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SBK, Portimao: il Bello, il Brutto e il Cattivo

Bautista si avvicina al sogno, Toprak è l’ultimo a non arrendersi, mentre in SuperSport Stefano Manzi riscrive la storia sua e della categoria

SBK: Portimao: il Bello, il Brutto e il Cattivo

Il weekend di Portimao si è concluso con la vittoria di Alvaro Bautista e della Ducati in Gara 2, ma c’è chi ancora è impegnato a correre. Stiamo parlando di Victor Steeman, che all’Ospedale di Faro sta disputando la gara più importante, ovvero quella per la vita.

Secondo le ultime comunicazioni diramate da Dorna, il pilota olandese versa in condizioni critiche con un trauma cranico e un politrauma a seguito della caduta di sabato in Gara 1. La nostra speranza è che Victor riesca a vincere questa sfida, perché sarebbe la più grande vittoria per lui e per tutti gli amanti delle corse.

A lui vogliamo dedicare l’introduzione della nostra tradizionale rubrica post gara.

IL BELLO –  È approdato in SuperSport all’ultimo minuto con una moto a lui sconosciuta. Nel paddock delle derivate Stefano Manzi sta vivendo una sorta di operazione rilancio, tanto da riscrivere la storia sua e della categoria. Giù quindi il cappello di fronte al pilota romagnolo, primo vincitore delle Next Generation. Una gara semplicemente perfetta quella di sabato, che lo ripaga di tutti gli sforzi e le difficoltà incontrate nel corso degli ultimi anni. Il suo futuro è ancora incerto, ma di sicuro uno come lui non può rimanere a piedi per il 2023.

IL BRUTTO – Una storia simile a quella di Manzi l’ha vissuta negli ultimi anni anche Nicolò Bulega, tanto da approdare pure lui in SuperSport. Peccato che il portacolori Aruba sia ancora a bocca asciutta in questa stagione. Quello di Portimao è stato certamente un fine settimana da dimenticare, complice il grosso problema incontrato in qualifica che lo ha costretto a partire dall’ultima casella sullo schieramento. Da ammirare però la super rimonta della domenica, grazie alla quale si è garantito la top ten.  

IL CATTIVO – Più che Alvaro Bautista, il vero avversario di Johnny Rea in questa stagione sembra essere la sua Kawasaki. I limiti della ZX-10RR sono ormai evidenti e il Cannibale non lo nasconde. A questo punto non resta che attendere novità per il 2023. Il suo 2022, a meno di clamorosi colpi di scena, sembra ormai segnato.

LA CONFERMA – Questo Alvaro Bautista non è per niente intenzionato a voler scendere dal podio. Anche in Portogallo lo spagnolo ha dato l’ennesima dimostrazione della sua consistenza, facendo capire che il 2019 è ormai un capitolo chiuso.   

LA DELUSIONE – Arrivava a Portimao dopo i test svolti la scorsa settimana ad Aragon. Il round portoghese si è rivelato il peggior weekend da inizio stagione ad oggi di Iker Lecuona, tanto da non essere entrato una sola volta in top ten. Meglio voltare subito pagina e ripensare all’Argentina.

L’ERRORE – È il suo primo ritiro della stagione. Una domenica amara quella di Portimao per Axel Bassani, il quale finisce a terra mentre era in piena bagarre per la top five. Ci possiamo però consolare per quanto fatto vedere il sabato e la domenica mattina. Ormai Axel è una garanzia nei piani alti.

LA SORPRESA – Sventola il tricolore in SuperSport, così come nella SSP300, dove a brillare è Mirko Gennai, vincitore dell’ultima gara della stagione. Per il toscano si tratta del primo storico trionfo nella categoria. 

IL SORPASSO – Vogliamo premiare Toprak, per il cuore e il coraggio che ci mette ogni volta nello sfidare il limite in sella alla sua Yamaha. Da applausi l’ultimo attacco in Gara 2 ai danni di Alvaro Bautista.

LA CURIOSITA’ – Per la seconda volta in questa stagione i piloti italiani monopolizzano la SuperSport. Era successo lo scorso agosto a Most, dove a vincere fu Baldassarri davanti a Bulega e Manzi. È accaduto sabato con Manzi, Baldassarri e Caricasulo, quest’ultimo al primo podio nella categoria con la Ducati V2 di Althea.

IO L’AVEVO DETTO – Bautista al venerdì: “Quello di Portimao sarà un weekend sulla difensiva”. Mai fidarsi di Alvaro!


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