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CLAMOROSO - Dorna mette fuori dalla MotoGP la Clinica Mobile ideata dal dr Costa

Dopo 45 anni di onorato servizio la struttura medica non sarà più nel paddock per volere dell'organizzatore del motomondiale, rimarrà in SBK

MotoGP: CLAMOROSO - Dorna mette fuori dalla MotoGP la Clinica Mobile ideata dal dr Costa

Dopo 45 anni di onorato servizio, la Clinica Mobile dal 2023 non sarà più nel motomondiale. La decisione è stata presa da Dorna, l’organizzatore del campionato del mondo MotoGP, che ha ritenuto che i servizi dei medici e dei fisioterapisti della storica struttura creata da Claudio Costa non fossero più essenziali e, secondo quanto è venuto a sapere GPOne, a prendere il suo posto potrebbe essere la clinica Quironsalud.

La notizia sarà  data domani ai piloti durante la Safety Commission, che non sono stati ancora avvertiti, ed è definitiva. Si aspettano ancora le motivazioni di Dorna per questa sua decisione, ma sarebbero di natura economica.

Del resto non si possono avere dubbi sugli uomini della Clinica Mobile, nel 2022 9 medici e 24 fisioterapisti hanno seguito i piloti in loro ogni esigenza, in caso di infortunio naturalmente, ma anche nella normale routine di massaggi e fisioterapia, oltre a dare loro un luogo sicuro dove rilassarsi.

Tutto era nato negli anni ’70 dal sogno del dottor Claudio Costa, il dottorcosta per tutti. Fu lui a capire che i piloti avevano bisogno di medici preparati che li seguissero di gara in gara. Lo fece in prima persona, a partire da quando, nel 1972, alla prima edizione della 200 Miglia di Imola, organizzata dal padre Checco, era a bordo pista come rianimatore. Da quel momento iniziò a seguire le gare del motomondiale, fino a inaugurare la Clinica Mobile il 1° maggio del 1977, al Gran Premio d’Austria al Salzburgring. Un vero e proprio ospedale viaggiante, per accogliere i piloti e anche salvarli nei casi più gravi.

Presto, il dottorcosta è diventato il loro angelo. È impossibile scrivere quanti piloti lui e la sua struttura abbiano aiutato o salvato, sarebbe una lista lunghissima e che comprenderebbe praticamente chiunque abbia corso in moto negli ultimi 50 anni, non solo nel motomondiale ma anche in SBK, dove la Clinica è anche presente.

Negli anni si è evoluta, ingrandita, dotata di macchinari sempre più sofisticati e all’avanguardia, ma senza perdere lo spirito originario. Nel 2014 Costa aveva passato il testimone al dottor Michele Zasa, che aveva continuato la sua missione con le stesse passione e professionalità. Tanto che quest’anno aveva rinnovato ancora una volta la Clinica Mobile, rendendola ancora più moderna e funzionale.

Questa clinica è la casa che abbiamo donato agli eroi del mondo mitologico del motociclismo” la dedica del dottorcosta a tutti i piloti, ma sembra che ormai non ci sia più posto nel motociclismo per certi valori.

Il business ha messo alla porta la Clinica Mobile, che non è semplicemente un gruppo di professionisti o un ospedale viaggiante, ma un rifugio per tutti i piloti, dove sapevano di potere essere curati ma anche ascoltati.

Ora spetta a Dorna dire perché abbia voluto distruggere un simbolo del motomondiale, spiegare quale vantaggio ci possa essere dietro questa decisione. Perché noi proprio non ne vediamo.

La Clinica Mobile, però, non scomparirà. Continuerà il suo lavoro nel campionato SBK e anche al di fuori delle corse. I sogni non si cancellano così in fretta.

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