Tu sei qui

SBK, Magny-Cours: il Bello, il Brutto e il Cattivo

La Yamaha frena ancora una volta Toprak, Rea vede Rosso e stende Bautista, mentre Bassani si scopre star della Superbike in un normale weekend di paura

SBK: Magny-Cours: il Bello, il Brutto e il Cattivo

Decidete voi da che parte iniziare, se dai fatti del sabato pomeriggio oppure andare direttamente all’episodio del domenica, ovvero il colpo inferto da Rea a Bautista, che lo ha messo al tappeto dopo nemmeno un giro dal via.

In questo vortice di emozioni e colpi di scena, una cosa è certa: Magny-Cours e la Superbike ci hanno lasciato un fine settimana di quelli ad alta tensione, dove in pista non è mancato lo spettacolo, mentre fuori le polemiche.

In questo turbinio di emozioni e colpi di scena, Bautista resta leader del Mondiale, mentre Toprak si porta a 30 lunghezze quando al termine della stagione mancano ancora cinque round da disputare.  

IL BELLO – In questo 2022 i riflettori della sfida Mondiale sono tutti puntati sulla lotta a tre Razgatlioglu-Rea-Bautista. Questa volta però la menzione d’onore la merita Axel Bassani, arrivato in Francia con il furgone dopo essere partito da Feltre. Soltanto applausi per questo ragazzo, che nelle classe regina della derivate ha trovato il suo rilancio. Un volto bello, pulito, spontaneo, chiaro e trasparente. Axel piace alla Superbike e anche a diversi team, i quali li corteggiano per il 2023.  

IL BRUTTO – Magny-Cours sembrava essere il posto giusto per mettere fine a un digiuno di vittorie che persiste da maggio. Le ambizioni di Johnny Rea erano grandi, peccato siano poi naufragate. Prima la caduta in Gara 1 al sabato, poi la manovra con cui ha steso Alvaro Bautista. Non è certamente un momento semplice per il Cannibale, il quale sembra aver perso quello smalto che per anni lo ha contraddistinto. Nonostante una Kawasaki inferiore nel confronto con Ducati, lui rimane sempre lì e siamo convinti non vorrà abbandonare il campo di battaglia prima del tempo.

IL CATTIVO – Johnny Rea ha buttato a terra Alvaro Bautista e Kyle Smith ha fatto addirittura di peggio con Bahattin Sofuoglu, mandandolo al centro medico. Una follia vera e propria quella del britannico, che a sette giri dal termine ha sbagliato completamente la staccata, buttando a terra il turco. Fortunatamente nessuna conseguenza.

LA CONFERMA – Solo la sua Yamaha poteva fermarlo. Ancora una volta Toprak si è ritrovato a lottare con la propria R1, a tal punto fargli perdere punti preziosi in Campionato dopo i fatti di Misano. Come al solito il turco ci mette una pezza, chiudendo il weekend sul gradino più alto del podio grazie anche all’aiuto di Rea.

LA DELUSIONE – Era la sua prima volta a Magny-Cours e la trasferta d’Oltralpe non è di quelle da ricordare. Ne sa certamente qualcosa Xavi Vierge, che su tre gare è riuscito a portarne a termine soltanto uno in tredicesima posizione. Allo spagnolo della Honda non resta che voltare pagina il prima possibile.  

L’ERRORE – Lorenzo Baldassarri ci ha provato fino all’ultimo in Gara 2 della SuperSport, dando tutto quello che aveva per contrastare Dominique Aegerter. Purtroppo per lui, quella caduta nel finale, ha mandato all’aria le possibilità di fare doppietta. Siamo convinti ci vorrà riprovare tra due settimane a Barcellona.

LA SORPRESA – A fine stagione si ritirerà e allora ha voluto lasciare un bel ricordo al pubblico di casa. In un Mondiale caratterizzato dal testa a testa Baldassarri-Aegerter, c’è anche spazio per Jules Cluzel, che si è regalato il primo podio di questa stagione.   

IL SORPASSO – Non uno, ma ben due in un colpo solo! Applausi per la manovra di Michael Rinaldi, che in Gara 2 ha infilato Bassani e Toprak, conquistando momentaneamente il comando della corsa. Purtroppo per lui ci ha pensato il turco della Yamaha a negargli la vittoria.   

LA CURIOSITA’ – Rea e Toprak hanno siglato lo stesso identico crono al millesimo in occasione della qualifica del sabato. Mai prima d’ora era successa una cosa del genere nella storia del Mondiale Superbike.

IO L’AVEVO DETTO – Rinaldi il venerdì pomeriggio: “Sono cambiato, non ho più voglia di ridere e scherzare”. Fortunatamente per noi, domenica pomeriggio abbiamo ritrovato il Rinaldi di sempre.

Articoli che potrebbero interessarti