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SBK, Michele Pirro: “Per Bagnaia il vero campionato inizia adesso”

"Pecco dovrà gestire varie situazioni a partire dall’Australia. Quartararo però non va sottovalutato, senza dimenticare Espargarò. Il nuovo ruolo di padre? Più semplice gareggiare piuttosto che cambiare un pannolino. Delbianco? I giovani mi stimolano a stare sempre sul pezzo"

SBK: Michele Pirro: “Per Bagnaia il vero campionato inizia adesso”

L’ultimo fine settimana della stagione del CIV Superbike 2022 è decisivo per Michele Pirro, in testa al termine della prima sessione di qualifiche ufficiali del venerdì (leggi QUI la cronaca). Con 36 punti di vantaggio su Alessandro Delbianco, il portacolori del Barni Spark Racing Team cercherà di conquistare il nono titolo tricolore della carriera nella doppia gara in programma all’Autodromo Internazionale Enzo e Dino Ferrari di Imola. Un risultato storico, che gli consentirebbe di scavalcare Carlo Ubbiali e Walter Villa (fermi a otto) e di diventare il terzo pilota più vincente nella storia del Campionato Italiano Velocità.

“Sono contento, ci troviamo a Imola, una pista così affascinante. Devo cercare di restare concentrato fino alla fine per portare a casa il mio nono titolo in carriera al CIV - ha ammesso il tester Ducati - in programma ci sono due gare, quest’oggi abbiamo dimostrato di essere competitivi. Sono pronto a lottare al meglio delle mie capacità e scrivere un’ulteriore pagina di storia.

Guardandoti indietro, chi è l’avversario più tosto affrontato al CIV? Delbianco dove lo collochi in un’ipotetica classifica?
“Ogni anno ci sono sempre stati almeno 1-2 piloti che hanno contribuito a rendere la competizione più avvincente. Essendo un ragazzo giovane, Delbianco lo posiziono molto in alto perché va considerata anche la sua età, mentre in passato mi è capitato di lottare principalmente contro miei coetanei. Quanto ad età, la sfida contro di lui è simile a quella che ho avuto contro Ferrari oppure Savadori. I giovani mi impegnano e stimolano a stare sempre sul pezzo.

Hai smaltito l’amarezza del Mugello?
“Gara 1 è stata particolare in quanto non avevamo alcun tipo di riferimento con le Dunlop sul bagnato ed ho commesso un paio di errori, ci può stare nonostante la mia esperienza. In Gara 2 invece la moto si è rotta. Queste sono le corse, l’importante è guardare avanti e non abbattersi. Così ho fatto dopo la scivolata dopo 300 metri nella wild card in MotoGP a Misano, dove sapevo di poter disputare una buona gara”.

A prescindere da come andrà questo week-end, Pirro ha già ottenuto la sua vittoria più bella, diventando padre: ti senti maggiormente responsabilizzato?
“Mi fa ancora effetto sentire la parola padre (ride). Devo prenderci l’abitudine perché è passato poco tempo da quando è nata mia figlia. Provo una certa emozione, ma non ho avvertito cambiamenti a livello psicologico. Continuo a fare il pilota e quando torno a casa sono contento di poterla abbracciare. Ho iniziato una nuova carriera, spero di essere bravo come lo sono stato in moto (scherza). Enzo Ferrari diceva che i piloti avrebbero perso un secondo una volta divenuti genitori? In MotoGP e Superbike tanti piloti vanno forte ugualmente. Vedi Espargarò, Vinales, Rea oppure fino a poco tempo fa Dovizioso. Cambiano le abitudini, ma, quando sei in pista, entri in un mondo a parte. Se inizi a pensare troppo alla famiglia e ai figli, vuol dire che è giunto il momento di smettere.

A tal proposito non manca neanche una battuta scherzosa…
Al momento reputo più semplice gareggiare e fare un giro veloce piuttosto che cambiare un pannolino.

Ti piacerebbe cimentarti in nuove specialità come fatto quest’anno da Petrucci?
“Petrucci proviene dal cross e infatti alla Dakar si è difeso alla grande, mentre in MotoGP per lui è diventato tutto più complicato per via del peso. Oggigiorno non basta più il talento nel motociclismo. Io sono comunque contento del percorso che ho fatto. Le moto le ho provate praticamente tutte, peccato solo che Ducati non abbia ideato il modello per la Dakar (scherza)”.

Ti sei confrontato recentemente con Bagnaia? Che finale di stagione ti aspetti in MotoGP?
“Lunedì scorso ci siamo visti ed abbiamo parlato. Come sapete, in Ducati andiamo a caccia del titolo mondiale da diversi anni. Da un certo punto di vista, il vero campionato è come se iniziasse dall’Australia, in cui Pecco dovrà gestire varie situazioni. Abbiamo probabilmente la miglior moto del lotto, ma le gare sono sempre imprevedibili. Pecco è caduto in Giappone, invece Quartararo non ha preso punti in Thailandia. Adesso sono separati da due punti, meglio del previsto quindi. Bisogna restare concentrati, ci sono tanti piloti veloci. Quartararo non va sottovalutato, senza dimenticare Espargarò. Il difficile lo attende adesso.

Photo credit: Salvatore Annarumma

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