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MotoGP, Marini: “Ho avuto paura di centrare Nakagami sulla testa, ma l'ho evitato""

“Il mio passo è stato sbalorditivo, ero la Ducati più forte in frenata, in quella fase sorpassare le altre moto è più facile. Il mondiale? Sono in testa i 4 più forti, vincerà chi avrà la situazione migliore “

MotoGP: Marini: “Ho avuto paura di centrare Nakagami sulla testa, ma l'ho evitato""

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Zitto zitto Marini, mentre l’attenzione era calamitata dal riproporsi del dualismo Bagnaia Bastianini e gli incidenti tra Marquez e Quartararo prima e lo spagnolo e Nakagami poi, ha fatto una bella rimonta, guadagnando 7 posizioni rispetto alla casella in cui era alla partenza.

Il pilota del team Mooney è in continuo crescendo e, complice una Ducati che si sta dimostrando veramente a punto, sta riuscendo ad esprimere un potenziale molto alto, tanto da chiudere in 7°posizione e ancora un’altra volta in top ten.  

“Sono molto contento di questa gara, soprattutto visto che partivo 14° era difficile pensare che sarei arrivato 7°. Il mio passo è stato sbalorditivo anche per me, ho fatto il giro veloce che è anche il record in gara. Non me l’aspettavo, perchè Aragon non è una pista in cui mi sento benissimo, però stamattina abbiamo trovato qualcosa di buono, per cui devo ringraziare David e i ragazzi di Ohlins e gli analisti dell’elettronica. Abbiamo lavorato e fatto un grande sforzo per raggiungere questo risultato. Le condizioni della pista erano orribili, molto difficili. Ho visto anche altri piloti faticare molto, ma per fortuna siamo riusciti ad essere veloci fino alla fine con un'ottima gestione delle gomme".

Nel primo giro eri molto vicino a Nakagami.
“Sì, gli ero attaccato, ho rischiato di prenderlo. Per fortuna ho reagito bene e sono riuscito ad evitarlo senza perdere troppo tempo. É stato un momento di paura, ho temuto di prenderlo sulla testa o sul corpo e di cadere a mia volta”.

L’anno prossimo sarai sulla stessa moto, e dati i tuoi miglioramenti potrai iniziare la stagione molto bene.
“Penso di sì, spero che Ducati non faccia gli stessi errori di quest’anno e che la nuova moto sia perfetta sin dall’inizio, ma in ogni modo so che avrò un bel potenziale per combattere per il podio e migliorare ogni GP. Vedremo anche gli altri come si comporteranno. Sono sicuro che l’anno prossimo emergeranno altre case ed altri  piloti, quest’anno Suzuki è in uscita e Honda sta faticando”.

Qual’è stato il cambiamento che hai fatto di cui hai parlato?
“Non lo so, David non mi ha detto niente, solo di guidare e dargli dei feedback”.

Cosa hai avvertito?
“Riuscivo a gestire bene la gomma posteriore senza perdere nulla in frenata, ero il più forte delle Ducati in questa fase. Mi ha aiutato molto a sorpassare Zarco, avrei potuto passare Martin ma è finita la gara. È difficile sorpassare altre Ducati perché la moto è fantastica, la potenza frenante è assurda e se freni 5 metri più tardi rischi di andare lungo. Sorpassare le altre moto è più facile”.

La tua opinione sul campionato, tre piloti in 17 punti?
“Il campionato è messo assolutamente bene, c’è un chiaro favorito al 100% e spero possa vincere”.

Enea lo vedi fuori dai giochi?
“Mi piace pensare che non si sia mai fuori. Il livello è talmente alto ed equilibrato che non si sa mai. Quartararo è partito male, è rimasto coinvolto in un contatto ed è caduto. Enea deve crederci. Si meritano di essere lì, sono i quattro più forti, con il pacchetto migliore. Vincerà chi di loro è in una situazione migliore che gli permetterà di essere a posto”.

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