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Roma: attenzione a dove si fa benzina!

Sarebbero centinaia le segnalazioni alle Forze dell'Ordine, sul problema di acqua nel carburante. Ecco le zone dove fare attenzione

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Purtroppo, è capitato a diversi utenti della strada. Stop dal benzinaio, e dopo poco, si accende la spia dell'avaria del motore, o si "perde un cilindro", o esce fumo dallo scarico. Cosa succede? Semplice: presenza di acqua nel carburante. Da lì a poco, se si continua a viaggiare, il danno per il motore è dietro l'angolo. In gergo, si chiamano “Petrol Mafie”, e le Forze dell'Ordine le combattono da anni. Parliamo di vere e proprie organizzazioni criminali, poco importa se di natura camorrista o della ‘ndrangheta. Il problema per l'utente finale è che il carburante annacquato, crea danni. Loro, i mafiosi, guadagnano invece cifre enormi con questo "scherzo". In questi giorni, è Roma ad essere sotto tiro.

Pompe bianche: facciamo attenzione

Solitamente, sono le pompe bianche quelle che sono soggette a questo fenomeno, distributori senza marchio per capirsi. La tutela dunque, c'è sicuramente di più da parte delle grandi compagnie petrolifere. In pochi mesi, in tutta la Capitale di sono registrati oltre mille casi. Un pieno a buon prezzo, qualche chilometro, e poi il danno. Le denunce sono state ricevute da Polizia, Carabinieri e Guardia di Finanza. L’Agenzie delle Dogane e dei Monopoli, si è attivata, ma non è certo un processo facile.

Le zone più colpite? Aurelio e Boccea, Casilino ed Appio, Laurentino, ma anche Salario. Non mancano casi anche sul litorale Nord e nell’hinterland di Bracciano. La Direzione Distrettuale Antimafia, ha già chiuso diverse pompe, e messo in carcere ben 70 criminali, tra cui anche alcuni esponenti del clan/famiglia Casamonica. Con i prezzi delle benzine alle stelle, bisogna anche dunque fare attenzione a questo tipo di cose. Che dire, sicuramente le compagnie petrolifere con "grandi nomi", offrono sicurezza.

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