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MotoGP, Bastianini: "il sorpasso? Ho agito d'istinto, per il titolo ho i piedi per terra"

"Pecco è favorito per il titolo, ma Fabio fa cose incredibili con la Yamaha. Il sorpasso su Pecco? spero di aver dissipato i dubbi di Misano ora. Il sorpasso non era pianificato, ho agito d'istinto. Io e Pecco abbiamo stili diversi, ma le moto sono simili"

MotoGP: Bastianini:

Aragon si tinge di rosso, il rosso Ducati, che porta a casa il titolo costruttori, il rosso di Bagnaia, che complice la caduta del suo diretto rivale francese recupera altri punti e si porta a -10 dalla Yamaha in cima alla classifica. Ma Aragon racconta anche e sopratutto di Enea, il portacolori del team Gresini lo aveva detto: "se dovessi duellare con Pecco ci riproverei", e l'italiano è una 'bestia' di parola. Nei primi giri si è portato nel gruppo di testa, poi il primo sorpasso su Pecco, vanificato da un errore poco dopo alla decima curva. Ci ha messo poco però a recuperare, il suo passo era tra i più veloci già dal fine settimana. La bestia ha inseguito la Ducati di Pecco, cercando uno spiraglio od un errore, che Pecco non gli ha concesso.Così è stata infine necessaria la zampata, alla curva sette all'ultimo giro. Enea sa quel punto è volato via e ha conquistato la sua quarta vittoria in campionato. Una vittoria ma anche una rivincita, morale si intende, sul suo futuro compagno di squadra. Il futuro della Ducati lo scriveranno questi due piloti.

Abbiamo assistito ad una rivincita di Misano, la gara era iniziata bene, poi quell'errore in curva 10. A che punto hai capito di poterti giocare la vittoria?
"E' stata una bella battaglia con Pecco, come a Misano - ci racconta Enea - a inizio gara non sono partito benissimo, Aleix mi aveva superato e ho perso delle posizioni. Al nono giro mi sono portato nuovamente in testa sorpassando anche la Ducati di Pecco, poi quell'errore alla curva 10 ha vanificato gli sforzi fatti sino a quel momento. A quel punto ho capito di dover ritrovare la concentrazione e continuare la gara. Pecco aveva un ottimo passo gara e stava guidando con delle traiettorie perfette, come a Misano. Non è stato facile, ma all'ultimo giro sono riuscito ad inserirmi e vincere la gara. E' una bellissima sensazione essere nuovamente sul gradino più alto del podio".

Quel sorpasso alla curva 7, lo avevi pianificato o hai agito d'istinto?
"Non l'ho pianificato, mentre inseguivo la Ducati di Pecco alla curva 5 gli sono arrivato molto vicino. Lì ho capito che forse avrei avuto margine per un sorpasso. Quello è un settore in cui avevo un margine di vantaggio e l'ho saputo sfruttare. Ma è stato un sorpasso pulito, siamo stati entrambi molto attenti a non commettere errori".

Quanto ha influito la gestione degli pneumatici per questo risultato?
"Credo che sia stato uno degli aspetti fondamentali, sapevo che non sarebbe stato facile gestire la gara, e le possibilità di commettere errori erano tante. Durante la gara avevo molto 'front lock', ma sono stato attento a non avvicinarmi troppo ai piloti davanti a me nei primi giri per non stressare eccessivamente l'anteriore".

Questo risultato mette anche a tacere le voci sugli ordini di squadra nella scorsa gara di Misano. Ieri hai detto che se avessi avuto l'occasione di una rivincita non te la saresti lasciata sfuggire, e così è stato.
"Si, a Misano sbagliai alla curva 4. Qui ho dato il massimo e stavolta sono riuscito a sorpassare Pecco all'ultimo giro. Spero di aver dissipato i dubbi adesso!" - scherza poi Enea.

Sembra che tu e Pecco stiate guidando ad un livello diverso dagli altri. Cosa vi differenzia dal resto della griglia?
"Pecco, come tutti i piloti Ducati, è veramente veloce. Ovviamente la moto conta ma essendo i setup molto simili non è semplice compiere dei sorpassi Ducati su Ducati".

Questo è stato il secondo duello all'ultimo giro tra te e Pecco. Ognuno di voi trovava dei decimi di vantaggio, chi in un settore, chi un altro. Guardando la telemetria cosa vi differenzia?
"Le nostre moto sono molto simili, quindi penso che la grande differenza la facciano gli stili di guida. L'ingresso in curva è un mio punto di forza, ma Pecco ha una percorrenza migliore. Entrambi freniamo molto duramente ed anche il circuito presentava molti punti difficili in cui si potevano sbagliare delle traiettorie, quindi mantenere alta la concentrazione è stato fondamentale".

La caduta di Fabio nelle primissime fasi di gara, e la tua vittoria qui ad Aragon, riaprono in qualche modo le tue aspirazioni di vincere il titolo? A cinque gare dalla fine del campionato, sei quarto a 48 punti di distanza dalla Yamaha di Quartararo.
"Ho saputo della sua caduta a fine gara. Voglio essere realistico e non montarmi la testa, recuperare 48 punti a questo punto del campionato non sarebbe una impresa facile. Preferisco affrontare le ultime gare una per una, cercando ovviamente di continuare a dare il massimo e raccogliere i migliori risultati possibili".

Eppure il tuo passo nelle ultime gare è tra i migliori, il titolo non è poi così inafferrabile.
"Fino ad ora il setup della moto si è rivelato molto competitivo quindi ho buone aspettative per il mio futuro. Ma in questo momento non sento la pressione della corsa per il titolo, rimane una speranza ancora piccola al momento. C'è però la top3, che non sarebbe comunque un cattivo risultato, ma vedremo gara per gara. La cosa più importante ora sarà ottenere delle buone qualifiche, tutto dipende da quello".

Il campionato volge al termine, e i punti in palio si fanno sempre più pesanti. Se si ripresentasse ancora la possibilità di influire sui punti del tuo futuro compagno di box, ci penserai? Se non tu, chi vedi come favorito per il titolo?
"Per quanto mi riguarda, penserò a fare soltanto le mie gare, dando il mio massimo come sempre. Viene da sé che cercherò di non correre rischi. Quanto al titolo, Pecco sembra in ottima forma, ma Fabio anche se non approderà a Motegi col migliore degli umori, sta facendo un qualcosa di incredibile con la sua Yamaha. Aleix invece è un punto interrogativo, è meno in vista eppure è sempre costante nei risultati".

E' anche tempo di fare le somme di questo campionato. Questa è la tua quarta vittoria quest'anno, quale pensi sia la migliore? Hai qualche rimpianto?
"A essere sinceri continuo a preferire le vittorie ad Austin ed in Qatar, sono state le prime e le più sofferte, ma non ho grossi rimpianti, col team specialmente dopo la pausa estiva abbiamo fatto un grosso passo in avanti e stiamo lavorando davvero bene".

Oggi la Ducati, anche grazie a te, ha messo le mani sul titolo costruttori.
"Sicuramente penso siano soddisfatti dei nostri risultati. Dall'Igna è venuto a salutarmi ma non c'è stato modo di parlare in quel momento".

 

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