lavori e gli appassionati, con la sensazione comune che un cambiamento sia necessario nelle classi entry level sia del motomondiale che della SBK. 

Per il pilota del Max Racing Team, c'è una soluzione abbastanza chiara sulla carta, che però è difficile da rendere concreta e riguarda soprattutto le prestazioni delle moto. Oggi Maverick Vinales si è espresso in modo decisamente pesante nei confronti della SSP 300 (leggi QUI), ma secondo Mcphee un problema del tutto simile c'è anche in Moto3, dove troppo spesso i piloti si muovono in serpentoni formati anche da 20 moto racchiuse in pochi decimi. 

"Una perdita così triste e alcuni giorni orribili per il nostro sport. All'inizio delle gare mi sembra difficile cambiare qualcosa, visto che quasi tutti i piloti lottano per la stessa posizione in pista. Per le fasi successive della gara ritengo che l'unico modo per rendere le gare più sicure sia la Moto3 e la SS300 sia quello di rendere le moto più veloci. So che sembra strano, ma la scia ha un effetto così grande in queste classi che vediamo gruppi di 30 piloti. O leader di gara che perdono 15 posizioni in un rettilineo. 8-10 piloti che entrano in una zona di frenata possono rimanere al sicuro solo per un tempo limitato".

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