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MotoGP, Lo strano caso del Dr. Morbidelli e di Mr. 'Morbido' in Yamaha

La stagione 2022 di Morbidelli è stata caratterizzata da una mancanza cronica di prestazioni con la Yamaha M1 e il GP di Aragon non ha certo fatto eccezione. Proprio su questa pista, nel 2020, Franco agguantava la sua seconda di tre vittorie stagionali e divenne vicecampione del mondo

MotoGP: Lo strano caso del Dr. Morbidelli e di Mr. 'Morbido' in Yamaha

di Piersalvo Patané

L’Italo-Brasiliano, classe ’94, campione del mondo Moto 2 nel 2017 debutta in MotoGP l’anno successivo con la poco competitiva Honda “clienti” del team Mark VDS agguantando comunque 50 punti e la 15.a posizione in classifica. Passa nel 2019 in Yamaha nel neonato team Yamaha Petronas SRT dove finalmente riesce a mettersi in luce ottenendo numerosi piazzamenti e il 10.o posto nella classifica finale. Ma è il 2020 dove Franco ha davvero mostrato tutto il suo valore, ottenendo 5 podi e 3 vittorie (Misano, Aragon, Valencia) e due pole position. Il 2020 lo vede quindi lottare per il mondiale, seppur con ancora la moto 2019 e solo il motore rotto a Jerez lo ha probabilmente privato del sogno iridato, visto che Mir vinse quel campionato vincendo una sola gara.

Il 2021 si prospetta un anno complicato già prima di iniziare. Il team Petronas accoglie il suo mentore Valentino Rossi, al suo ultimo anno in carriera, al quale viene assegnata l’unica moto factory a disposizione. Per Franco, ancora una volta, c’è la vecchia moto 2019 seppur con qualche aggiornamento. Nonostante tutto, riesce a cogliere un quarto posto a Portimao ed un terzo posto a Jerez.

Ecco, da quel giorno qualcosa si rompe (in tutti i sensi). Franco da lì a poche gare dovrà fermarsi per una operazione al ginocchio che lo vedrà rientrare soltanto a fine campionato, a Misano. Ma durante il periodo di stop, tante cose sono cambiate: Valentino annuncia il ritiro e Vinales rompe il contratto con il team Factory, così Yamaha decide di schierare Franco nel team ufficiale al fianco di Quartararo per le rimanenti gare del campionato e per i due anni successivi. Purtroppo, il salto dalla moto 2019 alla moto 2021 non dà i frutti sperati e, se nel 2021 Franco era in parte giustificato dal fatto di essere ancora convalescente (miglior risultato 11.o a Valencia), il 2022 ha visto continuare il trend negativo con solo un 7.o posto come miglior risultato in Indonesia in condizioni particolari, con molte gare finite fuori dai punti e soltanto il 19.o posto in classifica. Si arriva così ad Aragon, pista da lui amata, dove soltanto 2 anni prima, con una moto 2019, era riuscito ad imporsi sul duo Suzuki Mir - Rins.

L’analisi seguente mostra un confronto delle prestazioni di Franco a distanza di due anni, considerando quello che nello strano campionato 2020 venne denominato GP di Teruel (secondo GP consecutivo sulla stessa pista di Aragon). Ricordiamo che Morbidelli non ha corso ad Aragon l’anno scorso per infortunio.

Prestazioni in qualifica: quasi 8 decimi rispetto al tempo 2020

Se nel 2020 Franco aveva lottato per la pole position, persa solo ai danni del sorprendente Nakagami (che, ricorderete, buttò tutto alle ortiche dopo poche curve), quest’anno il pilota del team ufficiale Yamaha non è riuscito a fare meglio della 20.a posizione, incassando oltre 1.6 secondi dalla pole fatta segnare da Bagnaia. Mentre la pole di quest’anno è stata circa 8 decimi più rapida di quella del 2020, Franco purtroppo peggiora il suo tempo di circa 8 decimi, considerando i migliori intertempi di entrambi gli anni. Confrontando i vari parziali, vediamo un peggioramento medio di 2 decimi ad ogni settore, nonostante una migliore velocità massima (+3 km/h) ampiamente prevedibile visto che parliamo di Yamaha M1 2022 contro una 2019. Anche nel T4 quindi, nonostante il lungo rettilineo, Franco conferma i 2 decimi di distacco, riuscendo soltanto a difendersi sul T3, dove perde poco più di un decimo.

Prestazioni in GARA: +18 secondi sul tempo totale di gara!

Il decadimento prestazionale di Franco purtroppo si ripete anche in gara. Se nel 2020 Morbidelli riusciva a tagliare il traguardo per primo, quest’anno non riesce a far meglio della 17.a posizione ad oltre 30 secondi dal vincitore (Bastianini), preceduto di oltre 10 secondi da Cal Crutchlow, chiamato a sostituire il ritirato Andrea Dovizioso per le restanti 6 gare del campionato nel team di Razali. Fa inoltre impressione come Franco abbia preceduto in maniera davvero marginale il Rookie, proveniente direttamente dalla Moto3, Darryn Binder (circa 1 secondo a fine gara). Il grafico in basso ci mostra come, nonostante la gara di quest’anno sia stata circa 10 secondi più veloce del 2020, Franco abbia peggiorato il suo tempo finale di 18 secondi.

Distacco di Franco Morbidelli nel 2022 rispetto alla sua gara del 2020

 

Analizzando la media sui vari settori, escludendo primo e ultimo giro, si vede come il distacco è piuttosto marcato sul primo e terzo settore, mentre risulta più contenuto nel settore 2. Franco riesce ad essere un po’ più rapido nel T4 ma ciò è giustificabile dal fatto che durante la gara 2020, essendo stato sempre in testa, non poteva usufruire di alcuna scia sul lungo rettilineo, mentre è verosimile pensare che ne abbia sfruttate diverse quest’anno, correndo nelle retrovie.

Media dei settori in gara di Franco Morbidelli: primo ed ultimo giro sono esclusi dal calcolo

 

Nel grafico in basso, invece, il confronto sul passo gara tenuto in entrambi gli anni. Questo grafico ancora una volta non tiene conto del primo e dell’ultimo di gara. Purtroppo il peggioramento non è frutto di un errore o di una serie di giri andati male ma è dovuto ad un delta medio di circa mezzo secondo al giro per un totale quindi di circa 11 secondi persi di…passo. Se a questi aggiungiamo i 7 secondi che Franco ha perso quest’anno causa partenza nelle retrovie, ecco che ritroviamo i 18 secondi di cui sopra. Soltanto negli ultimi giri Franco ha avvicinato leggermente i tempi che aveva fatto 2 anni prima.

Passo Gara di Franco Morbidelli: 2022 (arancio) vs 2020 (blu)

 

 

Come va Franco sulle altre piste? E rispetto a Quartararo?

Come detto precedentemente, il GP di Aragon non ha fatto eccezione e le prestazioni di Franco sono piuttosto allineate a quelle mostrate negli altri appuntamenti del mondiale 2022.

Il grafico in basso ci mostra il distacco medio in gara (in secondi/giro) di tutte le Yamaha rispetto a colui che sembra l’unico a riuscire a interpretare questa moto, ossia Quartararo. Abbiamo considerato solo le gare in cui sia Morbidelli che Quartararo hanno visto il traguardo, ad esclusione dell’Indonesia, gara “anomala”, corsa sul bagnato.

Distacco medio gara per gara (secondi al giro) dei 3 Piloti Yamaha in riferimento a Quartararo

 

La tabella riassume invece la media dei distacchi rimediati in gara dai tre piloti di cui sopra, rispetto sempre al riferimento, Quartararo. Qui la media viene effettuata considerando le singole gare concluse dai vari piloti, sempre rispetto a Quartararo.

I numeri sono eloquenti: Franco paga mediamente in gara circa 1 secondo al giro da Fabio ed è allineato con le prestazioni di Dovizioso, con Binder che sembra pian piano ridurre il gap che tuttavia si attesta sul secondo e mezzo in media.

In conclusione, sicuramente ci sono stati parecchi fattori che hanno influito negativamente sulle prestazioni di Franco. Fattori che vanno dai problemi fisici, ai cambiamenti repentini di Moto/Squadra/Capotecnico: ricordiamo infatti che Franco è passato direttamente da una moto stra-conosciuta come la 2019 che ha utilizzato per due stagioni ad una moto 2021 (per poche gare) e poi 2022.

La Yamaha M1 degli ultimi 2 anni non è sicuramente la moto migliore ma, i risultati di Quartararo ed in parte la modesta differenza che riesce a fare Morbidelli sul rookie D. Binder fanno pensare che forse non è una moto così “scarsa” come in molti dipingono o quantomeno risulta molto difficile dare un giudizio su di essa, fermo restando il deficit in termini di velocità di punta rispetto alle moto più veloci.

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