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Il video che vedete qui sotto e che ha iniziato a circolare nelle scorse ore in rete non lascia dubbi e ha rivelato un dietro le quinte del paddock che nessuno avrebbe voluto vedere. Nelle immagini si vede Tom-Booth-Amos, che allora correva per il team CIP in Moto3, tornare al box ed essere malmenato e insultato da uno dei membri della squadra.
Video
Il pilota britannico era al suo primo anno completo nel Mondiale ed è intervenuto sul suo profilo Twitter per chiarire e commentare quanto era accaduto: “il video che è comparso risale al Gran Premio di Thailandia del 2019. C’erano molti problemi con la squadra in quell’anno e non ne avevo mai parlato, ero rimasto tranquillo solo per provare a mantenere il mio posto per il 2020 perché il mio sogno era rimanere in quel paddock. Questo episodio era successo dopo la gara, quando la mia moto si ruppe a causa di un errore dei meccanici, mi era stato chiesto di non dire niente e stare tranquillo. Non avevo detto niente a nessuno, neanche a Dorna e al mio management a quel tempo. È solo una delle cose che sono successe quell’anno, la gente non sa cosa succeda dietro alle telecamere”.
Qualsiasi commento risulta quasi inutile, perché il comportamento violento, sia verbalmente sia fisicamente, del meccanico non può e non deve essere giustificato in nessun modo. Dopo quella brutta esperienza, Booth-Amos si è trasferito nel paddock della SBK. Lo scorso anno è arrivato 2° nel campionato Supersport 300 e in questa stagione è passato in Supersport.
