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MotoGP, Marquez: “Mi sono alzato col braccio bloccato, la pioggia mi ha salvato la vita”

"Mi sono svegliato messo male perché per la prima volta avevo spinto dalle FP1 alla Q2. Ho provato a passare Bagnaia ma la Ducati è troppo forte, sembra la Ducati CUP. Il mondiale? Scommetto sulla moto di Pecco"

MotoGP: Marquez: “Mi sono alzato col braccio bloccato, la pioggia mi ha salvato la vita”

Alla seconda gara portata a termine dopo il rientro Marc Marquez si conferma la prima Honda sotto la bandiera a scacchi, anche se sul bagnato il fratello Alex lo ha aiutato a portare alto il nome della casa di Tokio. A un certo punto Marc sembrava potersi giocare il podio ma ha dovuto cedere la posizione a Zarco e si è dovuto accontentare di una buona 5° posizione.

La formica di Cervera, è soddisfatta del suo recupero fisico e nonostante abbia ammesso di essere arrivato provato fisicamente al terzo giorno del weekend, il suo spirito sembra completamente risollevato dopo il brutto periodo buio passato. Il sorriso campeggia costantemente sul suo volto e anche dalle sue parole trapela la positività di chi ha ritrovato sé stesso.

Ci aspettavamo che raggiungessi Pecco ma alla fine quando Zarco ti ha sorpassato sembra che non ne avessi abbastanza.
“Ho fatto una gara solida, ho iniziato con calma, passo dopo passo, facendo scaldare le gomme. É tempo di fare questo tipo di gare. Poi ho preso il ritmo e sono riuscito ad essere più veloce, ma è un problema superare le Ducati, hanno molto motore, accelerano tanto e frenano forte. Quando  ho raggiunto Pecco, non ho trovato il punto per sorpassarlo, non ero abbastanza veloce per farlo. Quando è arrivato Zarco, in un paio di curve mi ha preso. Oltre a questo sono molto felice del mio weekend”.

Sul finale hai avuto un calo delle gomme o c’è stato altro?
“Oggi l’acqua mi ha salvato la vita. Mi sono svegliato messo male, con il braccio bloccato. Già nel Warm Up non mi trovavo bene. Sono andato in clinica mobile e voglio dire grazie a Giuseppe che mi ha trattato molto bene. Quando ho visto l’acqua ho detto: ‘Dai si riapre tutto!’ Abbiamo provato, sono stato molto calmo all'inizio per capire com’era il grip della pista. Per me adesso la cosa più importante è finire le gare, non potevo permettermi un altro Aragon. Quando mancavano 10 giri ho cominciato a spingere forte ma arrivato dietro a Pecco non vedevo il posto per sorpassarlo, accelerava troppo forte, poi è arrivato Zarco e non avevo niente di più da dare. Penso che i piloti davanti a me hanno fatto un garone”.

L’impressione da fuori è che la Honda ti costringesse a fare linee più tonde rispetto alle Ducati che spigolano di più.
“Sì, è la Honda di quest’anno, non è cambiata. É molto dura davanti, è andata come in Malesia prima della stagione. In Giappone, riesci a usarla perché l’anteriore si carica ma in una gara così sei più attento, è più difficile essere costante. Ci vuole tempo per fare girare la moto e in MotoGP bisogna spigolare se vuoi andare forte”.

La sensazione è che le tue condizioni fisiche al termine del GP del Giappone fossero migliori di quelle attuali.
“No, no, sono molto contento di questo weekend, penso sia il migliore della stagione. Sono andato forte, mi sento meglio sulla moto. La moto girava, si fermava e aveva grip fino a questa mattina, poi oggi non non andava benissimo, ma è colpa mia che sono stanco. È il primo weekend dopo tanto tanto tempo che ho fatto il primo giro all’attacco e ho finito la Q2 all’attacco. La forza sta crescendo, è importante e in futuro dobbiamo cercare la costanza”.

Secondo te perchè Zarco non ha superato Pecco?
“Zarco andava davvero forte, più di Pecco, ma non credo sia stato un ordine di squadra”.

Lui ha detto che lo è stato.
“É normale, Ducati non vince il mondiale dal 2007. In molte gare è la Ducati Cup, hanno la miglior moto, i piloti sono davanti e credo che useranno tutto il potere che hanno per vincere il campionato”.

Ti aspetti un passo in avanti nelle prossime gare per andare sul podio, o magari più su?
Sarà molto importante la settimana prossima riposare, ovviamente allenandomi, per sentire il passo avanti. Phillip Island è un buon circuito per la nostra moto ci concentreremo su quel circuito. Vedremo, cercheremo di capire quel che c’è da capire. Da Aragon a qui in Thailandia l’obiettivo era di sentire dei miglioramenti che sono arrivati e so che lì la Honda porterà nuove parti”.

Tornerai in Spagna o no?
“Devo tornare in Spagna, mi piacerebbe restare qui ma non posso. Il lavoro è lavoro e devo andare dal fisioterapista, dottori per controllare tutto”.

Se dovessi scommettere su chi vince il titolo?
Scommetto sulla moto di Pecco. La Ducati è la Ducati ma Fabio è Fabio. Sta guidando molto bene, tranne oggi con la pioggia. Sono curioso di vedere cosa accadrà”.

E' stata una gara rischiosa?
"Beh, sì, era un po' al limite, ma ero lì per correre. Non pioveva molto, solo sul rettilineo posteriore c'era molta acqua, e anche sui due rettilinei, ma è stato bello correre. Per me la situazione più pericolosa è stata quella della Moto2, dove la bandiera rossa sarebbe dovuta uscire molto prima".

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