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MotoGP, Santi Hernandez: "Marquez non è qui per fare pazzie, ma se si sentirà bene..."

"Marc è un ragazzo intelligente, mi sorprende sempre ma è qui per allenarsi. E' ad Aragon perché pensa di poter finire la gara, ma il risultato non è l'obiettivo. Poi se dovesse sentirsi bene, credo che ci proverà"

MotoGP: Santi Hernandez:

Marc Marquez torna finalmente in gara ad Aragon e ritroverà nel box quel Santi Hernandez che con il campione spagnolo condivide il box da oltre 10 anni. Hernandez è sempre stato un punto di riferimento per Marc ed ha parlato con i giornaliti alla vigilia del ritorno in gara del suo pilota per raccontare anche come ha vissuto l'assenza del suo 'pupillo' nel box per tanti mesi. 

Santi è convinto che il ritorno sia avvenuto nei tempi giusti e che Marc sia pronto ad affrontare il fine settimana di gara con intelligenza. Ma il tecnico sa anche bene di trovarsi al cospetto di un campione che davanti alla chance di fare un bel risultato in gara di certo non si tirerà indietro. La sensazione ascoltando le sue parole è che in HRC siano più che felici di riavere Marquez nel box e soprattutto che adesso sia davvero pronto a tornare quello schiacciasassi che aveva dimostrato di essere in MotoGP fino al 2019. 

"Per prima cosa i test di Misano erano per lui - ha detto Hernandez - per capire come si sentisse dopo tanto tempo senza guidare la moto e sono andati molto bene. Ha fatto dei giri il primo giorno e tanti di più nel secondo. Ma ovviamente non siamo qui per vedere il vecchio Marc, anche se lo speriamo. L’obiettivo è allenarsi per lui, ha avuto l’opportunità di correre e l’ha fatto. Non è come nei test, quando hai più relax. Nel weekend di gara è tutto diverso e più intenso. Qui la mentalità però sarà quella dei test, cercheremo di capire come è messo Marc e dopo se si sentirà bene ci proverà. Ma non so dire adesso cosa potrà fare. Di certo può guidare, altrimenti non sarebbe qui. Sono stati importanti i test proprio per capire questo. Qui è tutto diverso, ma dopo quei test lui si è sentito pronto a tornare e l’ha fatto. In ogni caso faremo un approccio al weekend del tutto normale, non punteremo a risparmiare energie in ogni sessione. Ma di certo non siamo ossessionati dal risultato". 

Alcuni pensano che sarebbe stato sagio fermarlo per qualche altra settimana. 
"Perché avremmo dovuto fermarlo? E' un grande sportivo, sa quello che fa. Basta che non passi il limite e lui non lo farà". 

Hernandez: "Quando manca il pilota n°1 di una Casa, è un grosso problema"

Quanto è mancato nel box Honda?
"Quando il tuo pilota n°1 non aiuta nello sviluppo della moto è un problema, mi pare ovvio. Adesso riaverlo ci può far capire gli errori commessi, magari ci chiarirà anche dove abbiamo sbagliato con la moto. Avrei preferito averlo sempre con noi, ma c'è un aspetto positivo nel fatto che sia rientrato dopo tanto tempo".

Secondo te rivedremo il vecchio Marc prima di fine anno? 
"Se sarà possibile vedere il vero Marc, lo diranno solo i risultati e come si sentirà. Per me la cosa più importante è che possa recuperare al 100%. Parte del suo recupero è andare in moto ed è per questo che è qui. Io non gli metto fretta di fare risultati da qui a fine anno, voglio che pensi solo a tornare al massimo della forma fisica. Poi potremo pensare a tornare al Marc di sempre. Sarebbe bello che avesse un precampionato normale, cosa che non ha da tanti anni. Sarebbe il primo da tante stagioni ed è importante in vista del 2023. Lui è uno dei piloti più forti della storia del motociclismo ed avere le sue sensazioni sarà fondamentale per il futuro".

Qui avrà una moto simile a quella usata fino al Mugello o cambierà? 
"La moto è la stessa che ha guidato al Mugello, con alcune piccole modifiche che abbiamo provato a Misano. Di base è quella che aveva prima di fermarsi. Ci sono ovviamente delle cose relative alla posizione di guida, che ora è di nuovo simile a quella di prima. Non è ancora proprio quella, ma ci è già vicina. Parlo di manubri, di leve, piccole cose insomma. A livello tecnico non sono cambi che ti aiutano, ma ti permettono di guidare meglio ed in modo più naturale". 

C'è la possibilità che durante il weekend capisca di non poter correre il Gran Premio?
"Lui pensa di poter fare la gara, ma dobbiamo vedere come procede il weekend. Lo sapremo solo dopo le libere, ma io non ho dubbi che lui ci proverà. Dobbiamo solo capire quanto si sentirà stanco. Di certo l’approccio al weekend è diverso, ma lui è intelligente e sono certo che non farà pazzie. Ha passato un periodo difficile, sa cosa può fare. Sappiamo che non deve dimostrare nulla, l’importante è essere qui e ritrovare le giuste sensazioni. Il risultato sportivo non è il nostro obiettivo questo weekend. Sono dieci anni che lavoro con lui, riaverlo nel box è bello, c'è un clima diverso". 

Hernandez: "Marc ci è mancato nel box, appena tornato ci ha dato feedback molto precisi"

A te è mancato nel box?
"Ci è mancato Marc, molto. E’ stata dura non averlo, ma lui ha sempre avuto lo stesso approccio, la stessa mentalità. Quando era a Misano, prima del test, pensava a come migliorare la moto. Ci ha dato feedback dopo aver provato che sono stati ottimi, di certo non ha dimenticato come guidare e come dare le giuste informazioni agli ingegneri. Per me questo è molto importante, stiamo parlando di uno sportivo che è stato 8 volte campione del mondo. Non dimentica le cose da un giorno all’altro. I commenti che ci ha dato sono stati ottimi ed immediati, non è cambiato nulla". 

In sella è già tornato lo stesso di prima?
"A Misano l’abbiamo già visto meglio in sella. Prima era costretto a tenere una posizione innaturale, adesso si vede che guida con lo stile di prima. Ma gli servono altri giri, altra esperienza. L’operazione è andata bene, le cose stanno tornando verso la normalità senza dubbio, ma ci vorrà tempo". 

Ha già individuato cosa serve ad Honda per migliorare in vista del 2023?
"Come sapete, non è il migliore anno per la Honda e devono esserci dei cambiamenti. Ma sono cose su cui stiamo lavorando per il futuro, dire ora cosa serve per cambiare direzione non è possibile. Ne stiamo parlando, stiamo cercando la strada giusta. Come ha detto Marc, non ci servono follie, ma solo capire in che direzione andare. Non sono nella posizione di dire cosa dobbiamo cambiare subito. La cosa importante è solo capire in che direzione andare e lo stiamo facendo". 

Marc riesce ancora a sorpenderti dopo tanto tempo?
"Marc mi sorprende sempre. Dopo che ha subito quattro operazioni, considerando quello che ha passato e tutto quello che sta facendo, il suo approccio mi sorprende ancora. Magari lui pensa in un modo diverso, ma so che se si sentirà veloce proverà a stupire. Mi sorprende ogni giorno, è sempre stato così". 

Lo hai visto cambiato dal punto di vista psicologico?
"Non l'ho visto cambiato, è sempre la stessa persona superpositiva. Ha subito quattro operazioni, voleva tornare in moto e lo sta facendo. Non lo sento cambiato, ma è ovvio che quando passi attraverso quello che ha passato lui, qualcosa cambi dentro. Ma non ha perso nulla del suo sguardo, adesso può tornare a fare quello che ama e che lo fa stare bene ed è questa la cosa veramente importante. Sarà un fine settimana divertente secondo me, lui è contento di partecipare ad una gara ed ha un bel sorriso". 

L'anno prossimo non ci sarà più nel box Jennifer Anderson, arrivata ad inizio 2021 da KTM. Come mai?
"Non sarà con noi l’anno prossimo, ma è un qualcosa che ha scelto la HRC. Non c’è nulla di personale con lei, ha fatto un ottimo lavoro. Ma ci sono cose che dobbiamo capire ancora bene. Io non avrei nulla di cui lamentarmi. Quando vuoi migliorare cerchi il meglio. Penso che nella sua posizione, potremmo trovare qualcuno che svolga diversamente quel lavoro. Non perché lei non l’abbia fatto bene, ma perché cerchiamo altro. Non ci saranno altri cambiamenti nel box di Marc".

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