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MotoGP, Quartararo: "la moto è al limite, dobbiamo tenere duro e dare il massimo"

"Il giappone è stato frustrante, ma abbiamo avuto fortuna. Il nuovo telaio ha migliorato le prestazioni ma dovremo attendere il prossimo anno, col nuovo motore ci divertiremo. Canet? mi dispiace abbia problemi, ma capisco anche gli sponsor"

MotoGP: Quartararo:

Il GP della Tailandia potrebbe rivelarsi lo spartiacque decisivo in un campionato ormai alle ultime battute. Fabio ha retto il colpo negli ultimi tracciati a lui sfavorevoli, complici anche sfortune ed errori dei suoi diretti avversari. Il francese si mantiene ancora saldamente in testa alla classifica ma mentre nello scorso anno vinse sulla distanza lottando contro un Pecco ed una Ducati ancora acerba, quest'anno per il pilota Yamaha la situazione si è fatta molto più intricata. Da un lato l'ingresso nella mischia delle due Aprilia, competitive per tutta la stagione e con un pilota, Aleix, che sfortune a parte, a parte Motegi non era mai incappato in uno zero. Dall'altra un Bagnaia che dopo un inizio di campionato barcollante, a metà stagione sembra aver trovato il guizzo che mancava per tirar fuori dalla sua Ducati il suo massimo potenziale. Non vanno dimenticati però gli altri rivali che hanno dimostrato di saper mordere all'occorrenza: Bastianini, con le sue quattro vittorie, quarto in classifica e seconda migliore Ducati, e Marquez, che al suo ritorno sembra aver già ritrovato un passo più che competitivo. Il campionato resta quindi ancora aperto, ma ogni errore potrebbe rivelarsi decisivo e la tensione è palpabile.


Lo scorso weekend non si è concluso col migliore dei risultati, ma a fine giornata sei comunque riuscito a conquistare altri otto punti in classifica. Quali sono le tue aspettative qui in Tailandia? Nel 2019 hai concluso con un'ottima prestazione.
"Il Giappone è stata una gara frustrante - ammette Fabio - era impossibile compiere dei sorpassi. Il passo era buona ma siamo rimasti bloccati ed abbiamo chiuso ottavi. Qui il tracciato anche in condizioni di bagnato dovrebbe essere migliore. I primi due settori non ci favoriscono ma sono pronto a lottare al massimo delle mie potenzialità".

Hai parlato dei due primi settori come di un potenziale ostacolo. In quale altro punto la tua Yamaha potrebbe fare la differenza?
"Non fa differenza in quale settore del tracciato potremmo avere dei vantaggi, dobbiamo dare il massimo ad ogni curva. Penso che in frenata abbiamo uno dei nostri punti di forza, ed il nuovo telaio ha migliorato di un poco le prestazioni. Sull'asciutto penso che avrò una buona performance. Sul bagnato invece, a Motegi ho corso in modo troppo aggressivo e non ha funzionato".

Il meteo per il fine settimana sembra assicurare una gara sul bagnato infatti. Nel 2019 ci fu già una sessione con queste condizioni.
"Sinceramente non ricordo, ma non credo fosse bagnato come lo è ora. Dovremo trovare il nostro passo cercando il setup giusto, la qualifica come sempre sarà fondamentale".

Hai parlato spesso delle tue difficoltà nel compiere sorpassi. C'è qualcosa che puoi chiedere di più alla moto forse?
"Per questa stagione non possiamo fare molto, il nuovo telaio ha migliorato la situazione ma dovremo aspettare il prossimo anno per vedere l'evoluzione del nuovo motore. Credo che ci divertiremo".

Le nuove gomme Michelin potrebbero alleviare in qualche modo i rischi dovuti all'acqua sul tracciato?
"Penso che a Motegi dopo la bandiera rossa a seguito della caduta di Crutchlow, quando avevamo spinning sul rettilineo, lì un certo rischio c'era. L'acquaplaning o quando si è molto vicino ad altri piloti in gara, la visibilità si azzera e questo diventa molto pericoloso, ma qui credo che non dovrebbe essere un problema".

Aaron Canet nello scorso weekend ha fatto scalpore presentandosi con un farfallino, come protesta per via degli sponsor che sembrano non gradire i suoi numerosi tatuaggi.
"Ha molti tatuaggi, è vero. Posso capire il punto di vista dei team, per alcuni brand è importante mentre per altri lo è di meno. Personalmente spero che riesca comunque ad andare oltre questi problemi, perché è un pilota competitivo".

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