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MotoGP, A. Espargarò: "Dal 2019 noi siamo migliorati di 1,5 secondi, gli altri di 0,5"

"E' impressionante guardare i passi in avanti che abbiamo fatto con l'Aprilia, questa moto è un altro mondo rispetto a quella. Sembra quasi di paragonare una moto da cross con una sportiva"

MotoGP: A. Espargarò: "Dal 2019 noi siamo migliorati di 1,5 secondi, gli altri di 0,5"

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Motegi poteva diventare un'autentica bestia nera per Aleix Espargarò e l'Aprilia, ma la FP1 di oggi ha rivelato uno scenario completamente diverso rispetto a quello temuto. Nell'ultima apparizione della MotoGP qui in Giappone, Aleix aveva incassato distacchi pesanti dai migliori, ma la moto del 2022 è completamente diversa da quella utilizzata all'epoca da Espargarò e Iannone ed i risultati di questo enorme sviluppo sono sotto gli occhi di tutti, con lo spagnolo che oggi ha chiuso in 4a posizione replicando i tempi dei migliori.

"Nel 2019 io ebbi dei problema qui, oggi è tutto diverso - ha spiegato Espargarò - All’epoca nella FP2 che credo fosse sull’asciutto i migliori giravano in 1’44 alto, mentre io facevo 1’45 alto. Oggi hanno girato circa mezzo secondo più veloce, mentre io sono migliorato di 1,5 secondi. E’ stato difficile per i ragazzi del box trovare un ottimo setup, ma alla fine della sessione la moto andava davvero bene. Stiamo facendo tutti dei tempi incredibili comunque per essere la prima sessione. E’ impressionante pensare che davanti ci sono moto diverse e tutte racchiuse in un distacco così ridotto. Per me è incredibile, siamo tutti in pochi centesimi". 

Ti senti a tuo agio come avvenuto in Argentina?
"In Argentina mi sono sentito subito ad un altro livello, appena sono sceso in pista per il primo giro. Dopo sono stato secondo nelle libere senza cambiare le gomme, se oggi non avessi cambiato le gomme sarei stato 22°. Significa che quella è stata un’altra storia, ma oggi ho girato come Pecco e Fabio e questo non è affatto male. La cosa difficile sarà decidere che gomma usare domenica. Se domani pioverà non avremo modo di fare altre prove e se domenica dovesse essere asciutto, sarà complicato. Le gomme calano anche tanto, sarà importante non fare  la scelta sbagliata domenica". 

Cosa ne pensi di questa unica sessione di libere?
"Non mi è piaciuto avere un’unica sessione. Quando è così non hai tempo per lavorare bene, oggi ad esempio dopo il primo run la moto non funzionava bene. L’elettronica tagliava troppo, ed abbiamo perso molto tempo per sistemare le cose. Avere due sessioni è sempre meglio". 

La RS-GP è diventata molto più veloce rispetto al 2019. Quanto è cambiata?
"E’ cambiato molto! Albesiano di certo non vi farà vedere i cambiamenti nel dettaglio, ma posso dirvi che la RS-GP è cambiata enormemente. Se mettessi una di fianco all’altra le due moto, vedresti che quasi la stessa differenza che c’è tra una moto da cross ed una stradale. Sono due mondi diversi, nel 2019 il motore era molto piacere alto, non c’era tutta quest’aerodinamica. E’ un’altra moto, è una follia pensare a quanto è cambiata. La potenza è maggiore ed è più sfruttabile, l’accelerazione è superiore, l’aerodinamica è cambiata. Questa era una delle piste su cui avevamo la maggior parte dei problemi, mentre oggi li abbiamo più che dimezzati e c’è tanta potenza in più. E’ una cosa da shock. Il cambiamento che c’è stato in questi anni è impressionante". 

Motegi adesso è una pista buona per voi?
"Non è una delle migliori piste per noi, ma il livello della nostra moto adesso è completamente diverso. Sulle piste stop&go noi soffriamo ancora. Nel settore 2 mi sento molto forte, ma per esempio alla curva 11 è difficile. Ma in generale il livello della moto è alto, quindi sono contento così".

Hai rischiato di perdere il tempo per le bandiere gialle. 
"A me piace la regola delle bandiere gialle. Devi chiudere il gas quando le vedi ed è sempre stato così. Ma fino a due anni fa nessuno rispettava questa regola, invece adesso tutti la rispettano ed io adoro questa cosa. Se i commissari stanno lavorando nelle vie di fuga devi chiudere il gas, semplice. Ho fatto tre giri, ed in due ho avuto le gialle. Sono stato fortunato a beccare almeno un giro libero, altrimenti sarei stato 14°. Basta un piccolo errore per avere un enorme problema". 

Credi che in qualifica debba cambiare qualcosa da questo punto di vista?
"Per le qualifiche non è un grosso problema, perché ci sono meno moto in pista. Ma in FP2 o FP3 è un rischio perché ci sono 24 moto in pista. Non c’è una soluzione, è giusto così". 

Ti ha sorpreso vedere Marquez così forte?
"La Honda sembra funzionare molto bene qui, anche Pol è stato veloce. Hanno da poco fatto dei test con il test team. Non mi sorprende che Marc sia stato così veloce. Ha passto dei brutti momenti dopo Aragon, con tutto quello che è successo ad inizio gara. Ma non credo che ne abbia risentito troppo". 

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