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SBK, Bautista: “In FP1 Rea mi ha attaccato come se si stesse giocando il Mondiale all’ultimo giro”

“Johnny è entrato tutto di traverso in curva 10 e per poco non finivamo nuovamente a terra. Per me non è un problema, è anche divertente. Questa è come se fosse la continuazione di Magny-Cours, ma oggi sono rimasto in sella alla moto senza cadere”

SBK: Bautista: “In FP1 Rea mi ha attaccato come se si stesse giocando il Mondiale all’ultimo giro”

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È un Alvaro Bautista sorridente e al tempo stesso consapevole del proprio potenziale dopo quanto visto tra mattina e pomeriggio a Barcellona. Lo spagnolo si è infatti rivelato imprendibile sul passo gara, dal momento che al pomeriggio si è rivelato super costante sull’1’42” basso.

Un indizio non da poco in vista di un fine settimana dove il meteo potrebbe mescolare però mescolare le carte. Il portacolori Aruba è consapevole delle insidie, ma cerca di rimanere calmo e con i piedi ben ancorati a terra.

“Oggi pomeriggio abbiamo lavorato sul passo, apportando una modifica di elettronica, in particolare sulla gestione delle gomme con una leggera riduzione di potenza del motore – ha spiegato Alvaro – forse non sono stato velocissimo sul giro secco, ma quel che conta è portare a termine i 20 giri di gara”.

Con poche parole Alvaro ha spiegato quanto fatto e lo sguardo è ora rivolto al sabato.
“Al momento non si possono fare piani precisi, soprattutto per via delle condizioni meteo. In caso di asciutto sarà fondamentale innanzitutto fare una bella qualifica, in seguito gestire le gomme, evitando di accusare un forte calo delle prestazioni. Questa è certamente la chiave”.

A parte la prestazione in pista, stamani non sono mancate le scintille con Rea in FP1 (QUI il video)
“Più o meno è come quanto accaduto a Donington due mesi fa, dove ho cercato di capire i riferimenti. Io ero impegnato nel mio giro non sapevo ci fosse lui dietro di me. Alla curva 10 Johnny mi ha passato come se come se si stesse giocando il Mondiale all’ultimo giro dell’ultima gara. Per poco non finivo nuovamente a terra. Una cosa del genere è rischiosa in FP1, ma ognuno può rischiare dove vuole. Quando ho visto che era lui ho soltanto cercato di spingere di più, infatti ho realizzato il miglior giro alla tornata seguente”.

Tra i due è già di nuovo bagarre.
“Per me non c’è nessun problema. Alla fine è anche divertente per me, così come per il pubblico e tutti voi media. Per certi versi questa è la continuazione di Magny-Cours, ma questa volta sono riuscito a rimanere in sella alla moto (sorride)”.

L’ultima considerazione riguarda la velocità di punta, dove Ducati è terza in "classifica" dietro a Honda e Kawasaki.  
“La mia moto è veloce e su questo non c’è dubbio. La differenza penso la faccia la potenza che abbiamo in accelerazione nell’uscita dalle curve. La top speed è solo un numero, conta il tempo che ci arrivi a ottenere la massima velocità”.   

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