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SBK, Jake Gagne: vi racconto la mia sfida con Petrucci nel MotoAmerica

INTERVISTA – “Danilo è stato un avversario leale, capace di fare breccia tra gli appassionati. La sua Ducati V4 ha però sofferto l’asfalto delle piste americane. Portimao? Per me sarà un salto nel vuoto”  

SBK: Jake Gagne: vi racconto la mia sfida con Petrucci nel MotoAmerica

In pista a Portimao questo weekend non ci sarà solo un pilota americano, ma ben due! Oltre a Garrett Gerloff vedremo in azione anche Jake Gagne. Il vincitore del MotoAmerica si presenta infatti alla tappa portoghese con una Yamaha R1 preparata appositamente dal suo team.

Da parte dello statunitense c’è grande attesa e curiosità per vedere cosa riuscirà a fare a distanza di quattro anni dall’ultima partecipazione a una gara del Mondiale. Erano infatti gli anni della Honda e lui affrontò le piste con una CBR che nulla aveva a che vedere con le altre moto in termini di potenziale.

“Eccomi qua, è figo tornare nel paddock della Superbike – ha esordito – per me questo è l’ultimo impegno della stagione, poi finalmente mi godrò un po’ di meritato relax, dato che questo 2022 è stato bello tosto. Sono carico e curioso di vedere cosa potrò fare”.

JAke, tutti si domandano: cosa farà Gagne a Portimao?
“Non lo so nemmeno io – sorride – come ben sapete questa è una sfida diversa rispetto al MotoAmerica, anche se per certi versi la moto è uguale. Le gomme cambiano, però ho avuto modo di provare le Pirelli in California prima di arrivare qua in Portogallo. Parto con l’obiettivo di divertirmi, senza aspettativa, dato che questo weekend sarà un salto nel vuoto per me”.

Jake, sei reduce dal secondo titolo in MotoAmerica. Di più non potevi aspettarti.
“L’obiettivo era confermarsi e siamo riusciti a centrarlo. È stato un grande anno, dove ho trovato ulteriore fiducia in sella alla Yamaha e con il team. La cosa più bella è aver vinto il titolo all’ultima gara dopo una grande sfida con Petrucci”.

Hai citato Danilo. Che idea ti sei fatto di lui?
“Danilo è una persona fantastica e tutti noi gli siamo riconoscenti per essere venuto a correre in America. Per me è stato un grande onore affrontarlo, vista la sua esperienza maturata nel tempo. È un pilota di MotoGP, ha corso la Dakar, non  possiamo quindi che avere stima e rispetto. Lui è stato un vero rivale, corretto in pista e fuori. Lo ringraziamo, perché ha consentito di far conoscere meglio il nostro Campionato al di fuori dagli States”.

Danilo è stato al comando del Campionato nella prima parte, poi cosa è successo?
“Penso che lui abbia accusato la scarsa esperienza nel MotoAmerica. Magari da fuori può sembrare che il livello sia basso, però ci sono tanti aspetti con cui confrontarsi. Penso ad esempio alle piste, molte delle quali presentano buche e un asfalto irregolare. Per lui non è stato certamente semplice adattarsi, considerando inoltre che molti dei tracciati non li aveva mai visti prima d’ora. Di sicuro la mia esperienza ha giocato a favore, ma io lo aspetto il prossimo anno, perché vorrei ritrovarlo in pista”.

Dopo le prime gare hai temuto di perdere il titolo?
“La stagione non è partita nel modo migliore, poi però sono arrivati circuiti dove la Yamaha si è rivelata competitiva. Sono quindi riuscito a far valere la mia esperienza, tirando fuori il massimo potenziale dalla moto. Alla fine sono una persona ottimista di natura e anche questo mi ha aiutato. In fondo soffrire fa parte della corse”

Cosa ti ha impressionato di Petrucci?
“Danilo è una bella persona e tra di noi in pista non ci sono mai state scorrettezze. Mi ha colpito la sua costanza in pista, dato che ha finito tutte le gare, arrivando all’ultimo round  a giocarsi il titolo. È un ragazzo divertente e calmo, penso che tutti gli appassionati l’abbiano apprezzato”.

 Uno dei temi di cui si è discusso durante questa stagione è la sicurezza.
“È vero, ma sappiamo bene quale sia la sicurezza anche nel BSB. Se non ci fosse la sicurezza, penso che nessuno correrebbe. Alla fine però ogni anno ci sono sempre nuovi piloti al via nella classi e molti più appassionati”.

Jake, quando ti rivediamo nel Mondiale?
“Non lo so. Nel 2023 rimarrò ancora nel MotoAmerica. Ho un secondo anno di contratto, poi si vedrà. Sono aperto a tutto”.  

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