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“Quando al Mugello ho detto che mi sarei operato, non avrei mai immaginato di tornare a correre già qui ad Aragon, non pensavo nemmeno di riuscirci in questa stagione”. Eppure Marc Marquez dovrebbe essere abituato all’impossibile e anche questa volta è riuscito in un’altra impresa. A poco più di tre mesi dalla quarta operazione al braccio è pronto e rimettersi in gioco in pista.
“Naturalmente sono contento - dice - Dopo l’operazione mi sono sentito subito bene e passo dopo passo sempre meglio. So che la strada per raggiungere l’obiettivo che mi sono prefissato è ancora lunga, ma il test di Misano è stato molto positivo, sua per le sensazioni in sella che per le mie condizioni fisiche”.
In quei giorni hai capito che saresti tornato ad Aragon?
“Ho capito che c’era una possibilità, ne ho parlato con i dottori e abbiamo preso la decisione. Essere in moto è la cosa più importante sia per me sia per preparare il 2023. Ora dovrò combinare gli allenamenti in palestra con il tempo passato in moto”.
C’è una possibilità di vederti sul podio domenica?
“Forse è dell’1%, molto piccola. Sono molto lontano dalla mia migliore condizione fisica e la Honda lo è dai rivali, Aprilia e Ducati soprattutto. Il mio obiettivo è quello di finire il fine settimana”.
Ti aspettano 3 GP di seguito…
“C’è la possibilità che in Giappone o in Thailandia mi fermi durante il fine settimana, non lo so in questo momento. Io inizierò questo weekend con l’intenzione di finirlo, ma devo essere onesto con me stesso e non so come reagirà il mio corpo con 3 gare di fila. Ne ho già parlato con Honda, hanno capito la situazione: se dovrò fermarmi lo farò. Dipenderà molto da come andranno questi GP, certo se in gara giri a mezzo secondo dai migliori lo stress per il fisico è minore”.
Quanto è importante per te rientrare su questa pista?
“È un sogno che si è avverato, perché Aragon è un circuito che mi piace, in cui mi divertirò. So anche che dovrò stare calmo, la possibilità di cadere c’è sempre ma ora l’osso è a posto”.
In Austria avevi detto che Honda aveva bisogna di una riorganizzazione, la stai avvertendo?
“Honda è Honda e non sono io la persona che può organizzare un’azienda. Io posso condividere le mie idee con loro. Avete visto il nuovo forcellone Kalex a Misano? È un segno che hanno capito la situazione e stanno lavorando sodo”.
Risalendo a Misano sulla Honda, come l’hai trovata?
"Molto simile a quella di inizio stagione, con gli stessi problemi: non sento la ruota anteriore, fatica a girare e manca grip. La moto è migliore di quella dell’anno scorso, ma gli avversari hanno fatto un passo in avanti più grande”.
Potrai usare qualche novità vista nei test?
“Il forcellone in alluminio è a mia disposizione. Com’è? Diverso da quello in carbonio, come sensazioni e come concetto”.
Oggi Federer ha annunciato il ritiro.
“È come quando lo ha fatto Valentino Rossi, sono atleti che hanno fatto qualcosa di diverso da tutti gli altri nel proprio sport. Ho sempre tifato per Nadal, ma Roger era differente, riusciva a comunicare a tutti quello che stava facendo”.
