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MotoGP, Bezzecchi: “Miller e Bastianini sono veloci, Bagnaia fa la differenza”

Marco parla a 360° della sua esperienza in Top Class e degli obiettivi per il futuro: “Studio i dati di Pecco da inizio stagione. Aspetto di salire su una Desmosedici ufficiale”

MotoGP: Bezzecchi: “Miller e Bastianini sono veloci, Bagnaia fa la differenza”

A tre gare dalla conclusione del Mondiale, Marco Bezzecchi inizia a tracciare un bilancio della sua prima stagione in MotoGP. Un anno ricco di soddisfazioni per il riminese, che arriva a Phillip Island in vetta alla classifica del Rookie of the Year, grazie agli 80 punti fin qui conquistati. Chissà se il Bez lo avrebbe mai immaginato dopo la prima presa di contatto con la Desmosedici GP.

“A essere onesto, all’inizio non mi trovavo benissimo con la moto, ma poi nei test invernali, in Malesia e Indonesia in particolare, mi sono sentito immediatamente meglio”, ha raccontato Marco al sito ufficiale della MotoGP. “Quello che ho imparato più in fretta è stata la gestione delle gomme, mentre un’area in cui posso migliorare è la frenata in ingresso curva, che è particolarmente complessa con la nostra moto, sebbene sia il suo punto di forza”.

Ad aiutare Bezzecchi nel suo processo di apprendimento, tuttavia, non è stata soltanto l'esperienza maturata macinando chilometri sessione dopo sessione, ma anche l'aiuto ricevuto dai suoi compagni di marca e dal suo mentore Valentino Rossi.

“È fantastico avere la possibilità di vedere tutti i dati degli altri piloti Ducati. Pecco è quello che sta facendo la differenza al momento, ma anche Miller e Bastianini sono veloci. Sin dall'inizio della stagione ho studiato tanto i dati di Pecco, perché è quello che usa la Ducati nel modo migliore, sfruttando al meglio tutti i punti di forza della moto” ha detto il 23enne, che ha poi spiegato perché debuttare in MotoGP con i colori del Mooney VR46 Racing Team sia stato così speciale per lui.

“Essendo sempre stato un fan di Vale, è fantastico poter correre con il suo nome sulla nostra moto. Per me è un sogno, perché arrivare in MotoGP con i suoi colori è un valore aggiunto - ha ammesso Bezzecchi - . Sono sempre stato un suo grandissimo tifoso, ho avuto la grande fortuna di incontrarlo e poi unirmi all'Academy qualche anno dopo. Ormai è tanto che lavoriamo insieme. Siamo sempre in contatto e mi dà un sacco di consigli. È davvero un buon amico e un coach fantastico.

Dal primo podio, al sogno di diventare Campione del Mondo

“Visto il livello dei rookie e del resto della griglia, è bello essere veloci e competitivi quasi tutti i fine settimana e lottare quasi in ogni gara per i punti e la Top10. Sono molto soddisfatto” ha continuato il riminese, che in Olanda ha assaporato la gioia del primo podio.“È stato una grande emozione e senza alcun dubbio il miglior momento della stagione sin qui. Non so perché, ma Assen è una pista dove mi trovo bene e il layout è fantastico. È stata una giornata da sogno perché non ero mai stato sul podio prima e condividerlo con Pecco è stato incredibile: essendo secondo e primo abbiamo anche sentito l'inno. Non potevo immaginarmi un primo podio migliore.

Con un secondo posto già messo a referto, ora a Marco non resta che alzare l'asticella e iniziare a sognare in grande. 

Il mio primo obiettivo è provare a vincere una gara, poi vorrei salire su una moto factory e la Ducati potrebbe essere la scelta migliore per me. Aspetterò di avere la possibilità di salire su una moto del team ufficialeCome qualunque pilota, anch'io sogno di diventare Campione del Mondo di MotoGP”.

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