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MotoGP, Marquez: "Non posso pensare di gestire la gara, gestirò me stesso"

"Ci proverò, ma cosciente dei miei limiti. Nella caduta mi sono protetto d'istinto con il braccio destro, è un buon segnale. Quartararo, Bagnaia e Bastianini volano, non ho la loro velocità"

MotoGP: Marquez:

Un salvataggio, una caduta e un 13° posto figlio anche della sfortuna: con Marc Marquez non ci si annoia mai. Ad Aragon ha dato il meglio di sé e ha fatto vedere che è sulla strada giusta, anche se sarà lunga da percorrere fino in fondo.

Oggi sono tornato alla realtà - sorride - In FP3 sono iniziati i problemi, come ieri mattina non mi sentivo bene in sella e poi sono caduto mentre guidavo la mia moto preferita. In FP4, invece, sono stato molto contento delle mie sensazioni e delle mie prestazioni: ho guidato bene”.

In qualifica, invece?
Ho fatto un bel tempo alla prima uscita e soprattutto l’ho fatto senza seguire nessuno, a inizio stagione non mi era possibile riuscirci, è un buon segnale. Poi, con la seconda gomma, c’è stato il problema con le bandiere gialle. Funziona sempre così: quando sei veloce sei fortunato e quando non lo sei sfortunato. Oggi non avevo la velocità dei migliori.

Perché tante difficoltà al mattino?
Ieri abbiamo analizzato i dati e abbiamo trovato la migliore moto da usare, ma non era nel mio box questa mattina. Aragon è una pista in cui so assolutamente cosa mi serve, quindi era importante fare delle prove per Honda. Non è andata come ci aspettavamo, ma è stato utile per capire quale direzione prendere per il futuro. Sapevo che restare fuori dalle Q2 avrebbe reso tutto più difficile, ma le FP3 sono state per la Honda e le FP4 per me”.

La caduta non ti ha influenzato?
Fanno parte del lavoro, può succedere. La cosa importante è che nel momento in cui sono caduto non ho avuto paura di usare anche il braccio destro per proteggermi. È stato istintivo, ma significa che la testa sa che può farlo, prima non mi succedeva”.

Ora è il momento di pensare alla gara.
Domani sarà una giornata interessante, dopo il Mugello ho fatto al massimo 5 giri di seguito. Non posso pensare di gestire la gara ma me stesso, sono 13° e non nella posizioni di pensare a una rimonta. I piloti Ducati sono tutti veloci e Quartararo sta facendo qualcosa di speciale sulla Yamaha. Lui, Bagnaia e Bastianini volano. Superare non sarà facile, mi sono accorto nelle libere che quando sei in scia e stacci l’aerodinamica influisce molto. Comunque di solito mi sento meglio al pomeriggio, la gara è a quell’ora, quindi speriamo bene (ride)”.

Hai in mente una posizione che ti renderebbe soddisfatto?
Non voglio dirlo, so che le aspettative nei miei confronti sono altre ma io conosco qual è il mio livello. Sono in MotoGP e per lottare contro i migliori piloti del mondo devi avere buone sensazioni, il mio obiettivo è solamente quello di fare chilometri. Chiaramente ci proverò, anche per un 10° posto, ma cosciente dei miei limiti. Speranze? Di quelle si vive, posso sperare di vincere ma so che non è la realtà.

Come pensi andrà la gara in generale?
Ce ne saranno due: quella dei primi 3 e poi quella del gruppetto dopo. Magari con una buona partenza potrei mettermi lì, ma sono più di 3 mesi che faccio una gara e questo influenza, mi manca il ritmo”.

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