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MotoGP, Bagnaia: "Nessuno sarà mai come Rossi, vorrei correre senza social"

Pecco è stato ospite di 'Stasera c'è Cattelan' su Rai2. "Sarà come ricominciare un campionato con 3 gare. Quartararo bravissimo, anche con una moto inferiore alla mia"

MotoGP: Bagnaia:

Pecco Bagnaia è stato impegnato, non in moto ma davanti alle telecamere. Il pilota della Ducati è stato infatti ospite di Alessandro Cattelan nel suo programma “Stesera c’è Cattelan”, in onda su Rai2 (QUI potete rivedere la puntata completa). Un momento di svago (contro il cantante Manuel Agnelli ha giocato a un nuovo format: Ok… il Pecco è giusto) ma anche per parlare della sua stagione in MotoGP, dove Bagnaia è protagonista di un emozionante testa a testa contro Quartararo.

Due punti li separano: “è come se dovessimo ricominciare un Mondiale con 3 gare - ha sottolineato il ducatista - ma la cosa più importante è che fra noi c’è rispetto. Ci conosciamo da tanti anni. Fabio quest’anno è riuscito a essere molto costante, anche se penso che la sua moto sia inferiore alla nostra. Quindi è stato bravissimo.

Pecco ha anche risposto a Cattelan che gli chiedeva in quale epoca avrebbe voluto correre: “alla fine degli anni ’90 o all’inizio del 2000, perché non c’erano i social network ed era tutto più facile” ha scherzato, in un momento in cui sulla rete tutti si scatenano sui presunti o meno giochi di squadra da parte di Ducati.

Infine, ha parlato di Valentino Rossi, suo amico e mentore.

Mi sarebbe piaciuto lottare con lui” ha detto. Per altro, il Dottore è stato l’ultimo iridato italiano in MotoGP, nel 2009.

È stato così tanto più grande degli altri che è fuori gara, nessuno sarà mai come lui - ha sottolineato Bagnaia - Da quel punto di vista c’è meno pressione, ma è anche vero che nessun pilota italiano vince il titolo in MotoGP da tanti anni, coi social questa cosa la senti di più”.

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