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SBK VS MotoGP: Baustista da Top 10 nella classe regina con la Panigale

L'ANALISI - Il passo mostrato a Portimao da Alvaro non lo avrebbe fatto sfigurare nemmeno fra i prototipi, merito della moto e anche delle gomme

SBK: SBK VS MotoGP: Baustista da Top 10 nella classe regina con la Panigale

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di Piersalvo Patanè

Sul bellissimo tracciato di Portimao, il week end appena trascorso si è concluso con la straordinaria vittoria in Gara 2 di Alvaro Bautista dopo una bella lotta con Razgatioglu mentre Quartararo trionfava in aprile sulla stessa pista, agguantando il suo primo successo stagionale. Da sempre il confronto tra i prototipi e le derivate di serie divide e infiamma le rispettive “tifoserie” a cui proviamo a dare delle risposte alle tante domande da…bar sport!

Parliamo di 280/300 cavalli per 157 kg contro 230/250 cavalli per 168 kg: questi freddi numeri caratterizzano rispettivamente i prototipi e derivate di serie. A questo si aggiungono i freni in carbonio, cambio seamless, abbassatori, mass damper e altre “diavolerie” permesse in MotoGp e di cui la SBK non può disporre. Di contro, sospensioni ed elettronica, anche a detta dei piloti che hanno corso in entrambe le categorie, sono molto simili. Capitolo gomme: Michelin Prototipali per le MotoGP e Pirelli di animo stradale ma con prestazioni elevatissime per le derivate. Beh, con questi presupposti il confronto sembrerebbe (ed è in parte lo è) improponibile. In realtà l’appuntamento portoghese SBK appena trascorso ripropone questo argomento, con risultati…sorprendenti.

La domanda che spesso si chiedono gli appassionati è: in una ipotetica gara insieme, quanto avrebbe preso Bautista, vincitore di Gara 2 SBK da Quartararo, vincitore della gara MotoGP? E come si sarebbe classificato in gara?

SBK VS MotoGP: il confronto è possibile?

Andiamo a vedere qualche numero ma facciamo le dovute premesse: Gara 2 SBK (consideriamo questa, in quanto gara 1 è stata accorciata a 14 giri) si è corsa in ottobre, con temperature aria e asfalto rispettivamente di 25 e 41 gradi, mentre la gara MotoGP 2022 si è corsa a fine aprile con temperature aria e asfalto rispettivamente di 18 e 26 gradi. Nel grafico in basso il confronto tra i due rispettivi vincitori: Bautista e Quartararo, ai quali aggiungiamo altri concorrenti della MotoGP come Marquez (6° al traguardo), Vinales (10° al traguardo) e Dovizioso (11° al traguardo). Il confronto si interrompe al giro 20, visto la durata minore della gara SBK rispetto a quella MotoGP che ne dura 25. Le varie curve indicano il distacco tra i due tempi di gara cumulati, dove i numeri positivi indicano che Quartararo è ovviamente più veloce di circa 22 secondi a fine “gara” rispetto a Bautista.

Differenza tempi gara: Bautista, Razgatioglu, Rea VS Quartararo, Marquez, Vinales e Dovizioso

Bautista in Top 10 in MotoGP... con la Panigale V4R

Il dato sorprendente è che se ipoteticamente Bautista avesse corso insieme ai suoi colleghi della MotoGP, col suo ritmo gara non sarebbe arrivato ultimo, bensì 10° in scia a Vinales, staccando Dovizioso di circa 5 secondi! Non solo, come vediamo dalla tabella, sia Razgatioglu che Rea (staccato di 4.7 secondi a fine gara) sarebbero comunque arrivati davanti a Dovizioso.

 Classifica Ipotetica: Podio SBK nella mischia MotoGP

Il condizionale è d’obbligo in quanto in realtà Bautista si sarebbe trovato a battagliare con moto più veloci in rettilineo rispetto alla sua Ducati Panigale V4R (suona strano, vero?), il che avrebbe reso difficile impostare il suo ritmo senza essere poi disturbato in curva.

Inoltre, dovendo correre per 25 giri anziché i 20 della SBK, Bautista avrebbe dovuto probabilmente gestire le gomme in maniera differente. Tuttavia, non si nota alcuna flessione sui tempi di Alvaro, per cui è presumibile che avrebbe potuto mantenere lo stesso ritmo ancora per 5 giri come si vede dal grafico successivo dove abbiamo tolto il primo e l’ultimo giro. Il suo peso piuma (66 kg con tuta e casco!) sicuramento lo aiuta a far durare maggiormente le sue Pirelli.

Tempi sul giro di Bautista (primo e ultimo giro esclusi)

Bautista veloce come una MotoGP, ma non in rettilineo

Purtroppo, la diversa divisione in settori tra MotoGP e SBK non ci aiuta a capire in quale parte del circuito Alvaro fosse così tanto veloce rispetto ai colleghi della MotoGP così come il dato di Top Speed.

Mentre Razgatioglu raggiungeva i 318 km/h sullo speed trap, sia Rea che Bautista si fermavano ai 315 km/h. Bautista, pur sverniciando in maniera evidente tutti i suoi avversari ben prima della staccata, non compare al top della classifica. Probabilmente Alvaro arrivava così tanto più veloce da dover anticipare leggermente la frenata, transitando sullo speed trap quando aveva probabilmente già mollato il gas. I piloti MotoGP, durante il GP transitavano in un range compreso tra i 340 km/h di Mir e i quasi 352 km/h di Bastianini.

Ma allora, se consideriamo che Bautista, vincitore della Gara 2, è stato più veloce di circa 2 decimi al giro sul passo rispetto a Dovizioso, arrivato 11°, e se consideriamo che per forza di cosa Dovizioso era più rapido in accelerazione, velocità di punta e con una staccata più profonda in virtù dei freni in carbonio, dove guadagnava Bautista? Beh, rimangono le curve! Sarebbe stato interessante analizzare il dato telemetrico di un giro di gara di Bautista sovrapposto a quello di un collega della MotoGP per rispondere a tale domanda ma risulterebbe assai complicato avere tali dati visto la segretezza degli stessi.

In definitiva, il confronto tra i “due mondi” è sempre da prendere con le pinze ma se consideriamo i costi di progettazione, sviluppo e produzione di una MotoGP rispetto a quello di una derivata di serie probabilmente balla uno 0 in più in favore dei prototipi il che rende difficile giustificare la così piccola differenza prestazionale senza dover elogiare Pirelli per la bontà di un prodotto che persino gli smanettoni della domenica possono acquistare. La differenza tra i due mezzi di amplifica o si riduce a seconda del circuito e delle condizioni meteo che si incontrano. Piste caratterizzate da grandi staccate, forti accelerazioni e rettilinei lunghi ci mostrano una differenza più marcata mentre piste ricche di curve da raccordare e rettilinei non troppo lunghi come Portimao possono far valere le ottime prestazioni ciclistiche della SBK nonché la bontà del prodotto Pirelli. Un altro confronto interessante potrà essere fatto a breve sulla pista di Philip Island, per certi versi simile a Portimao, dove entrambi i campionati vi correranno a breve.

Finiamo con una provocazione: in virtù della crisi economica che spaventa sempre più le case, come vedreste una MotoGP low cost fatta con moto SBK (o poco più) e una Superbike fatta con vere moto di serie (Bagnaia ci ha dimostrato al WDW a Misano di cosa sono capaci le supersportive moderne) correre nello stesso campionato?

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