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SBK, Bassani: “La Moto2 era una gabbia di squali, io e mio padre siamo stati mangiati”

“Sulla moto a volte mi incazzo, tiro due bestemmie, ma non faccio fatica. La fatica la fa mio papà che tutte le mattine si alza alle 5 per andare in cantiere. Bautista? Lo attacco, anche se è a un metro”

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È stato uno dei grandi protagonisti di Magny-Cours. Di chi stiamo parlando? Semplice, di Axel Bassani, nostro ospite sui canali social in occasione della live di martedì sera. Insieme a lui abbiamo affrontato diversi temi a partire da quella che è stata la sua esperienza in Moto2.

A tal proposito il portacolori Motocorsa non ha utilizzato troppi giri di parole: “A 17 anni non sapevo bene cosa mi stesse accadendo attorno e non avevo tutto sotto controllo – ha ricordato – sono arrivato in Moto2 con mio padre e ci hanno mangiato Ci hanno mangiato una volta e non ci facciamo mangiare due”.

In merito al suo passato, Axel non utilizza troppi giri di parole. È chiaro, trasparente, cristallino, ma soprattutto umile, a tal punto da sentirsi per certi versi un privilegiato per ciò che fa. Ecco perché tende a sminuire quelle che sono state le fatiche di inizio stagione: “Sulla moto a volte mi incazzo, tiro due bestemmie, ma non faccio certamente fatica – ha detto – la fatica la fa mio papà che tutte le mattine si alza alle 5 per andare in cantiere”.

In Superbike a Magny-Cours ha catturato gran parte dei riflettori, ottenendo ben due podi. Adesso l’ultimo step è la vittoria e lui conferma che ci proverà a prescindere dal fatto che davanti a lui ci sia Alvaro Bautista: “Lo passo, anche se è ad un metro – risponde sorridendo – ci provo al 100%"

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