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MotoGP, Quartararo: ecco come lui e la Yamaha sono naufragati in Thailandia

L’ANALISI – Quella di Buriram è stata una sofferenza vera e propria per Fabio: i numeri rendono infatti impietoso il confronto con Bagnaia sul bagnato

MotoGP: Quartararo: ecco come lui e la Yamaha sono naufragati in Thailandia

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Ha lasciato la pista di Buriram avvolto nel silenzio tra rabbia e frustrazione con la consapevolezza che ora questo Mondiale sta rischiando di svanire sul più bello. Non vogliamo sapere cosa sia passato ieri nella mente di Fabio Quartararo, ma di sicuro questo è il momento più critico di tutta la stagione per il campione del mondo in carica.

Il Gran Premio della Thailandia si è infatti rivelato una sorta di inferno per lui e la sua Yamaha e a spiegarlo nel dettaglio sono i cronologici. In gara Fabio partiva dalla seconda fila e, come lui stesso ha ammesso, il contatto con Jack Miller in curva 1 gli ha fatto perdere diverse posizioni nel corso del primo giro. Nonostante l’inconveniente, il francese non è più riuscito a colmare il gap dal vertice, tanto da sprofondare del tutto.

La differenza che emerge tra lui e il suo diretto rivale per il titolo, ovvero Pecco Bagnaia, è emblematica: nel corso delle prime dieci tornate il francese non riesce mai una volta a scendere sotto il muro dell’1’41”, mentre il piemontese si conferma sull’1’40”, senza mai oltrepassarlo.

Cruciale poi il giro numero nove della gara, dove Pecco sigla un 1’40”182, mentre Quartararo un 1’41”715: in questo passaggio Bagnaia è addirittura oltre un secondo e mezzo più veloce rispetto al campione del mondo. Dalla decima tornata a seguire, il pilota Ducati riesce poi ad abbassare il proprio passo, scendendo sull’1’39”. Un limite che per Fabio si rivelerà invalicabile, considerando che mai andrà sotto il muro dell’1’40”. Il miglior giro del francese sarà infatti di 1’40”637, mentre quello di Pecco in 1’39”566, ovvero oltre un secondo di differenza.

Nel momento in cui le condizioni della pista sono poi iniziate a migliorare, quello è stato il colpo di grazie finale per El Diablo. I suoi tempi sono infatti tornati addirittura sopra l’1’41”, mentre Bagnaia è riuscito a rimanere sull’1’39” alto, tranne qualche sporadica tornata sull’1’40” basso.

Secondo quanto ci hanno detto i cronologici della gara, a Buriram Pecco Bagnaia si è reso protagonista di un Gran Premio dove si è rivelato squalo a tutti gli effetti nel confronto con il francese della Yamaha, il quale si è beccato quasi un secondo e mezzo a giro dal diretto rivale per il Mondiale per tutto l’arco della corsa.

Tra due settimane appuntamento in Phillip Island.     

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