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MotoGP, Bagnaia: "La forza di Rossi e Hamilton è essere liberi, io non lo sono"

"Non lascio che chi mi ciritica da casa rovini la mia felicità, sto portando in avanti un sogno. Io e Charles Leclerc potremmo scambiarci la mia Ducati e la sua Ferrari"

MotoGP: Bagnaia:

Bagnaia l’anno scorso ad Aragon conquistò la sua prima vittoria in MotoGP, riuscendo ad avere la meglio su Marquez che lo mise alla prova fino all’ultimo giro. Fu la svolta per lui e quel momento è indelebile nella sua mente.

In un’intervista concessa a La Stampa, ha ricordato: “Aragon non è mai stata una delle mie piste preferite, ma mi ha dato tanto. La mia prima vittoria in MotoGp è arrivata qui mentre stavo attraversando un periodo molto difficile ed è stata bellissima”.

Non è stato però tutto rose e fiori per il piemontese. Con il successo sono arrivate anche le critiche e le luci della ribalta hanno anche delle ombre.

Ora so che le mie parole hanno un peso maggiore, quando vinci sei al centro delle critiche e dei discorsi in generale - ha spiegato - Ognuno deve essere libero di pensare quello che vuole, è positivo avere attenzioni”.

A volte, però, in molti pensano che sia tutto merito della sua moto: quando Pecco vince è merito della Ducati, quando perde colpa sua.

Sono cose che dice chi giudica da casa senza sapere. Un pilota vince insieme alla moto, non vedo perché bisogni sempre cercare di screditare le vittorie di qualcuno  - ha continuato - All’inizio dell’anno guardavo i commenti sui social, non ero in una situazione facile: stavamo faticando, lavoravamo ma i risultati non arrivano. Quei messaggi erano deprimenti, la gente è cattiva. Era già successo a Marco Simoncelli, lo avevano addirittura minacciato. Io sto portando avanti il mio sogno e chi commenta da casa seduto sul divano non può rovinare la mia felicità”.

Bagnaia ha sempre avuto Rossi come idolo nelle due ruote, nella quattro è invece Hamilton che ha potuto incontrare la scorsa domenica a Monza.

Lewis è personaggio estremamente influente e ha sempre avuto quella serenità che gli ha permesso di fare quello che voleva, di non essere sempre politicamente corretto. Penso sia la sua arma più forte come lo è stata per Valentino, entrambi si sono sempre sentiti liberi di essere se stessi”.

Loro sono liberi, e Pecco? “Assolutamente no. Ogni singola parola che dico viene misurata e calibrata” la sua risposta.

A proposito di Formula 1, ha un sogno.

Vorrei inventarmi un evento insieme a Charles Leclerc, magari scambiarci la mia Ducati e la sua Ferrari”.

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