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MotoGP, Quartararo: “Forse Marquez si è spaventato, e l'ho centrato: non ricordo”

“Mentre tornavo ai box il Marshall poi ha colpito violentemente un altro scooter, e siamo caduti. Per fortuna non mi ero tolto il casco. Le abrasioni sono state causate dall’apertura della tuta, ma in tre giorni sarà tutto a posto”

MotoGP: Quartararo: “Forse Marquez si è spaventato, e l'ho centrato: non ricordo”

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È una domenica nera quella di Aragon per Fabio Quartararo. Dopo quanto visto nel corso delle libere, c’era grande aspettativa da parte del francese, invece la sua gara non è durata nemmeno un giro. A seguito del contatto con il posteriore della Honda di Marquez, il campione del mondo è finito rovinosamente a terra, rimediando diverse abrasioni sul corpo.

Per fortuna tutto è ben quel che finisce bene, anche se da parte di Fabio c’è grande dispiacere per essere stato costretto a deporre le armi ancora prima di iniziare la battaglia.

“Sono dispiaciuto e bruciato – ha esordito il francese - dispiace davvero tanto per quanto accaduto, dato che questa volta ero competitivo come non mai qua ad Aragon. A parte l’incidente vado via da Aragon con grande motivazione per le prossime gare, consapevole che saranno comunque dure e impegnative”.

C’è poi un retroscena che Fabio svelata.
“Oggi ho fatto due incidenti in due minuti, perché il Marshall che guidava lo scooter per riportarmi ai box ha urtato violentemente un altro scooter. Fortunatamente non mi ero tolto il casco. Alla fine però tutti i problemi che ho dipendono dalla caduta in gara, dato che la tuta si è aperta e ciò ha comportato le abrasioni sul corpo”.

A condizionare la sua gara è stato il contatto con Marquez. 
“Molti piloti commettono diversi errori. Non mi aspettavo di toccare il suo posteriore, tanto che non ricordo nemmeno l’accaduto. Forse Marc si è spaventato e io avevo una trazione migliore di lui in uscita dalla curva  e per questo l’ho centrato”.

Meglio quindi voltare pagina è ripartire, anche se il rammarico è grande. 
“Sono sempre stato veloce qua ad Aragon, ma mai veramente costante come quest’anno. Nella FP4 ero infatti riuscito a trovare quella consistenza di cui avevo bisogno e che non avvertivo da tempo. A parte la caduta è stato un weekend positivo. Potevamo essere nei primi cinque quest’oggi e penso trovarci a lottare per il podio, ma è andata diversamente. In Giappone punto a fare una bella gara, così come in Thailandia”.

Sul Giappone resta l’incognita maltempo…
“Se dovessimo continuare così meglio non andare (sorride). A parte gli scherzi Motegi è una pista che amo e non vedo l’ora di correre. Alcuni piloti, come Bastianini, non hanno mai corsi lì. Penso che Motegi possa essere una pista favorevole per noi. Ci sono tante accelerazioni, così come diverse frenate importanti che potrebbero aiutarci. Le abrasioni? In tre giorni sarà tutto a posto”.

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